Sirene 2, la seconda stagione ci sarà?
La Rai deve ancora decidere se ordinare una seconda stagione di Sirene, ma le premesse per proseguire il racconto della serie tv fantasy ci sono tutte
Mentre le protagoniste di Sirene si preparano all’ultima puntata, in onda questa sera alle 21:25 su Raiuno, i telespettatori della fiction scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta si domandano se ci sarà una seconda stagione, che racconterà nuove avventure di Yara (Valentina Bellè), Irene (Denise Tantucci), Daria (Rosy Franzese) e Marica (Maria Pia Calzone) e dei loro amici terrestri.
Quando Blogo, dopo la messa in onda della prima puntata, ha intervistato il produttore Rosario Rinaldo, questo ci aveva detto che la disponibilità a lavorare ad una seconda stagione c’era tutta:
“Assolutamente sì… Siamo nelle mani di Ivan Cotroneo (ride, ndr)! Aspettiamo che elabori il nuovo soggetto, ma i risultati della prima puntata fanno ben sperare, anche se dobbiamo aspettare la seconda e terza puntata per capire quale sarà il target”.
D’altra parte, Sirene ben si presta ad un racconto dalla lunga serialità, con la possibilità di introdurre nuovi personaggi e nuove scoperte da far fare alle protagoniste. E visto l’entusiasmo con cui Rai Fiction ha accolto questo progetto, è molto probabile che si decida di proseguire nella strada della sperimentazione introdotta con la prima stagione.
Ci sono, però, anche gli ascolti da tenere in considerazione: dopo l’esordio della prima puntata, con 4,8 milioni di telespettatori, Sirene è calato, fino ad assestarsi intorno ai 3,6 milioni di persone, sufficienti a fargli vincere sempre la serata.
Ad ogni modo, le premesse per una seconda stagione ci sono tutte, magari cercando di sperimentare ancora di più, rendendo la parte fantasy più protagonista e puntando così maggiormente sugli effetti speciali che potrebbe dare vita a nuove storyline ed ad un maggiore stupore da parte del pubblico. Raccontare la vita delle sirene lontano dalla terraferma potrebbe fornire nuovi spunti per una serie il cui compito di sperimentare nella fiction italiana non può fermarsi alle idee che sono già state viste nella prima stagione.