David di Donatello 2018, vincitori: trionfa Ammore e Malavita (non la tv)
Carlo Conti conduce la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2018: ospite d’onore Steven Spielberg, premiato con il David alla Carriera.
La cerimonia dei David di Donatello 2018 in Rai sta alla versione Sky come una veglia sta a un rave: senza dubbio una serata misurata ed elegante (senza cadute di stile e battute fuori posto), ma anche senza nerbo. Cerimonia nel senso liturgico del termine, avvolta dalla rigidità di una conduzione che ormai sembra non avere più nulla di spigliato da dire.
Solennità di maniera, condita da domande asettiche a tutti, non solo ai superospiti stranieri desiderosi di ringraziare per la bella ospitalità e restituire la cortesia del premio con una performance, ma talvolta stretti nella scaletta come la Madonna a Sanremo. Diane Keaton ha quasi dovuto rubare la sua canzone al tempo tiranno, gli aneddoti di Spielberg hanno preso più tempo di quanto volesse Conti. O Vespa, che quando prende la linea oltre la mezzanotte non nasconde un certo fastidio (“I David si sono allungati, possiamo fare questa chiacchierata in famiglia…”).
Nessun guizzo, dicevamo. La sensazione che si sia voluto gettare una coperta bagnata sul lucidato David si è avuta subito, con il monologo (amaramente ironico) di Paola Cortellesi sull’importanza delle parole e sulle connotazioni negative che il femminile ha in molti casi nella nostra lingua. “Pensate alla differenza tra Cortigiano e Cortigiana, Massaggiatore/trice, uomo di strada/ donna di strada, passeggiatore, un gatto morto, uno squillo, uno zoccolo… Le parole sono importanti, ma per fortuna che tutto questo son solo parole” con una chiosa in coro con altre colleghe per una carrellata di tipiche espressioni sessiste.
Una severa spruzzata di ‘perbenismo’ di maniera importata dalle cerimonie cinematografiche d’oltreoceano che avremmo potuto evitare, o modulare in maniera meno stereotipata, magari ricordando al cinema stesso quanto si nutra di luoghi comuni e per ricordare al pubblico quanto, per contro, il cinema sia riuscito anche a raccontare donne capaci di ribaltare lo stereotipo. No, abbiamo preferito la parola. Ma non siamo Jimmy Kimmel, non abbiamo quella tradizione, ma abbiamo uno dei cinema contemporanei più vitali e una tradizione che il mondo i invidia: potevamo approfittarne.
A testimoniare la permanenza e la persistenza degli stereotipi culturali, invece, ci pensa inconsapevolmente lo stesso Conti che dopo la terza premiazione al femminile ha notato con tenerezza come tutte queste attrici/lavoratrici del cinema fossero mamme e avessero dedicato il premio ai figli. Un’osservazione connotata, non c’è storia: vi rispondono proprio alcuni dei vincitori, ‘papà’ che non mancano di salutare la prole a casa. Giustamente. Donna=mamma resta un binomio marchiato a fuoco nella retorica narrativa old style.
Televisivamente, quindi, la serata non ha offerto ‘molto’: si inizia alle 21.25, si finisce alle 00.15 e anche meno bastava. Nessun brivido, nessun fuori programma: “Non abbiamo sbagliato neanche una busta noi stasera” dice Conti rivendicando, sì scherzosamente, un (inutile) primato sugli Oscar 2017. Almeno in quel caso ci sarebbe stato un brivido, altrimenti assente (se non per il promo-discorso di Nelson, autore dei testi dei brani di Ammore e Malavita, afflitto da logorrea). Le uniche vere scosse sono arrivate dalla telecamera centrale, tremolante e ballerina come poche: il sospetto è che sia stata montata su una pedana di legno sensibile agli spostamenti di peso.
Almeno qualcosa si è mosso… Il paradosso è che della vitalità e della varietà tanto premiata in Ammore e Malavita, giudicato miglior film dell’anno, non c’è niente in questo (presunto) show. Una serata quasi (wannabe) d’essai, inutilmente sacrificata all’altare della solennità. Tra la ‘topa’ e il rigore c’è un ampio margine di manovra.
Vincitori David di Donatello 2018
- Miglior Film: Ammore e Malavita.
- Miglior Regista: Jonas Carpignano per ‘A Ciambra.
- Miglior Attore Protagonista: Renato Carpentieri per La Tenerezza.
- Miglior Attrice Protagonista: Jasmine Trinca per Fortunata.
- Miglior Attore non protagonista: Giuliano Montaldo per Tutto quello che vuoi.
- Miglior Attrice non Protagonista: Claudia Gerini per Ammore e Malavita.
- Miglior regista esordiente: Donato Carrisi per La Ragazza nella Nebbia.
- Migliore Sceneggiatura Originale: Susanna Nicchiarelli per Nico, 1988.
- Miglior Sceneggiatura Non Originale: Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per Sicilian Ghost Story.
- Miglior Produttore: Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Rai Cinema per Gatta Cenerentola.
- Miglior Autore della Fotografia: Gianfilippo Corticelli per Napoli Velata.
- Miglior Montatore: Affonso Goncalves per ‘A Ciambra.
- Miglior Scenografo: Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay per Napoli Velata.
- Miglior Costumista: ex-aequo Daniela Salernitano per Ammore e Malavita e Massimo Cantini Parrini per Riccardo va all’inferno.
- Miglior Musicista: Pivio e Aldo De Scalzi per Ammore e Malavita.
- Miglior Truccatore: Marco Altieri per Nico 1988.
- Miglior Acconciatura: Daniela Altieri per Nico 1988.
- Miglior Canzone Originale: Bang Bang per Ammore e Malavita.
- Migliori Effetti Digitali: Mad Entertainment per Gatta Cenerentola.
- Miglior Suono: Adriano Di Lorenzo, Alberto Padoan, Marc Bastien, Éric Grattepain, Franco Piscopo per Nico 1988.
- Miglior Documentario: La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma dell’Olio.
- Miglior Cortometraggio: Bismillah di Alessandro Grande.
- David Giovani: Francesco Bruni per Tutto quello che vuoi.
- Miglior Film Unione Europea: The Square.
- Miglior Film Straniero: Dunkerque di Christopher Nolan.
- David Speciale: Steven Spielberg, Diane Keaton, Stefania Sandrelli.
David di Donatello 2018 in diretta
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21.20
Debacle ai Soliti Ignoti e la linea passa, finalmente, ai David. Sono le 21.20. E’ inutile che aggiunga altro, vero?
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21.26
Conti annuncia un momento “delle donne per le donne, indirizzato a noi uomini”: noi se non ci mettiamo in coda agli americani non siamo contenti…
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21.30
Si riparte da Paola Cortellesi con un monologo su termini al maschile che al femminile assumono un’accezione negativa: cortigiano/a, massaggiatore/trice, un uomo di strada/Una donna di strada, un passeggiatore, un gatto morto, uno squillo, uno zoccolo…tutto finisce a ‘mignotte’, insomma.
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21.34
L’elenco di ingiustizie linguistiche è stato scritto da Stefano Bartezzaghi. Pezzo di impegno civico stile Academy, senza però i guizzi d’oltreoceano.
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21.34
Questo intervento della Cortellesi fa lo stesso effetto dei momenti comici al Festival: ma non si può celebrare il cinema stasera? Non si poteva fare un florilegio di stereotipi cinematografici o, meglio, una serie di immagini di grandi personaggi femminili che hanno scardinato luoghi comuni?
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21.38
Miglior Attrice Non protagonista Claudia Gerini, premiata da Luca Zingaretti.
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21.42
Miglior Scenografo Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay per Napoli Velata.
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21.53
Miglior Attore non protagonista a Giuliano Montaldo, che conquista il secondo David dopo quello alla carriera. Anche per lui Standing Ovation. Ha iniziato da attore e vince dopo 68 anni dal debutto come attore: “Mi sarei risparmiato di fare la fatica del regista e avrei fatto la noiosissima vita dell’attore”.
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22.00
“Il cinema al cinema è tutt’altra cosa”: ma va, Carlo! Machedavero?
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22,01
Attacca male Giorgia alle prese con la sua Gocce di Memoria, colonna sonora de La Finestra di Fronte. Ma non ha voce stasera forse…
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22.15
“Senza donne non ci sono le storie. E questo premio è per mio figlio, Antonio!”. BRAVO PAPA’ DONATO!
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22.20
“Fellini, Rossellini, Risi, De Sica, Pasolini e ovviamente Wertmuller, la prima donna a essere stata candidata agli Oscar…”: Spielberg elenca e grandi fonti di ispirazione del cinema italiano e dei grandi immigrati come Tarantino. Ma cita anche la Sorrentino, la Golino, la Rorhwacher: Steven ha fatto i compiti a casa.
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22.22
Spielberg ricorda che il primo viaggio all’estero lo fece proprio a Roma per presentare Duel e in quell’occasione andò a trovarlo Federico Fellini che aveva visto il film in anteprima. “Non dare mai la stessa risposta alla stessa domande che ti faranno i giornalisti, altrimenti impazzisci. E ricorda: è importante intrattenere il pubblico, ma è ancora più importante intrattenere se stessi… Credo che volesse dirmi che per conquistare il pubblico bisogna essere il pubblico”.
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22.36
“L’effetto che ti ha fatto sentire questa canzone sul grande schermo”: farla andar via in silenzio col sapore di un’esibizione così bella no eh?
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22.50
Roberto Bolle premia la Miglior Attrice Protagonista, ovvero Jasmine Trinca per Fortunata, primo su 7 candidature.
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23.03
“Se io non avessi fatto Annie non sarei qui…”
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23.10
Carlo Conti sembra Vianello con Madonna…
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23.12
Diane Keaton canta Three Coins in a Fountain, tratta da un film ambientato a Roma. Sembra davvero contenta di essere a Roma e ai David: difficile farla scendere dal palco. “Ti amo, mio amore”, dice in italiano. Ok,
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23.14
Miglior Truccatore (la cosa più bella della serata? Il duetto Conti-Pedicini) Marco Altieri per Nico 1988.
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23.15
Miglior Acconciatore Daniela Altieri per Nico 1988: prima Nomination e primo David per lei. Lei e Marco sono fratelli.
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23.28
Ma la telecamera centrale l’hanno montata su una passerella di legno? Come è possibile che balli così, dall’inizio?
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23.42
Il montaggio è il respiro del film diceva Fellini. Sacrosanto.
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23.42
Miglior Montatore Affonso Goncalves per ‘A Ciambra (prima nomination, primo David)
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23.53
Miglior Suono: Adriano Di Lorenzo, Alberto Padoan, Marc Bastien, Éric Grattepain, Franco Piscopo per NiIco 1988.
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23.55
Buttato così, prima della pubblicità un pensiero a Paolo Villaggio, Gastone Moschin e Luis Bacalov morti nell’ultimo anno. Memoriam al risparmio.
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00.03
David Giovani a a Francesco Bruni per Tutto quello che vuoi.
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00.03
E siamo al Miglior Film premiato dalla presidente Piera Detassis. “Un bilancio da presidente? Sono confusa, ma contenta. vedo tanto cinema diverso, sentito tante lingue: animazione, reale, una grande fotografia della diversità del cinema italiano, cui tengo molto. IL mio ringraziamento è alle donne e agli uomini del cinema italiano”.
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00.04
MIglior Film Unione Europea, The Square; Miglior Film Straniero: Dunkerque di Christopher Nolan.
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00.08
Ci siamo col Miglior Film: Ammore e Malavita. Ah però.
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00.11
I Manetti Bros non si tengono: “Viva Napoli, vincitrice dei David 2018. Ringraziamo le mogli, i figli, nostra mamma e Gianpaolo Morelli”. Come mai non c’è?
David di Donatello 2018 con Carlo Conti su Rai 1
David di Donatello 2018 in diretta su Rai 1: la cerimonia di premiazione torna sulla Tv di Stato dopo la parentesi su Sky e riparte da Carlo Conti, conduttore della serata di gala al via alle 21.25. Per i patiti del pre-show l’appuntamento è dalle 19.40 su Rai Movie per il Red Carpet dall’esterno degli Studios di via Tiburtina, con Livio Beshir pronto a raccogliere le impressioni degli ospiti. La 62esima edizione raccoglie una grande stagione di cinema italiano, da Gatta Cenerentola ad Ammore e Malavita, da Napoli Velata a ‘A Ciambra, passando per Brutti e Cattivi, Fortunata e Sicilian Ghost Story, giusto per citarne alcuni.
A Carlo Conti, dunque, il compito di mantenere l’allure di grande evento che la cerimonia ha conquistato negli anni Sky e magari anche di stigmatizzare l’indimenticabile precedente del conterraneo Paolo Ruffini, ormai leggendario per la ‘topa’ rivolta a mo’ di solenne e sublime complimento alla Loren. Sophia questa volta non sarà tra gli ospiti, ma il parterre della serata annovera molte star, non solo nostrane.
David di Donatello 2018 | Gli ospiti
Ospite d’onore Steven Spielberg, premiato con il David alla Carriera – Life Achievement Award 2018: proprio in questi giorni il regista presenta il suo ultimo film Ready Player One, che segue di poco la pellicola all-star The Post. A premiarlo Monica Bellucci.
Da Hollywood arriva anche Diane Keaton, omaggiata con un David Speciale che sarà consegnato anche a Stefania Sandrelli. Tra i presenter, invece, nomi noti e popolari della tv e del cinema italiano, e delle arti in generale: reduce dal suo primo Bolero Roberto Bolle, mentre arriva ”direttamente’ da Sanremo, dove ha conquistato critica e pubblico per la sua conduzione del Festival, Pierfrancesco Favino; non mancano poi Nino Frassica, Beppe Fiorello e il ‘commissario’ Luca Zingaretti; a rappresentare la canzone italiana ci pensano invece Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane, che eseguiranno dal vivo le canzoni originali di alcuni grandi film del passato,
David di Donatello 2018 | Le nomination
Sono ventisette i lungometraggi candidati ai David di Donatello 2018: il maggior numero di candidature ce l’ha Ammore e malavita dei Manetti Bros, che ne ha 15, seguito da Napoli velata (11), La tenerezza, Nico, 1988, The Place con otto nomination. Tutte le nomination potete trovarle nello speciale di Cineblog. La 62ª edizione dei Premi David di Donatello è realizzata dall’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Rai – Rai 1, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di partner istituzionali, di SIAE e Nuovo IMAIE. Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.
David di Donatello 2018, come seguirli in diretta tv e in live streaming
La cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2018 va in onda in diretta tv su Rai 1 – con la regia di Maurizio Pagnussat e la scenografia di Riccardo Bocchini – e in live streaming su Raiplay.it, dove poi sarà visibile on-demand.
La serata viene trasmessa live anche da Rai Radio2, dove inizierà già alle 21.00 con il commento di Melissa Greta Marchetto e Matteo Bordone.
David di Donatello 2018 | Second Screen
Il premio David di Donatello ha un proprio sito ufficiale, una propria pagina Facebook, un account Twitter e un profilo Instagram. Hashtag ufficiale #David2018.