Hell’s Kitchen Italia 4, puntata 7 novembre 2017 | Manuel Agnelli guest star nella sera delle Giacche Nere

Finito 4 ristoranti inizia la sesta puntata di HKI 2017.

E si comincia dal riassunto dell’ultima puntata prima della nuova alba. La sveglia stamattina la dà Agnelli al piano.

“Dovete arrivare con eleganza, felpati, deve arrivare solo la vostra essenza” dice Cracco ai concorrenti ancora nel loft. Chef, stai a percula’?

Strano che Manuel non suoni Save a Prayer…

Cosa c’entra la musica con la cucina? Parte da 7 note, ma combinandole si possono fare tanti diversi tipi di musica.

Allora, la prova è questa: le squadre devono indovinare il genere delle canzoni cantate da Agnelli e costruire un piatto su quel genere. I Rossi puntano sul rock melodico di Springsteen.

Si continua con i Beatles. Ma non li riconosce nessuno. I blu si lanciano con un Pop. E si beccano una seconda risposta esatta. La preparazione musicale di questi chef è pessima.

Terzo brano: questa volta si tuffano i Rossi dicendo Jazz. E toppano. Si trattava di un blues i Nick Cave: e può uscire un bel piatto.

Beh, più classico dell’ultimo pezzo non c’è davvero nulla: un notturno di Chopin. Ma nessuno si fa avanti. Se lo beccano i Rossi, che così vanno tra Rock e Classica.

40 minuti per preparare i propri piatti.

Natasha ed Erika si dedicano al rock. E chi l’avrebbe mai detto che Lorenzo è tipo da ‘unz-unz’.

Mohamed è sicuro che stasera i blu sono un’orchestra. Il classico, invece, punta sul fiore di zucca ripieno.

Per Manuel i Rossi potrebbero essere i Rolling Stone… I Blu, invece, i POlice, che Agnelli definisce ‘ignorantissimi’ in musica, ma il cui insieme era ottimo.

Manuel giudica l’aderenza al genere, Cracco il gusto: stelle da 1 a 5. Si parte con la musica classica dei rossi. Troppo poco ordinato: 3 stelle per ciascuno.

Calamaro e gambero il Pop dei Blu. 4 stelle a testa dai giudici.

“Sembra vomito di Keith Richard dopo un concerto” dice Manuel. Hard Rock per Cracco: 3 stelle da Cracco, 4 da Manuel per il coraggio.

Ma Lorenzo executive chef di un extralusso? Comunque questo è il piatto blues dei Blu. La nota dell’anice stellato nel risotto piace, ma il piccione non convince. Manuel dà 4 stelle, Cracco 3. Alla fine sono loro i vincitori, per un punto.

Uscita l’energia coinvolgente e travolgente di Manuel Agnelli, si va alla prova individuale per Rossi.

Il peggiore sarà eliminato: le Giacche Nere stanno arrivando e Cracco non ha più pietà. Dice.

Cracco chiede ai concorrenti piatti che portino la propria firma: ciascuno deve fare tre amuse bouche, uno con i fegatini, uno con la ricotta e una con scampi.

Lo chef si aggira tra le postazioni per stuzzicare le concorrenti (e Andrea).

Nel Loft si osserva rilassati.

C’è anche tempo per una confidenza: Cracco riesce a scalfire Natasha che gli racconta di fare HKI per la figlia di 15 mesi. Non vive con lei, ma con la ex compagna. E si sente tutta la vertigine della situazione.

Delicatezza e semplicità la firma che vuole lasciare Natasha nei suoi tre assaggi. C’è un difetto in ciascuno dei tre.

La firma di Erika è il rischio. E piace. Lo chef è stupito.

La finezza è la firma di Andrea. Ma serve una polentina, che come dice lo chef non è proprio raffinata.

Natasha è ancora nel cerchio: Enza è l’unica speranza. Il suo fiore di zucca è crudo. Ha mentito allo chef.

E prima del verdetto sul primo eliminato tra Natasha ed Enza un po’ di pubblicità. (Scommettiamo che salutiamo Enza?)

Il piatto di Enza era il più confuso. E deve lasciare Hell’s Kitchen. Con i complimenti dello chef, che però le fa notare di aver avuto sempre la testa altrove. E oggi è partita sconfitta.

Niente servizio serale, ma un’esterna, la prima nella storia di Hell’S Kitchen: faranno parte di una brigata stellata. Intanto salutiamo Enza.

Andrea ha già cucinato a livelli stellati. Intanto la truppa sta raggiungendo a Trento il Maso di Villa Margon.

Chef Alfio Ghezzi, due stelle Michelin, illustra il servizio: 6 portate per un tavolo imperiale. Ogni concorrente sarà responsabile di un piatto. Cosa è successo ai microfoni dell’esterna?

Ogni piatto è bellissimo da vedere.

Pasta per Natasha, Crudo e cotto di Fassona per Erica, Animelle per Andrea: la squadra Rossa è servita.

Trota per Lorenzo, Risotto con le mele per Mohamed Blanc de Blancs per Tommaso: e anche i Blu sono sistemati.

14 ospiti + 1: 15 piatti da preparare. In un’ora e un quarto deve uscire il primo piatto e gli altri a distanza di 15 minuti l’uno dall’altro. Auguri. Gli chef girano tra le postazioni, intanto.

Gli ospiti arrivano. E arriva anche Scardovelli. Manco l’esterna lo abbatte.

Inizia il servizio.

Erika si perde. Pensava fosse più semplice, invece i suoi piatti sono tutti approssimati, storti, diseguali. E svela anche il segreto del piatto, rivelando che uno dei due ingredienti è una melanzana.

Prezzemolo troppo grosso, spaghetto che rischia di scuocere: anche per Natascha non è facile.

Cracco si affaccia in sala. Ma Scardovelli è il padre? Inizia a venirmi il dubbio…

Tocca a Mohamed: il suo risotto convince anche lo chef stellato.

Lorenzo e le cucine stellate sono in due universi diversi.

L’ultimo a uscire è Andrea: panatura per la sua animella non è al 100%, ma i gusti sono centrati per lo chef stellato.

Per il verdetto si torna in Villa e lo chef Alfio Ghezzi analizza per ciascuno punti forti e deboli.

Il verdetto in realtà avviene nella cucina diabolica con l’assegnazione delle Giacca Nera. Chi non l’avrà si sfiderà al duello finale.

Giacca nera per Mohamed, Andrea, Tommaso e Lorenzo ( (“Ce la sto mettendo tutta per uscire dalle quinte di me stesso…”. In fondo efficace, anche se inconsapevole). Ma che davero?

Alla sfida finale Erika e Natasha.

Prova a base di midollo. E’ l’unica cosa che Erika non avrebbe mai voluto trovare.

Le due concorrenti devono terminare il piatto insieme allo chef Cracco.

Due preparazioni a base di midollo per lo chef.

Il piatto di Erika non è bellissimo.

Più bello il piatto di Natascha, che si è ispirata alle crostate che piacciono alla figlia.

Non c’è stato un piatto che l’ha convinto di più, dice Cracco. “Posso solo guardarvi negli occhi e farmi guidare dal mio istinto e dalla mia esperienza” dice Cracco. Che fa fuori Natascha. Ma che davero?

Cracco, secondo me hai fatto una cavolata. Erika dalla testolina sempre piegata su un lato e gli occhioni languidi è pronta a fare l’Executive Chef?

“Voglio che mio papà mi guardi e mi dica che sono brava”: Erika, siamo ancora all’approvazione dei genitori?
Vabbè, le 5 giacche nere sono decise.