Jean Claude Van Johnson, Van Damme si scopre comico ma non dimentica la sua anima d’azione
Recensione in anteprima di Jean-Claude Van Johnson la serie tv di Amazon Prime Video con Jean-Claude Van Damme
Una star internazionale con fan sparsi in tutto il mondo, che ha cresciuto almeno due generazioni a colpi di arti marziali, accetta di rimettersi in gioco (o forse ne è costretto) prendendosi ampiamente in giro e mostrando una buona dose di autoironia. Jean-Claude Van Damme torna in splendida forma in Jean Claude Van Johnson serie tv disponibile su Amazon Prime Video dal 15 dicembre e presentata in anteprima a Parigi.
Jean-Claude Van Damme si concede totalmente nelle mani dello sceneggiatore Dave Callaham e del regista Peter Atencio consapevole di trovarsi ad un momento decisivo della propria carriera. Accetta così di calarsi nei panni di se stesso, un attore in crisi che vive dei ricordi del passato, che ha anche una doppia identità da spia: ad ogni suo lavoro sul set corrispondeva anche un incarico non ufficiale, portato avanti con il nome di Van Johnson. Viziato, stanco, triste e in difficoltà con un mondo andato avanti senza di lui, Van Damme deciderà di tornare in azione come attore e come spia dopo l’incontro con Vanessa (Kate Foster) suo vecchio e rimpianto amore. Finirà in Bulgaria per girare un’improbabile versione d’azione della storia di Tom Sawyer e Huckleberry Finn e fermare un traffico internazionale di droga. Ma gli anni lontano dal set e dall’azione si fanno sentire, scatenando le situazioni più improbabili.
Come spesso accade con i servizi di streaming, Amazon concede massima libertà agli autori sia da un punto di vista creativo che di costruzione del racconto, così Jean Claude Van Johnson è un lungo film spezzato in 6 episodi (tre sono stati proiettati alla presentazione di Parigi) in cui non mancano i riferimenti auto-ironici alla carriera di Van Damme, a Hollywood e ai suoi registi, ad altri attori e alla loro carriera. La serie tv risulta essere una comedy con un’ossatura d’azione presente e ben costruita, una trama non solo legata alla necessità di far ridere ma pensata come un vero e proprio drama. La contaminazione funziona e Jean-Claude Van Johnson riesce nell’intento di far brillare Van Damme come attore anche comico.
La strada dell’attore in cerca di rilancia che interpreta una versione cialtrona e esagerata di se stessa è già stata battuta con successo da Matt Le Blanc in Episodes che ha poi ottenuto una comedy vera e propria su CBS (Man with a Plan), ma vedere un mito giocare in questo modo con se stesso fa sempre piacere. L’idea dell’attore che è anche una spia internazionale è interessante ma probabilmente sarebbe stata ancora più dirompente se non si fosse trattato di un attore di film d’azione. I fan di Van Damme si esalteranno con le diverse citazioni dei suoi precedenti lavori più famosi, per tutti gli altri forse l’unica spinta è che in una serata si può archiviare l’intera serie senza perdere poi troppo tempo.
Jean-Claude Van Johnson è infatti una serie tv che fa ridere ma senza esagerare troppo, che è d’azione ma senza esagerare al punto che è difficile capire se una scena sia puramente action o ci sia una risata dietro l’angolo da ricercare. Più che in altri progetti di Amazon, in Jean-Claude Van Johnson si percepisce tutto il limite del formato pilot seguito da altri episodi ordinati in un secondo momento, che non a caso la piattaforma sta pensando di archiviare. Il pilot risulta fin troppo compresso nel giro di pochi minuti Van Damme passa da essere depresso ad essere scattante sul set ad avere di nuovo voglia di mollare tutto, la storia d’amore è introdotta in modo quasi brutale. Tanti elementi compressi che poi tornano nell’episodio successivo quasi a mostrare quello che sarebbe potuto essere con un ordine diretto di 6 episodi invece di 1+5.
A 57 anni, archiviata l’epoca d’oro dell’action, Jean-Claude Van Damme non poteva sperare in un’occasione migliore per tornare in scena, non solo è il protagonista assoluto ma è anche capace di far ricredere tutti quelli che quando sfogliavano le guide tv cartacee saltavano direttamente al canale successivo quando leggevano il suo nome.