Home Paolo Bonolis La tv delle strane coppie, da Bonolis-Laurenti al Trio

La tv delle strane coppie, da Bonolis-Laurenti al Trio

Pubblichiamo la terza e ultima parte del topic sulle strane coppie, impreziosito da un intervento di Luca Bizzarri.Un altro caso in cui è evidente distinguere il ruolo di superuomo da quello di comprimario è quello che vede nell’occhio dei riflettori Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Il primo, che nasce conduttore solista e funziona benissimo di

27 Agosto 2008 12:56

Pubblichiamo la terza e ultima parte del topic sulle strane coppie, impreziosito da un intervento di Luca Bizzarri.

bonolisUn altro caso in cui è evidente distinguere il ruolo di superuomo da quello di comprimario è quello che vede nell’occhio dei riflettori Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Il primo, che nasce conduttore solista e funziona benissimo di suo, ha deciso un bel giorno di riversare tutto il suo piglio dissacrante sulle spalle del buon Laurenti.

E un talento da pianobar come Luca, vista la più deprecabile autonomia professionale, ha pensato bene di accettare. Il suo è sicuramente il ruolo più ingrato. Più che un semplice contraltare, Laurenti è lo scaricabarile di Bonolis che se ne serve come un gingillo anti-stress. D’altronde, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo e poco importa rischiare l’umiliazione o recitare la parte dello stupidone se in cambio ci si ritaglia uno spazio per esibirsi in tv (presto lo rifarà con pane, D’Urso e Fantasia).

Di esempi da fare ce ne sarebbero tanti altri, vedi Katia e Valeria, inseparabili macchiette della cialtroneria femminile che hanno ereditato la frivolezza demenziale delle Gretel e Gretel. Queste ultime, portate alla ribalta dal quiz di Italia1 Bigodini e poi reclutate nella squadra di Quelli che il calcio, rientrano nella categorie di ex coppie della tv. Un bel giorno hanno preferito sciogliersi per mancanza di idee e voglia di strade separate.

Francesca Zanni, di recente, ha coltivato la sua passione radiofonica, affiancando Fabio Canino nella rubrica televisiva di Play Radio fino alla sua chiusura (ma ha anche condotto il programma The Soup su Sky Vivo). La sua cugina Michela Andreozzi, invece, si è data alla recitazione e negli ultimi anni l’abbiamo vista tra le protagoniste de La Squadra e di 7Vite (chi si ricorda il suo esordio come autrice di Non è la Rai?).

Quando si è molto diversi, ma altrettanto talentuosi, il quadro si complica. Non è un caso, dunque, che da diversi anni il pubblico abbia rinunciato a uno dei cocktail più geniali della comicità italiana composto da ben tre professionisti acclamati.

Trattasi del famoso Trio, che un bel giorno è giunto al capolinea per l’incapacità di contenere la straripante energia creativa dei suoi componenti. Salvo una recente reunion commemorativa sarà dura rivederli in pista con un repertorio aggiornato. A fare di coppia fissa, di tanto in tanto, sono i più conciliabili membri maschili del gruppo, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, mentre Anna Marchesini ha definitivamente abdicato ad un ruolo di spalla che non le è mai appartenuto.

Un vestito che sta troppo stretto, da un’infinità di anni, a Teo Teocoli, aspirante one man show senza mai possibilità di arrivo. Da quant’è che condannano un comico così trasversale al ruolo di incursore in trasmissioni a sè stanti? Finchè era “più giovane” e gli si chiedeva di curare gli intermezzi comici di Scherzi a parte, ci poteva anche stare. Ma col passare del tempo uno degli imitatori più bravi della categoria si ritrova immancabilmente a fare la comparsa di show senza mordente, in cui le sue esibizioni risultano completamente stridenti rispetto all’impianto tematico complessivo.

E’ accaduto con Sei un mito, insulso passatempo estivo in cui Teo faceva il valletto della già inutile Roberta Capua, ed è ricapitato nuovamente in Colpo di Genio, dove persino la rimpatriata con SuperSimo che ha condiviso con lui gli anni d’oro della Gialappa’s è suonata come una retrocessione. Finchè non andrà in porto il varietà tutto suo in prima serata, minacciato dal flop autoriale di Diego Cugia, tanto vale vivere di espedienti e di ingaggi last minute (citofonare La Domenica Sportiva).

Teo è la prova vivente di quanto la condanna al ruolo di spalla sia dietro l’angolo anche se vai avanti da solo (o con una spalluccia come Mandi Mandi). Perciò, anzichè da uno qualunque, tanto vale farsi sfottere da uno bravo.

Paolo Bonolis