M di Michele Santoro torna su Rai3: conferenza stampa

Inizia la conferenza.

Le nuove puntate di M saranno dedicate al caso Moro. Ogni puntata avrà un grande protagonista di quegli anni: Giulio Andreotti, Enrico Berlinguer, Tommaso Buscetta e Licio Gelli al centro della scena rivivranno nell’interpretazione di un attore. A interpretare Bettino Craxi sarà il figlio Bobo.

Il direttore di Rai3 Stefano Coletta: “Quando scende in campo Santoro si resta stupefatti dalla passione che lo porta alla volontà e al desiderio di sperimentazione. Michele è stato un maestro per tutti noi che facciamo questo mestiere. Questo progetto è frutto di un lunghissimo lavoro, non è il risultato di qualche settimana di lavoro”.

Il direttore Coletta: “Ho visto questa notte la prima fiction della prima puntata e sono rimasto molto colpito dal grandissimo livello di qualità ma anche dalla struttura del racconto”.

Coletta prosegue: “In M oltre alla narrazione c’è un aspetto immaginoso, c’è un tentativo sperimentale di fondere la narrazione in fiction con la liturgia in studio restituendo però l’attualità di questi anni che hanno segnato la storia del Paese”.

Il programma andrà in onda in diretta da Torino.

Viene mostrata una clip con una parte della fiction in onda nella prima puntata.

Santoro spiega che in M si tratterà anche di quanto successo dopo il caso Mora, ossia anche l’uccisione di Pecorelli e Dalla Chiesa.

Santoro: “Moro è un uomo che lancia una sfida agli equilibri politici internazionali del suo tempo”.

Santoro: “Moro non voleva governare il Paese insieme ai comunisti, pensava ad un’alternanza”.

Santoro: “Provo un sentimento di ammirazione nei confronti degli uomini come Moro”.

Santoro: “Nella vicenda del rapimento di Moro possiamo leggere alcune anticipazioni rispetto a Tangentopoli”.

la commissione Moro ha inviato alla Procura un fascicolo che contiene tutti gli elementi che scoprirete guardando la nostra fiction. Che è fatta sulla base della nuova indagine investigativa della Commissione. Tutto quello che vedrete nella nostra fiction è vero. Tranne il personaggio di Silvia Saluzzi (interpretato da Antonietta Bello), aspirante giornalista.

Santoro: “Lavorando a Torino da più di un mese ho visto quante risorse ha la Rai e di cosa sono capaci. Il fatto che non vengano adoperati è un crimine”.

Santoro definisce la fiction di M un “instant movie”: “Il risultato è molto più che decente”.

Nella prima puntata 50 minuti di fiction.

Remo Girone interpreterà Giulio Andreotti, Ninni Bruschetta farà Enrico Berlinguer, mentre Claudio Castrogiovanni vestirà i panni di Tommaso Buschetta. Licio Gelli interpretato da Andrea Tidona (che l’anno scorso a M era Hitler), Aldo Moro da Gaetano Aronica. Alessandro Haber sarà il Capitano G.

Santoro: “Sono molto grato a Rai3 e alla direzione generale per aver acconsentito a questo esperimento. Sono molto grato al direttore Coletta per aver creduto nel progetto. Però penso che il contesto editoriale sia del tutto inadeguato: questi esperimenti si fanno, ma siamo dentro uno schema per cui per forza di cosa questi progetti finiscono ai margini”.

Santoro: “Da due stagioni faccio quello che gli altri non fanno. Quelli che dicevano che i talk erano morti erano idioti, non capivano niente allora. Dovrebbero fare autocritica. I talk non saranno mai morti. Il punto è che chi governa il discorso dei talk”.

Santoro insiste: “Una volta la struttura dell’informazione sfidava lo spettacolo oggi si accontenta di gestire uno spazio marginale che serve alla politica così com’è!”.

Santoro: “Manderò il mio cv a Camera e Senato per candidarmi al Cda Rai. Non ho nessuna speranza che mi scelgano, ma almeno li costringerò a scegliere una persona diversa da me che magari condividerà la mia idea. La mia è che qualunque cosa produca il servizio pubblico io devo sapere quanto cosa”

Santoro: “Il 40% della produzione del servizio pubblico deve andare a produttori indipendenti”.

Santoro: “Nel caso in cui dovessi essere eletto consigliere del Cda Rai, siccome voglio rompere un po’ le scatole alla Rai, per un po’ cercherò di non collaborare con la Rai così da evitare conflitti di interessi”.

Santoro precisa che i 50 minuti di fiction saranno proposti in due parti separate.

Gli opinionisti: Annalisa Chirico, Marco Damilano, Stefania Limiti, Ilaria Moroni, Lanfranco Pace, Sara Rosati.

Domanda per Santoro: “Dobbiamo aspettarci da M rivelazioni nuove sul caso Moro?”. Risposta: “Sì”.

Coletta precisa riguardo la programmazione di M: “Il 16 marzo è andato in onda il documentario di Ezio Mauro in occasione dell’anniversario del rapimento di Moro. M offrirà ragionamenti più fini, non è una ripetizione dei programmi su Moro in onda nei giorni precedenti”.

Santoro: “Negli speciali su Moro in onda in Rai prima di M non si parla di Pecorelli o di altre vicende di cui M si occupa”.