Hello Goodbye, la poesia della vita e la bellezza della curiosità: Trincia uber alles
Pablo Trincia alla scoperta delle storie che si incrociano nell’aeroporto di Malpensa.
Hello Goodbye è una piccola poesia: un’idea apparentemente semplice che diventa un gioiello grazie a Pablo Trincia, alla sua capacità di andare alla scoperta di quello che c’è dietro l’apparenza, alla sua delicatezza nell’entrare nelle vite delicate degli altri, di avvicinarsi ai dolori e alle gioie senza morbosità e invadenza, ma con il solo piacere di scoprire chi sei.
La poesia è tutta, quindi, nella capacità di racconto di Trincia, che ti conquista anche con le mille lingue che conosce: è subito un metter a proprio agio l’altro, è la conoscenza che ti permette di guardare il mondo con curiosità e senza pregiudizi. Sembra poco, ma in questa nostra Italia – e in questi nostri tempi – è un atto rivoluzionario. Un po’ come quella gentilezza cui si appellava Renato Carpentieri ai David qualche settimana fa. La curiosità è altrettanto rivoluzionaria, soprattutto se accompagnata dalla voglia di scoprire e non di farsi semplicemente i fatti altrui.
Non tutto è perfetto. L’inizio con Denise che aspetta il fidanzato che torna dall’Australia con gli amici mi aveva fatto temere il peggio. Poi però la storia di Ersilio, che aspetta la figlia della sua compagna colpita da ictus per andare insieme a trovarla, l’incontro con il piccolo Mario che aspetta i nonni dalla Bielorussia e la combriccola dei 4 amici pakistani che accolgono l’amico ritornato dal primo viaggio da solo con fiori, biglietti e tanto entusiasmo rubano mente e cuore. Chissà quanti di noi, vedendoli, avrebbero immaginato armi nascoste in quei mazzi di fiori. E invece col loro bergamasco e con l’urdu condiviso con (il fantastico) Trincia ricordano a tutti la bellezza della condivisione e la ricchezza delle tante culture che si incronciano nel nostro Paese. Perché Malpensa sarà anche un non luogo, come tutti gli aeroporti, ma è vissuto da noi: è una sintesi di un’Italia in movimento, da sempre. “L’Italia mi piace: mi piacciono le sue abitudini, i suoi valori, la condivisione, il fatto che si riconosca il valore della famiglia, dell’amicizia, dei legami: questa cosa in altri posti non c’è” dice il ventenne pachistano, da 10 anni nel nostro, e anche suo, Paese. Certe cose ce le dimentichiamo, ammesso che non le si ignorino: Hello Goodbye ce lo ricorda, pur nella semplicità di un format ‘collage’ che chiede comunque al telespettatore di affidarsi a Trincia.
Il programma è costruito come se fosse un suo diario: funziona, fin quando le storie sono all’altezza, quanto meno delle ‘mie’ attese. Per ora non delude. E’ un bel viaggio, nella nostra stessa società.
Hello Goodbye, diretta prima puntata
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22.34
Pochi minuti all’inizio della nuovo programma di Pablo Trincia.
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22.41
L’attesa della persona che ami: si parte da Denise che aspetta il fidanzato che torna dall’Australia, sei mesi per svago. No, vabbè, io sto già per cambiare
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22.51
Trincia che parla portoghese: adoro! “Grazie per quello che fai” dice Trincia al medico: la frase apparentemente più semplice del mondo, ma anche la più bella.
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22.59
La figlia vive a Milano, la mamma, col figlio minore, vive in Sicilia.
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23.01
Un racconto di Trincia. Un diario di Trincia. Pubblicità.
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23.07
La ragazza è come una figlia per Ersilio: è lei a dargli coraggio e a spronare la mamma.
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23.15
Lui ha anche rifatto tutta la casa: chissà come la prenderà la moglie. Lui però è molto romantico..
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23.15
Zia e nipote magari si ritroveranno insieme a Milano, quando avrà 18 anni e se vorrà potrà provare a restare in Italia.
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23.26
Un’ora è forse anche un po’ troppo. Un 45′ ci sta bene. Ma apriamo il capitolo ‘mazzi di fiori’. Trincia saluta anche in Urdu, lingua che conosce bene. 4 pakistani aspettano l’amico d’infanzia, Paco, con un mazzo di fiori. Paco ha 20 anni, tutti e 4 lavorano insieme in un’azienda e parlano anche un ottimo bergamasco.
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23.32
Sono tra i 18 e i 21 anni: sono in Italia da una decina d’anni. Anche loro sono figli di due culture. “Io mi trovo bene in Italia: abitudini, cultura, amicizia, famiglia, rispetto per gli altri qui esiste”: che meraviglia. Sono musulmani, vale la pena ricordarlo a qualcuno… “Invidio Paco perché ha degli amici fantastici” dice Trincia. Sono bellissimi.
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23.40
E la puntata finisce qui, con la loro storia. Come debutto non c’è male.
Un aeroporto, mille storie: questa la base in cui si muove Hello Goodbye, nuovo programma condotto da Pablo Trincia in onda da questa sera, 6 aprile, ogni venerdì alle 22.40 su Real Time (DTT, 31).
Fa da cornice al programma l’hub di Malpensa, un crocevia di emozioni che si susseguono quotidianamente e raccontano tante vite nei loro momenti felici e in quelli difficili: ragazzi che partono per cercare fortuna all’estero, amori che si riuniscono o si separano, emigrati che tornano nella terra natia, solo per fare qualche esempio. Trincia raccoglie le emozioni, le gioie, le paure, le speranze di chi aspetta, arriva o è in partenza.
Nell’arco delle cinque puntate saranno oltre 50 storie, spesso totalmente inattese: dall’arrivo di due spose dal Sudan a una mamma dal Centro America che arriva in Italia col figlio malato, dalla squadra di ginnastica all’orchestra in partenza per la Cina.
Vedremo, quindi, questa sera quali storie Pablo Trincia ha scelto di raccontare per il debutto.
Hello Goodbye | Il Format
Hello Goodbye è un format originale Warner prodotto dalla DUEB di Luna Berlusconi per Discovery Italia, composto da 5 episodi da 60’ . Capoprogetto Alessandra Torre, scritto da Giovanni Bagnari e Francesco Di Giorgio, con la regia di Francesco Di Giorgio.
Hello Goodbye | Come seguirlo in tv e in live streaming
Il programma va in onda per 5 venerdì, dal 6 aprile, alle 22.40 su Real Time. Non è possibile seguirlo in live streaming, ma si può recuperare on demand su DPLay.
Hello Goodbye | Second Screen
I social di Hello Goodbye sono quelli di Real Time www.realtime.it , su TW @realtimetvit e su FB www.facebook.com/