Di Maio rinuncia a confronto tv. Renzi: “Scappa”. Mentana: “Non si fa così”
La reazione del leader del Pd
UPDATE 12.44 Mentre si profila la presenza di Alessandro Di Battista a DiMartedì (ma senza confronto diretto), Matteo Renzi via Facebook risponde a Luigi Di Maio:
Luigi Di Maio mi ha sfidato a un confronto televisivo.
Ha scelto la data, dopo il 5 novembre.
Ha scelto la rete TV, La7.
Ha scelto il conduttore, Floris.
Ha fatto tutto lui.
Io ho semplicemente accettato perché Di Maio è il leader del Movimento 5 stelle che in tutti i sondaggi se la batte con il Pd per il primo posto nel proporzionale. E siccome due milioni di italiani mi hanno chiesto sei mesi fa di guidare il Pd, ho pensato fosse un gesto di rispetto accettare un confronto pubblico e trasparente davanti agli italiani. Mi sembra un modo giusto e onesto di far politica.
Oggi Di Maio scappa.
Da giorni sapevamo che stavano litigando al loro interno dopo i precipitosi tweet dell’onorevole campano. Che avevano paura.
Ma non credevamo che arrivassero al punto di fuggire così.
Mi spiace. Da padre prima che da politico. Di Maio potrebbe essere il nuovo presidente del consiglio, se vinceranno loro. Mi spiace per i miei figli pensare che gli italiani rischino di essere guidati da un leader che è senza coraggio. Che ha paura di confrontarsi. Che inventa scuse ridicole.
Chi è il leader del Pd lo decidono le primarie, cioè la democrazia interna. Non lo decidono le correnti, non lo decide il software di un’azienda privata, non lo decide Di Maio. Lo decide un popolo meraviglioso che viene ogni giorno insultato sul web da profili falsi e odiatori veri.
La loro fuga nasce dalla paura, tutto qui.
Avevo preso l’impegno con Giovanni Floris di partecipare a questa trasmissione. Io ci sarò, lo stesso.
E risponderemo su tutto, dalla Sicilia alle tasse, dai vaccini alle banche, dall’economia alla politica estera.
So di giocare in trasferta.
Ma un leader che vuole governare l’Italia deve far fronte a enormi sfide: terrorismo internazionale, sicurezza globale, disoccupazione, lotta alla corruzione.
Se un leader che vuole governare l’Italia con queste sfide ha paura di uno studio televisivo, semplicemente non è un leader.
A domani, alle 21.30, su La7: se Di Maio ha un sussulto di dignità lo aspettiamo in studio. Altrimenti faremo con i giornalisti.
Luigi Di Maio mi ha sfidato a un confronto televisivo.
Ha scelto la data, dopo il 5 novembre.
Ha scelto la rete TV,…Pubblicato da Matteo Renzi su Lunedì 6 novembre 2017
Di Maio rinuncia a confronto tv con Renzi. Mentana: “Non si fa così”
Enrico Mentana su La7 ha commentato l’annuncio di Luigi Di Maio di rinunciare al confronto in tv con Matteo Renzi previsto per domani sera a DiMartedì.
Lo ha fatto intervenendo all’interno di L’aria che tira:
Non si fa così, in generale. Se tu lanci il guanto di sfida ad un avversario e lui lo raccoglie non lo puoi ritirare; oppure ti prendi le tue responsabilità. Non è elegante sia se il calcolo è che Renzi è piu debole sia se è diventato meno conveniente il dibattito.
All’Ansa ha aggiunto:
Non credo che sia particolarmente felice. Premetto che so che qualsiasi cosa io dica in questo momento può sembrare una reazione al fatto che La7 ha perso la possibilità di ospitare il confronto. Ma io so che direi le stesse parole anche se il confronto fosse stato cancellato da un altra rete. Non è cosi che si fa in generale. Qualsiasi atto di questo tipo può essere letto o come eccesso di presunzione o eccesso di paura. Se si lancia sfida e qualcuno lo raccoglie e poi tu lo ritiri non è mai calcolo vincente. Poi stiamo parlando di politica e tv, due cose che come direbbe Shakespeare sono fatte di sogni. Non si sa cosa è giusto e cosa è sbagliato.