L’Intervista di Maurizio Costanzo si sposta eccezionalmente in prima serata giovedì 2 novembre 2017 su canale 5. Il personaggio chiamato a raccontarsi questa settimana tra sfera pubblica e vita privata è Silvio Berlusconi. Per l’occasione Mediaset ha scelto di collocare il talk show – che nelle scorse puntate ha ospitato, tra gli altri, Mara Venier, Gerry Scotti, Federica Pellegrini – alle 21.20 subito dopo Striscia La Notizia e al posto del film “Taken 3” originariamente previsto in programmazione.
Questa la motivazione della scelta operata da Mediaset:
Canale 5 ha deciso di portare in prima serata L’Intervista di Maurizio Costanzo prevista domani sera 2 novembre in seconda serata. La rilevanza dell’ospite di puntata Silvio Berlusconi, al centro della più stretta attualità, rende più elevato l’appeal del programma sul pubblico televisivo rispetto al film originariamente previsto in palinsesto (“Taken 3”).
L’Intervista di Maurizio Costanzo | Silvio Berlusconi | Puntata 2 novembre 2017 | Anticipazioni e dichiarazioni
Di seguito alcune delle dichiarazioni rilasciate dal leader di Forza Italia a Costanzo. Marina erede politica?
“Sì, ne abbiamo parlato per escluderlo tassativamente. Ne hanno parlato molto gli altri a sproposito ma io non accetterei mai che uno dei miei figli subisse tutto quello che ho dovuto subire io essendo in politica” spiega Berlusconi. A proposito del Milan, che ha guidato come Presidente per 30 anni, Berlusconi non nasconde un filo di nostalgica amarezza: “No, non sono più andato allo stadio. Mi guardo il Milan in televisione e sto male“.
‘Vinci stavolta?’ gli ha chiesto Costanzo:
Penso di sì c’è un’atmosfera molto favorevole che trovo in giro intorno a me e penso che molti italiani abbiano capito che cosa succederebbe se andasse un movimento ribellista, un movimento pauperista, giustizialista al governo… persone incapaci che non hanno né arte né parte, della loro incapacità è prova la gestione che fanno delle città dove sono all’amministrazione e soprattutto delle persone che dato il pauperismo che le possiede, per esempio l’86% dei loro parlamentari non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi quindi non hanno mai lavorato, non hanno mai saputo fare qualcosa di buono né per se né per le loro famiglie, hanno un odio verso chi produce, verso chi crea ricchezza per sé e per gli altri, verso la classe media, il ceto medio, e quindi pensano di fare qualcosa sempre che tolga per far diventare di tutti le proprietà e i beni di costoro. Loro sono pauperisti nel senso che quello che è mio è mio quello che è tuo deve diventare di tutti per diventare anche un po’ mio e così nel loro programma vero hanno un adeguamento della legislazione italiana a quella francese – folle – con un’imposta di successione al 45%, le famiglie benestanti francesi scappano tutte in Svizzera, in Portogallo anche in Russia e hanno anche la voglia di mettere sulle case italiane le stesse imposte che ci sono in Francia.
Infine, a proposito dell’amicizia con il leader russo Vladimir Putin:
Sì c’è un rapporto di vera, profonda e sincera amicizia. Lo considero il numero uno tra i leader del mondo e conto molto su di lui anche per il nostro comune avvenire perché vedi oggi siamo ripiombati in quella che era l’angoscia nostra nella guerra fredda, l’esistenza di due arsenali nucleari capaci di distruggere il mondo dieci volte.