Cuochi d’Italia: su Tv8 Borghese, Esposito e Tomei cercano il Miglior Cuoco Regionale
Nuovo programma per Alessandro Borghese, questa volta impegnato in un talent sulla cucina regionale.
Nuovo talent show culinario nel palinsesto tv italiano: parte lunedì 13 novembre alle 18.30 su Tv8 in prima visione Cuochi d’Italia, sfida tra cuochi tradizionali che si sfideranno a base di piatti tipici. Il più bravo, quello che supererà tutte le sfide, sarà eletto Miglior Cuoco Regionale d’Italia. In tutto 20 puntate prodotte da Dry Media per Tv8.
Il meccanismo è quello tipico del talent, anche se la collocazione è quella del preserale e la cadenza è a striscia. Inevitabilmente si parte con 20 concorrenti, uno per ciascuna regione d’Italia (ricordarlo non fa mai male) impegnati a ‘difendere’ le proprie tradizioni ma anche a cimentarsi con quelle dei rivali sotto lo sguardo attento del conduttore Borghese. A giudicarli due chef rinomati, fuori e dentro la tv: in giuria, infatti, troviamo Gennaro Esposito, due stelle Michelin con il suo La Torre del Saracino, chef con cui Borghese ha televisivamente condiviso l’esperienza di Junior MasterChef 2016, e Cristiano Tomei che invece è stato con Chef Rubio nella giuria dell’unica stagione de I Re della Griglia, talent a tutto barbecue di DMAX, in onda nel 2014.
La cucina regionale, però, è la protagonista dichiarata: un trend sempre sottotraccia nei vari programmi culinari in tv, che però questo Autunno si è deciso, evidentemente, di portare alla ribalta, vista anche l’attenzione ad essa rivolta da Misha Sukyas nel nuovo format Effetto Wow!.
In attesa del debutto, Borghese si gode un’annata densa, tra i fornelli e sul piccolo schermo: da una parte il suo 4 Ristoranti, che ha avuto anche una versione estiva, si è confermato uno dei migliori programmi su cucina e ristorazione in onda; dall’altra va ricordata l’apertura del suo primo ristorante ‘vero’, AB – Il lusso della semplicità, inaugurato a Milano a metà ottobre. Tra tutti gli chef tv, Alessandro Borghese è forse quello che in Italia sta seguendo di più le orme di Gordon Ramsay, avendo creato una vera e propria azienda che sintetizza nel nome le sue iniziali e la sua filosofia, AB Normal. Un’azienda, peraltro, che ha diversificato i suoi settori, spaziando dal catering/banqueting alla pasta fresca, dall’utensileria da cucina alla produzioni di format tv come Kitchen Sound, trasmesso da Sky, con cui continua una solida collaborazione. Penso sia il primo ad aver usato l’espressione ‘Eatertainment Company’ per descrivere la sua società: neologismo davvero interessante, visto che da almeno un decennio la tv non riesce a uscire dalla cucina.
Ma torniamo a Cuochi d’Italia. Aspettiamo di vederlo in onda: appuntamento da lunedì 13 novembre alle 18.30 su Tv8, canale 8 del DTT. Intanto scopriamo il meccanismo del talent.
Cuochi d’Italia | Come funziona la gara
In ogni puntata due cuochi, rappresentanti di altrettante regioni italiane, si sfidano in una doppia manche. Le prime 10 puntate sono sfide “dirette” di andata e ritorno tra due cuochi, che si danno battaglia prima su un piatto tipico di una regione e poi su quello dell’altra, che incoronano un vincitore di puntata. Nelle successive 5 puntate, ritroviamo i vincitori del primo turno che si sfidano in due manches. Nella prima, il concorrente che “gioca in casa” porta un ingrediente tipico della propria regione, al quale i due giudici Esposito e Tomei aggiungono altri ingredienti a sorpresa che si ritrovano spesso in molte ricette tipiche di quella regione. Nella seconda invece, sarà l’avversario a proporre, con le stesse modalità, un ingrediente simbolo della propria regione di appartenenza.
In cinque accedono al terzo turno, mentre il sesto sfidante viene individuato grazie al ripescaggio. Tre puntate nelle quali i cuochi in sfida – nelle due manche di ogni puntata – si contendono la vittoria affrontandosi sui rispettivi migliori ingredienti regionali a loro scelta. Solo in 4 accedono alla semifinale, dove si sfidano in due duelli diretti: ognuno cucina un piatto della propria regione scelto da Esposito e Tomei.
Alla fine, solo in 2 accederanno alla finale. Per aggiudicarsi il titolo di primo “Miglior Cuoco Regionale d’Italia” i due finalisti dovranno presentare alla giuria un menu regionale di due portate, che sappia valorizzare al meglio la tradizione e le materie prime del proprio territorio.