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101% Pucci: Pucci è il Brignano milanese, maestro indiscusso dell’iperbole

101% Pucci | Lo speciale del comico milanese di Colorado e la recensione.

pubblicato 15 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:05

E’ una cosa nota: con Colorado, non ci siamo mai andati leggeri.

L’abbiamo spesso criticato ma si è sempre trattato di un esercizio di critica messo in atto con onestà intellettuale e senza livore, anche perché sinceramente non ce n’è mai stato un motivo reale per nutrire rancore.

Sarebbe anche scorretto affermare che Colorado, in toto, non faccia ridere.

Anche il programma di Italia 1, a tratti, si è rivelato divertente e Pucci, il protagonista di 101% Pucci, speciale andato in onda questa sera sempre su Italia 1, ha strappato più volte varie risate.

Il punto di domanda, però, non risiede nel fatto se si rida o meno ma piuttosto riguarda il come si ride, il livello della risata, tanto per semplificare il tutto.

Se si uscisse con gli amici e ci si avventurasse in una serata alcolica, dalla bocca degli astanti potrebbero partire battute che, in confronto, Martufello sarebbe il Louis C.K. italiano e si potrebbe ridere di gusto.

Se chiunque di noi decidesse di trascorrere serate forse un po’ più quiete, sempre insieme agli amici, parlando del più o del meno, anche in quel caso le battute sulla quotidianità scatterebbero automatiche e si riderebbe altrettanto di gusto.

Se dessero in replica un vecchio film di Pierino che ti ricorda l’infanzia, anche in quel caso, si riderebbe di gusto.

Si ride ma si ride ad un livello basso.

Ciò porta a tre conclusioni:

– il fatto di apprezzare più la satira che la comicità non implica che non ci si può tranquillamente divertire anche con battute di pessimo livello;

– una battuta di pessimo livello, anche se ci fa ridere, resta una battuta di pessimo livello poiché la nostra risata non regala qualità alla battuta;

– solo perché chiunque di noi, sostanzialmente, sia in grado di formulare battute non significa che siamo tutti comici.

Cosa distingue, quindi, Pucci dalla gente comune?

Il fatto di saper tenere il palco, di essere un intrattenitore capace, di avere un indole da animatore turistico e barzellettiere che egli stesso non nasconde.

Ha il mestiere, sa fare il suo lavoro, è innegabile, nessuno potrebbe mettere bocca su queste sue peculiarità.

Il problema, quindi, si sposta sul livello della sua comicità che pesca a piene mani nella routine quotidiana e nei capisaldi classici, e oramai anche usurati, della comicità popolare: il padre geloso della figlia, il bambino che non può fare il bagno perché ha mangiato, la fidanzata che fa tardi al primo appuntamento…

Sono cose che già si sanno, sono battutelle che, come affermato in precedenza, si possono dire durante le serate tra amici anche se, molto probabilmente, neanche con gli amici al bar, si indugerebbe ancora con alcuni luoghi comuni.

Un dato certo, però, è il seguente: il pubblico italiano non ha problemi ad ascoltare cose che già ha sentito milioni di volte.

Sente la solita battuta e ride. Risente la solita battuta e riride. Ririsente la solita battuta e ririride.

Una disperata ricerca di tranquillità, un accenno latente di neofobia che meriterebbe l’opinione di uno psichiatra.

Per questo motivo, comici come Pucci, in Italia, troveranno sempre terreno fertile.

Pucci è il Brignano milanese che, tra l’altro, utilizza un solo registro per fare ridere: l’iperbole.

Esagerare, esagerare come se non ci fosse un futuro.

I comici popolari, invece, avrebbero il dovere di proporre qualcosa di nuovo o di più evoluto.

Sostanzialmente, però, chi glielo fa fare…

  • 21:20

    Inizio trasmissione. Nella sigla, Pucci si reca al Teatro Nuovo di Milano, incontrando il Pucci tassista, il Pucci lavavetri, il Pucci vigili, il Pucci cassiera e il Pucci assistente di scena.

  • 21:25

    Pucci entra in scena e spiega i motivi del titolo: “Pago tutto io”. Pucci parla di Milano: “Teatro Nuovo che di nuovo, non c’è un cazzo! C’è Luini: fa dei panzerotti che sono così buoni che ti dispiace cagarli! E poi c’è Via Montenapoleone, il Teatro La Scala…”.

  • 21:30

    Pucci: “Abbiamo tutti scoreggiato in ascensore nella speranza di non trovare nessuno. Si apre l’ascensore, c’è un’assemblea condominiale!”. Pucci parla della nebbia: “Ho aperto il finestrino in macchina, non vedevo più il volante!”.

  • 21:35

    Il factotum del Teatro Nuovo spiega a Pucci perché le sue battute non sono credibili. Pucci sulla celebrità: “A volte sbagliano il nome: “Hey Ciucci!”. Oppure: “Minchia, Bertolino!”. Pucci elenca le cose che non tollera: i camerieri in pizzeria, i controlli all’aeroporto, le hostess…

  • 21:40

    Pucci sfotte la gente che applaude quando atterra l’aereo, le persone che corrono per andare a prendere la valigia e i cani antidroga. Pucci ha preso di mira alcuni della prima fila che non ridono mai.

  • 21:50

    Pucci parla del suo nome d’arte e della sua esperienza lavorativa alle convention aziendali: “Avevano difficoltà a pronunciare il mio nome. Mi telefonavano e mi dicevano: “Pronto PAAAUCCI!!!”.

  • 21:55

    Pucci e le convention a Napoli: “Ho visto un rapinatore entrare in un autobus e una signora ha detto: “Menomale, pensavo fosse il controllore””. Pucci e i siciliani: “Voi avete la cognizione del tempo: in Sicilia, il sabato dura fino a lunedì pomeriggio!”.

  • 22:00

    Pucci mostra una sua foto di vent’anni fa quando faceva l’animatore: “Respiravo solo il giovedì!”. Pucci parla di sfruttamento minorile, commuovendosi, e poco dopo si fa portare una bottiglia d’acqua dalla figlia. Pucci: “In famiglia son brutti momenti, devono lavorare tutti!”. Pucci ricorda anche l’esperienza a La sai l’ultima?: “Avevo i capelli di cashmere!”.

  • 22:05

    Pucci racconta una barzelletta sui balbuzienti. Pucci si rivolge ad una coppia sposata da 36 anni: “Si ricorda ancora come si chiama suo marito?”. Poi si rivolge ad una coppia giovane: “Le hai già scorreggiato nel letto?”.

  • 22:10

    Pucci sulle differenza tra uomo e donna: si va dalla defecazione alle malattie. Pucci: “Un applauso alle donne! Anche nei sentimenti, siete più forti. Quando ci lasciate voi, invece…”. E parte una canzone di Michele Zarrillo.

  • 22:15

    Pucci parla di tv, prende in giro Maurizio Costanzo e Gabriel Garko e parla di Malattie imbarazzanti: “Salve, piacere, ho 12 coglioni!”.

  • 22:20

    Pucci sfotte Enzo Miccio: “Ma come ti vesti? Ma come ti vesti tu!”. Pucci parla del primo appuntamento: “L’ho aspettata così tanto sotto casa che mi è morto un Arbre Magique in macchina!”.

  • 22:25

    Pucci: “Quando vai al cinema con lei, il film non lo scegli tu. Ho visto “Lezioni di piano”, ho appoggiato i coglioni nella poltrona accanto…”. Pucci sull’amore in macchina: “Per le donne è semplice. Per i maschi, c’è la paura che ti entra il cambio nel tamarindo! Ti sanguinavano le caviglie…”.

  • 22:30

    Pucci si mette a ballare Fireball con il pubblico. Poco dopo, il factotum, offeso, porta sul palco suo fratello, il pugile Giacobbe Fragomeni. Pucci gli chiede scusa. Poco dopo, Pucci intervista Fragomeni sulla sua esperienza all’Isola dei Famosi.

  • 22:40

    Pucci indaga sulle borse delle donne e prende una borsa di una signora del pubblico.

  • 22:45

    Pucci improvvisa battute riguardo il contenuto della borsa della signora. Pucci apre una piccola borsa: “Ci sono cose per la patata?”. Poco dopo, Pucci parla del cambiamento delle donne.

  • 22:55

    Pucci parla dell’Inter: tra il pubblico c’è l’amico Christian Vieri. Poi, Pucci parla delle donne che non sanno cucinare: “Mi ha fatto lo spezzatino, sembrava il Chappi!”.

  • 23:00

    Pucci parla della convivenza con le donne: “Hanno rubato la mia carta di credito a mia moglie ma ho visto che il ladro spendeva meno e mi sono fatto i cazzi miei!”.

  • 23:05

    Pucci: “Ogni sera vuole festeggiare qualcosa. L’altra sera ha voluto festeggiare la prima volta che ha fatto l’amore: siamo andati a cena in tre!”. Pucci: “Tu gli chiedi di andare a mangiare una pizza con gli amici e lei ti risponde: “Cosa c’è che non va tra di noi?””. Pucci: “Le donne sanno tutte loro. Le donne sono Wikipedia”.

  • 23:15

    Pucci sui 50 anni: “Mia moglie mi ha detto che devo fare prevenzione perché ci restano 4 anni di mutuo…”. Pucci sull’intervento alle tonsille: “Te le facevano vedere e tu chiedevi: “Ma sono le tonsille o i coglioni?””.

  • 23:20

    Pucci: “Le amiche di tua moglie sono false, sono cattive…”. Pucci parla dell’amico single e della discoteca e si mette nuovamente a ballare.

  • 23:25

    Pucci imita i ragazzi in discoteca oggi. Pucci parla dell’inglese e della sua difficoltà di ordinare un panino da McDonald’s.

  • 23:30

    Pucci parla dei postumi di una serata in discoteca.

  • 23:35

    Pucci parla di quando ha preso la patente e ha chiesto la macchina del papà: “Mi ha detto: “Se mi fai un graffio, ti gonfio di botte!”. Mi ha messo tranquillità…”.

  • 23:40

    Pucci: “Ognuno di noi canta in doccia in un inglese che non esiste…”. Pucci fuma la sigaretta elettronica: “All’inizio ho pagato 800 euro perché la spegnevo buttandola a terra…”. Pucci parla delle difficoltà con le quali ha avuto sua figlia: “La bambina non veniva. Non venivo io, non veniva lei… Più la guardo, più penso che non è mia!”.

  • 23:45

    Pucci: “Nei primi anni dopo la nascita di mia figlia, abbiamo dormito 20 minuti. Il pediatra, ormai, viveva insieme a noi”. Pucci, successivamente, parla del rapporto con sua madre.

  • 23:50

    Pucci parla delle giornate al mare vissute da bambino: “I miei amici erano in acqua. Io invece no, perché ogni mattina mangiavo il bombolone… Non ho mai fatto il bagno in vita mia”.

  • 23:52

    Pucci parla del padre che non c’è più e legge una lettera che ha scritto per sua figlia quando lui non ci sarà più: “Povero, il ragazzo che mi porterai a casa… Io ho il porto d’armi”.

  • 23:53

    Applauso per finale per Pucci. 101% Pucci termina qui.

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101% Pucci è un one man show con Andrea Pucci, uno dei comici più famosi proveniente dal cast fisso di Colorado, varietà comico in onda su Italia 1.

Questo spettacolo aprirà la stagione comica di Italia 1.

101% Pucci | Anticipazioni

101% Pucci è uno spettacolo prodotto dalla ColoradoFilm di Maurizio Totti che è stato registrato al Teatro Nuovo di Milano.

Il comico milanese, in questo one man show, farà un excursus della sua carriera, raccontando gli esordi sul palco dei villaggi turistici fino ai primi successi ottenuti in televisione, compiendo un viaggio ironico lungo l’Italia, regione per regione.

Andrea Pucci, successivamente, attraverso i suoi monologhi, passerà in rassegna la vita quotidiana vista e raccontata attraverso il suo sguardo disincantato e ironico.

Altri suoi monologhi saranno dedicati al mondo femminile, dalle donne immaginarie dell’adolescenza fino ad arrivare alle fidanzate reali e surreali.

101% Pucci | Dove vederlo

Lo speciale 101% Pucci andrà in onda su Italia 1 a partire dalle ore 21:10.

Lo speciale sarà visibile in streaming anche sul sito ufficiale di Video Mediaset.

La puntata intera, inoltre, sarà disponibile nella sezione on demand sempre del sito Video Mediaset.

101% Pucci | Second Screen

Andrea Pucci, il protagonista di questa serata, ha un sito ufficiale.

Sul sito di Colorado, è presente una scheda dedicata interamente al comico milanese.

Pucci è presente anche su Facebook con una pagina ufficiale.

Per chi vuole seguire 101% Pucci in liveblogging, infine, l’appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, a partire dalle ore 21:10.

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