America 2012 – Joss Whedon avverte: “Con Romney i poveri sono come zombie” (video)
Joss Whedon in un video attacca Mitt Romney: secondo il regista, se diventasse Presidente vorrebbe dire dare spazio agli… zombie (video)
La campagna presidenziale in America si gioca non solo con i dibattiti dei due candidati Barack Obama e Mitt Romney (di cui su Polisoblog potete sapere tutto), ma anche con i video di endorsement, alcuni ironici, altri un po’ meno, ma sempre realizzati con l’intento di arrivare nel maggior numero di case possibili.
Il video che Joss Whedon ha fatto circolare in rete nelle scorse ore appartiene a quei video che vogliono strappare un sorriso. Non si tratta di una risposta al video di Clint Eastwood, molto più standard nei canoni ed esplicitamente pro Romney, quanto piuttosto di una breve monologo ironico su come il candidato repubblicano sembra vedere parte della popolazione americana.
La base di partenza del video di Whedon sembra essere la gaffe in cui Romney accusa il 47% della popolazione americana “colpevole” di chiedere aiuto allo Stato e di cui, lui, se ne sarebbe lavato le mani. Il creatore di “Buffy” ed “Angel”, invece, sostiene che il programma elettorale di Romney porterà ad un’unica ed inquentante conseguenza:
“Sapete, come molti americani liberali ero entusiasta quando Barack Obama ha vinto le elezioni. Ma ora c’è un mondo molto differente e Mitt Romney è un candidato molto diverso. Uno la cui visione e determinazione si fa spazio tra gli affari e la politica e che finalmente porta il suo paese verso un’apocalisse zombie. Romney è pronto ad effettuare degli tagli su sanità, istruzione, servizi sociali, diritti riproduttivi, che garantiranno povertà, disoccupazione, sovrappopolazione, malattie, rivolte, tutti elementi cruciali nella creazione di un mondo popolato dagli zombie.”
Per Whedon, Romney si preoccupa solo delle aziende, tanto che, in fin dei conti, a cosa servirà pensare ai soldi quando ci saranno gli zombie?
“Sarà il suo impegno verso i privilegi alle aziende che farà precipitare in picchiata quest’economia verso una reale insolvenza e nel caos, un tipo di caos che non puoi mettere a posto con il denaro. I soldi per gli zombie sono solo pezzi di carta. L’un per cento [della popolazione] non sarà composta da super ricchi ma dai più veloci, chiunque riesca a lottare, correre, realizzare esplosivi con oggetti di case, fare parkour… Vorrete stare con loro.”
L’attacco vero, però, arriva nel finale:
“Non voglio far finta di prevedere il futuro. Nessuno sa se saranno gli zombie super veloci di ’28 giorni dopo’ o della vecchia scuola, ma saranno intorno a noi, e mangeranno cervelli. Non importa se sei un semplice uomo d’affari che prova a tenersi aperte delle opportunità, una mamma single così preoccupata per il benessere dei suoi ragazzi che li vuoi abbracciare, sapendo che sarà ovviamente morsa da loro, o un ex militare che è stato fuori troppo tempo per non capire tutte le incredibili opportunità che sto dando fino ad ucciderci tutti, dovete chiedervi ‘Sono pronto per la purezza ed il coraggio della visione apocalittica di Romney? Lui lo è, non ha paura di confrontarsi con un’orda avida di subumani, perchè lui già vede così i poveri. Andiamo incontro al futuro, smettiamo di preoccuparci l’un l’altro, prima o poi gli zombie verranno per noi.”
Un filmato che sembra voler essere indirizzato sopratutto ai più giovani, stufi di sentire i discorsi in politichese e che, forse, di fronte a questa visione da incubo del regista, potrebbe aver aperto le orecchie. Se poi gli daranno ascolto oppure no, è tutta un’altra storia.