Hell’s Kitchen Italia 2017, il vincitore è Mohamed Lamnaour
Hell’s Kitchen Italia 4 ha il suo vincitore: scopriamolo insieme.
E’ Mohamed Lamnaour il vincitore di Hell’s Kitchen Italia 2017: la quarta edizione della versione italiana del format portato al successo da Gordon Ramsay è stata vinta da questo chef trentunenne, nato a Oulad M’Rah, in Marocco, ma cresciuto a Bolzano. Per la precisione, Mohamed vive a Laces in Venosta, dove si è trasferito 25 anni fa con la mamma Ennaoui e le due sorelle, Karima e Hasna (tutte presenti allo Chef’s table durante la finale). Mamma operaia, con una vita di grandi sacrifici, e tre figli tutti mandati all’alberghiero di Merano perché il settore turistico era quello che garantiva maggiori possibilità di lavoro in Alto Adige. E infatti oltre a Mohamed, finora sous chef in un ristorante a Molveno, anche le sue sorelle lavorano nel settore, come ricostruisce il quotidiano Alto Adige, che ha seguito Mohamed in tutto il suo percorso televisivo.
Ora, però, Mohamed è destinato al JW Marriott Venice Resort Spa presso l’Isola delle Rose a Venezia: è quello il suo premio, un contratto annuale come Executive Chef. Avrebbe voluto che di lui si dicesse che è “responsabile e organizzato” ed è quello che è stato detto sia da chef Cracco che dagli chef incontrati nel suo percorso. Percorso che ha scelto di chiudere con un menu che ha riassunto le sue anime e le sue origini, fondendo l’amore per gli ingredienti altoatesini con il ricordo delle spezie nord-africane: come antipasti ha proposto un uovo biologico in crosta di mais, speck e funghi e una lingua su crema di patate, puntarelle, schiuma di cumino; come primi un tortello al ragù di coniglio con gamberi, fonduta e speck e una carbonara di montagna al salmerino e guanciale; per secondo ha pensato al salmerino con cous cous di verdure e maionese ai lamponi e una finta cotoletta di cervo; come dolce una macedonia virtuale con crema di yogurt e mango.
A ispirare la sua idea di cucina lo chef tre stelle Michelin Massimo Bottura. Ora inizia la sua ‘terza’ vita: in bocca al lupo.