Il Ballo delle Replicanti: Maria De Filippi fa la caricatura di se stessa (TvBlog Strike Down). Baudo: “Mi fa ributtare”
UPDATE: Pippo Baudo a Insieme sul Due: “Ho visto Il Ballo delle Debuttanti. A me fa ributtare”.E’ un dato di fatto: quando la De Filippi non ci mette la faccia rischia che qualcuno gliela rovini. E’ accaduto con Il Ballo delle Debuttanti, una festa in maschera che fa il verso ad Amici. Come Uno Due
UPDATE: Pippo Baudo a Insieme sul Due: “Ho visto Il Ballo delle Debuttanti. A me fa ributtare”.
E’ un dato di fatto: quando la De Filippi non ci mette la faccia rischia che qualcuno gliela rovini. E’ accaduto con Il Ballo delle Debuttanti, una festa in maschera che fa il verso ad Amici. Come Uno Due Tre… Stalla ammiccava rovinosamente a Uomini & Donne nella fase riparatrice. Questa volta, però, la conduttrice-autrice non ha scusanti: non le è stato chiesto di salvare una trasmissione puntando su meccanismi consolidati – come li ha definiti Francesco Specchia a Mattino Cinque – ma di crearne una nuova. C’è da pensare che le idee siano finite.
Il Ballo non ha nulla di interessante da offrire, ragion per cui non si fa che giustificarne l’esistenza. Avete mai notato come ad Amici, anzianità di servizio a parte, non servano convenevoli? Qui, invece, è un continuo ripetersi di formulette, orpelli esplicativi, codicilli del regolamento. E’ da settimane che ci ammorbano con la samba selvaggia, il tango passionale, il motto Pop, Open e Passionate. Quasi che tutto sia già scritto senza lasciar spazio all’imprevisto. Al concetto di verosimiglianza, peculiare della tv defilippica, subentra quello di scrittura maniacale, degna dell’allievo andato a scuola di rvm e risse a comando.
Ne è testimone la padrona di casa di Forum, che prova ad adeguarsi a un ritmo troppo machiavellico per lei. Garrison non l’aiuta: senza la sua burattinaia è come una marionetta senza fili, incapace di coinvolgere e di creare un feeling con la sua più austera partner. Poi c’è la giuria, con talmente tanta carne al fuoco da vedere Emanuele Filiberto ripetutamente zittito. Così come non c’è spazio per Costantino Della Gherardesca e Irene Ghergo, appena appena per Filippo Nardi. La scena se l’è rubata la nuova cattiva di turno, alias Ida Pezzotti, che da portavoce del vero ballo delle debuttanti non nasconde il suo legittimo sdegno per un simile teatrino. A farle da contraltare un ruspante Antonello Fassari, autocandidatosi al ruolo di rospo tra tanti finti principi.
A un lentisssimo inizio – da Gattopardo di Tomasi di Lampedusa – subentra una polemica aizzata in corsa. La pop Isabella viene massacrata per la sua “volgarità” e, dal canto suo, arriva a sfidare persino Josè Perez, pronto a scendere per la prima volta sul ring verbale. Anche i cadetti giocano la loro parte nella recita, come fantocci privati di qualsiasi appeal artistico. Prendete Raffaele Casuccio: da bel tenebroso carico di fascino, a Ciao Darwin e Sanremo, si è involuto in un qualsiasi pupillo di Garrison tutto faccine. Lu ringrazia Maria per averlo fatto finalmente parlare in tv, noi gli chiediamo di starsi zitto visto che non si può sentire.
In tutto questo c’è il vortice delle carte, che sa di altro dejàvu, un susseguirsi di sfide improponibili e il verdetto finale: se ne va Giulia perché non è stata salvata da Iancu. L’Ugly Betty che non ha mai dato il primo bacio ci lascia ancor prima che potessimo conoscerla meglio, grazie alle opportunità del daytime o a un periodo di gestazione mediatica in prospettiva del prime time. Chi sono queste ragazze, oltre a incarnare un clichè? Perché dovremmo votare per una squadra piuttosto che per l’altra? Perché i loro maestri non lasciano da parte la propria vanità per dar loro spazio?
Cara Maria, consentici una missiva à la C’è Posta per te: questa volta l’incantesimo si è rotto e la corda, a forza di tirarla, si spezza. Perché, tra Miss Italia e Veline, Forum e Verdetto Finale, proprio tu ti sei scimmiottata da sola?