Fratelli di Crozza | Puntata 8 dicembre 2017 | Tutti gli sketch

Inizio trasmissione. La puntata inizia con un filmato con Maurizio Mannoni che si lamenta per il ritardo con il quale inizia spesso il suo programma. Poco dopo, ritroviamo Crozza nei panni di Mannoni: “La Berlinguer fa quella di sinistra e poi sfora”.

Crozza/Mannoni si collega con Crozza/Scalfari, oramai berlusconiano: “Drive In iniziava sempre in orario”. Crozza nei panni anche di Rampini: “Per i vostri 7 minuti di ritardo, dovrò andare via prima”.

Crozza nei panni della Botteri dà della “vecchia babbiona” alla Berlinguer. In studio, ci sono le gemelle siamesi Ratajkowski separate, una di sinistra e una di destra. Per colpa del ritardo, la metro è chiusa e Mannoni manda altre maledizioni alla Berlinguer.

Monologo di Crozza: “Pensavo di poter portare avanti il personaggio di Pisapia per anni… Ci vedo molto lungo… I leader di sinistra sono come i cavi venduti dai cinesi, si bruciano subito”. Crozza ricorda anche Ingroia, l'”amico stanco di Speedy Gonzalez”.

Antonio Ingroia e Giulietto Chiesa hanno fondato La mossa del cavallo. Crozza: “Ma che cazzo di nome è?”. Crozza: “Giulietto Chiesa sembra il papà di Napalm 51”. Crozza su Ingroia: “Possibile che la parabola di Di Pietro non abbia insegnato niente a nessuno?”.

Crozza parla di Pietro Grasso, fondatore di Liberi e Uguali e aspirante nuovo leader di sinistra. Crozza vuole sottoporre Grasso alla “prova Crozza” per vedere se sopravviverà come leader di sinistra. Crozza si trasforma in Pietro Grasso.

Crozza/Pietro Grasso: “Siamo liberi e uguali, che emozione, ho il groppo in gola”. Ripetuto più e più volte con la voce rotta dalle lacrime. Crozza/Grasso non riesce a dire di essere di sinistra: “Ormai siamo in ballo. Me lo dicono tutti e quindi…”.

Dopo la pubblicità, va in onda un filmato riguardante il vero Vincenzo De Luca. Crozza nei panni di De Luca: “Due anni fa, in Campania c’erano a malapena il brodo primordiale e l’ossigeno. Era tutta palude…”.

Crozza/De Luca si scaglia contro Andrea Zalone: “Questo è farabuttismo giornalistico. Lei è una farabutta. Voi farabuttate. Queste sono “fek” news, come quella di Giggino Di Maio candidato premier”.

Monologo di Crozza: “Senza Di Maio, De Luca sarebbe un depresso cronico, come togliere la Lazio a Casa Pound”. Crozza parla di Laura Castelli del Movimento 5 Stelle che, alla domanda sul referendum sull’Euro, ha risposto ‘Non lo so’.

Crozza ai grillini: “Dite solo ‘Onestà, onestà’. Non dite altro”. Crozza su Berlusconi: “Dice le stesse cose di 25 anni fa, con i grillini che hanno preso il posto dei comunisti. Siamo risucchiati in un varco spazio-temporale”. Crozza nei panni di Berlusconi.

Crozza/Berlusconi inizia a parlare, non riuscendo a tenere il controllo della mandibola: “Se i comunisti mangiavano i bambini, i grillini mangiano anche i nonni. Sono nonnivori. I grillini, prima vi mangiano i parenti e poi vi divorano i risparmi”.

Crozza/Berlusconi: “Mi rivolgo a te, elettore, fratello di artrite e compagno di cervicale. Ma anche fratello di artrite. Toglierò l’Iva sui succhi di frutta”.

Dopo la pubblicità, c’è l’editoriale di Crozza/Feltri: “Trump e Gerusalemme? Cazzo me ne frega, io vivo a Bergamo. La metta dove vuole questa cazzo di ambasciata tranne che a Bergamo, davanti alla mia villetta. Anche se spiare Melania non mi dispiacerebbe”.

Crozza/Feltri contro gli arabi: “Sono come i meridionali. Non hanno voglia di fare un cazzo. Non si capisce niente e non hanno neanche la voglia di finire le frasi”. Crozza/Feltri: “Fascismo? E allora diamo l’ergastolo anche a chi si rade il cranio per l’alopecia…”.

Crozza/Feltri contro Caparezza: “E’ colpa di quelli come lui che in Italia si fanno sempre meno figli”. Gli allievi del maestro di yoga si siedono davanti alla scrivania di Feltri: “E voi che cazzo volete?”. Va in onda un filmato su Roberto Laurenzi.

Crozza/Laurenzi entra in ritardo: “Sembra che io sia arrivato tardi e invece state vivendo uno sfasamento spazio-temporale”. Il maestro di yoga insegna agli allievi il ballo di gruppo La bomba.

Crozza/Laurenzi: “Dovete spegnere la tv che è dentro di voi. Sedetevi sul telecomando che è dentro di voi. Infilate il telecomando dentro di voi. Togliete il guscio, mi raccomando. Il Nobel? No, in quel periodo ho una cresima”.

Crozza parla di City Life a Milano: “L’ultima novità è lo Shopping District. Oh, finalmente a Milano c’è un posto dove comprare i vestiti!”. Crozza parla anche dei grattacieli il Dritto, lo Storto e il Curvo: “I nomi li hanno presi dalla banda della Magliana”.

Crozza nei panni di Massimiliano Fuffas: “Le periferie devono essere brutte altrimenti la gente povera e brutta verrebbe a vivere in centro”.

Fuffas canta una canzone su City Life: “Giuro che ci vivrei, è un posto di Milano che non ha plebei”.

Crozza saluta il pubblico. Fine trasmissione.