Bersani e Renzi da Varriale come ‘esperti’ di sport: infuria la bufera in Rai. Ma l’ex sovietico Bubka diventa “Burqa”
Bufera in Rai per l’intervista doppia Renzi-Bersani senza gli altri tre candidati alle Primarie del centrosinistra. E Bersani regala una chicca: Bubka diventa Burqa….
Rai Sport organizza con un faccia a faccia tra Bersani e Renzi sui temi dello sport e scoppia l’inferno: l’intervista doppia tra i due candidati alle Primarie del Centrosinistra doveva andare in onda integralmente oggi alle 18.10 su Rai Sport 1, ma Vendola, Puppato e Tabacci hanno protestato. Anche loro vogliono ‘mostrare’ la propria competenza sui temi dello sport, del Coni, della gestione delle risorse, delle politiche sulla sicurezza negli stadi: quindi puntata cancellata e rimandata a domani con un confronto aperto a tutti al via alle 17.00 su Rai Sport 1 nell’ambito del programma Novanta Minuti. Si è, però, salvato qualche estratto del confronto Bersani-Renzi, trasmesso oggi nel corso di Stadio Sprint, che ha regalato grandi soddisfazioni. Un esempio? Bersani chiama “Burqa” il mitico Sergej Bubka, recordman del salto con l’asta per l’Urss degli anni ’80. Neanche parlando di sport si riesce a dire ‘qualcosa di sinistra’.
Carina l’idea di Rai Sport di colmare la lacuna della tv di Stato e organizzare un faccia a faccia a tema tra Candidati alle Primarie del Centrosinistra dopo il Confronto di Sky Tg24, andato in scena domenica scorsa. Peccato che però, siano andati ‘al risparmio’, contattando solo Renzi e Bersani. Non che ci siano regole da ‘par condicio’ per le Primarie, ma gli altri tre contendenti si sono ‘irritati’ e hanno protestato: la Rai è dovuta correre ai ripari, cancellando la puntata speciale di Novanta Minuti con Bersani-Renzi e organizzandone con tutti i Magnifici 5.
Visto che i panni sporchi si lavano in casa, Varriale non ha fatto cenno al cambio di programma e di palinsesto e apre la puntata di Stadio Sprint ‘fresco come un quarto di pollo’.
“Domenica prossima si svolgeranno le primarie per scegliere il candidato premier del Centrosinistra e noi abbiamo voluto tastare il polso in una sorta di faccia a faccia, allargato però agli altri candidati e cioè Laura Puppato, Nichi Vendola e Bruno Tobacci (sic)”.
Scivola anche Varriale. ma se Bersani sbaglia Bubka, perché Varriale non dovrebbe scivolare su Tabacci?
Quindi Varriale continua:
“Domani intera puntata di Novanta minuti con il confronto a partire dalle 17.00, dedicato a questo argomento, oggi alcune anticipazioni particolarmente succose che stiamo fornendo a Stadio Sprint”.
Per attirare il pubblico si evitano i temi più tecnici e si va sul ‘colore’. Partendo dalle fedi calcistiche dei due contendenti, la domanda è d’uopo.
A Bersani: “Più facile per la Juventus vincere lo scudetto o per lei diventare presidente del consiglio”.
“Non partiamo male, nessuno dei due, però il campionato è lungo…”.
A Renzi: “E’ più facile che la Fiorentina entri in Champions o che lei diventi presidente del consiglio?”
R.:”Due cose possibili entrambe, ma a Firenze tutti si augurano che vinca la Fiorentina”.
Fin qui si va in souplesse. Poi Bersani si impantana con lo ‘schifo’ dei cori razzisti, mentre Renzi approfitta del caso di Balotelli per spiegare la sua idea di diritto di cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori non italiani: Mario ha dovuto aspettare i 18 anni per avere ufficialmente la cittadinanza italiana (pur essendo nato a Palermo) e vestire la maglia Azzurra. Un argomento che può far presa più di mille statistiche.
Ma è l’ultima domanda a regalare sempre le maggiori soddisfazioni: ricalcando un po’ la formula del Pantheon del centrosinistra evocato nel Confronto di Sky Tg 24, si chiede a Renzi e a Bersani quale sportivo vorrebbe essere e come vedono l’avversario.
E’ Bersani a rispondere per primo:
“Mi piacerebbe essere Burqa… Un record ogni 15 giorni. Prova a rottamarlo quello lì. Renzi mi sembra un velocista. Scelga lui, il centometrista che vuole”.
“Burqa” (o Burka, o Burca, scegliete la trascrizione preferita) sta in realtà per Sergej Bubka, atleta che ha militato per l’Urss fino al 1991, per poi gareggiare dal 1993 sotto i colori dell’Ucraina, e che ha inanellato nella sua carriera un record dopo l’altro nel salto con l’asta. Un mito della Russia Sovietica. Evidentemente ‘troppo comunista’ per essere ben pronunciato dall’ecumenico Bersani (che anche con “Papa Giovanni” la settimana scorsa non è stato proprio ‘precisissimo’).
Dall’altra parte Renzi sfodera una colonna dell’atletica USA:
“Forse il personaggio che più ha rapito da piccolo la mia immaginazione e la mia fantasia è Carl Lewis. Vinceva le medaglie d’oro in tutte le discipline, i 100, i 200 la staffetta, era straordinario. Bersani non so quanto sia sportivo, ma gli do una bellissima immagine, Dorando Petri, che però alla fine non ce l’ha fatta”.
Neanche parlando di sport si riesce a tirar fuori qualcosa di sinistra, di centrosinistra… qualcosa, insomma.