Luca Tiraboschi rinnega il flop Medici Miei: “Ha accordato critica e spettatori”
A grande richiesta dei lettori discutiamo di uno dei primi flop ufficiali di stagione, quello della sitcom Medici Miei. Confermando un trend al ribasso di Italia 1, che si era messa in testa di testare la sitcom in prime time, la serie è stata sospesa alla terza serata di messa in onda per crollo di
A grande richiesta dei lettori discutiamo di uno dei primi flop ufficiali di stagione, quello della sitcom Medici Miei. Confermando un trend al ribasso di Italia 1, che si era messa in testa di testare la sitcom in prime time, la serie è stata sospesa alla terza serata di messa in onda per crollo di ascolti (dal 12% della prima puntata al 7% dell’ultima). Alle proteste di Enzo Iacchetti, che nella conferenza di Striscia è insorto sulle scelte di programmazione, il direttore di rete Luca Tiraboschi – etichettato come ignorante – ha ribattuto inviperito:
“La sit-com di Enzo Iacchetti “Medici miei” ha raggiunto un primato da guinness: quello di avere accordato all’unanimità critica e spettatori a proposito del suo livello non esattamente stratosferico. Dunque Iacchetti ha ragione! Di più, ha ragione due volte! Ha ragione la prima volta, nel rammaricarsi dei risultati non brillantissimi del proprio lavoro; peccato che sbagli clamorosamente la direzione dei suoi strali. Invece di rivolgersi alla presunta ignoranza altrui, dovrebbe interrogarsi sulla propria sorprendente imperizia che lo ha tanto abbacinato da fargli smarrire la lucida valutazione dell’opera. E poi ha ragione una seconda volta, quando sostiene che l’Azienda ha speso per “Medici miei” tanti soldi. E’ vero, lo ha fatto. Per questa unica ragione l’ho mandata in onda finché è stato possibile….”
E’ da storia del giornalismo tv vedere un direttore di rete non solo rinnegare un suo prodotto, ma quasi giustificare il rifiuto del pubblico. Dalle dichiarazioni di Tiraboschi si intravede una velata ammissione di colpa, per essersi fidato sulla carta di un prodotto non rispondente alle aspettative. Quante volte si finisce per pompare sceneggiature prive di qualsiasi dignità, approfittando per di più di una pop(puta) Canalis per fare i fighetti su Italia 1?
Speriamo che sia la volta giusta per arrestare gli investimenti sulla sitcom, specie su una rete alla deriva come Italia1. Per quanto si tratti del genere seriale meno costoso, nonché unica autoproduzione alla portata di una rete cadetta, in Italia resta impossibile eguagliare Friends o avvicinarsi allo humour di Scrubs. E tanto vale ammetterlo: la teoria di Giovalli sul manuale Cencelli dei produttori applicato alla serialità (oggetto di una spartizione per cui Love Bugs & co sono meri bonus contrattuali) era stata profetica.