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Petrolio e la bellissima inchiesta che non farà indignare nessuno

Stasera appuntamento in prime time con Petrolio: in onda un’inchiesta sul mercato clandestino delle opere d’arte.

pubblicato 6 Giugno 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:11

  • 21.32

    Petrolio ha inizio. Buona visione!

  • 21.34

    Duilio Gianmaria parla del Cratere di Eufronio, il Michelangelo dell’antichità, ritrovato nel 1971 ed esposto al Metropolitan Museum. Ma come ci è arrivato fin lì? Il vaso non viene da alcuna collezione e quindi può essere stato scavato illegalmente e può provenire solo dalla civiltà etrusca, ergo l’Italia.

  • 21.38

    Pasquale Camera muore nel 1994 in seguito a un incidente stradale. I carabinieri rinvengono un foglietto riportante la sua rete di tombaroli.

  • 21.39

    Ci spostiamo a Malibu, il Getty Museum, il sogno americano di Jean Paul Getty.

  • 21.40

    La Villa di Getty è la copia della Villa dei Papiri di Ercolano.

  • 21.41

    Getty ha la brama di possedere i pezzi dell’arte romana e greca. Vuole essere ricordato come una specie di imperatore romano.

  • 21.42

    Gli stupendi vasi dell’età ellenistica provengono da Metaponto. Come sono finiti a Malibu?

  • 21.43

    Facciamo la conoscenza di Paolo Giorgio Ferri, magistrato che ha indagato il traffico illecito delle opere d’arte. Grazie a lui i musei americani ci hanno restituito decine di pezzi.

  • 21.46

    Viene intervistato un tombarolo, pixelato, “anche se tutti sanno chi è”.

  • 21.49

    Ferri spiega la catena tombarolo – intermediario regionale – intermediario internazionale. “I tombaroli avanzano alla cieca, spaccano, distruggono e annientano la nostra storia”, spiega Gianmaria.

  • 21.51

    Le necropoli etrusche. Che bello guardarle in prima serata su Rai 1!

  • 21.52

    Stefano Alessandrini del Gruppo Archeologico Romano racconta l’attività di contrasto ai tombaroli della zona.

  • 21.53

    Nell’organigramma trovato nella macchina di Camera in quell’incidente, emergono i nomi di Gianfranco Becchina e Giacomo Medici.

  • 21.54

    Becchina dalla Sicilia si trasferisce a Lugano. I suoi proventi sono illegittimi. Nel 2017 la magistratura ha posto sotto sequestro tutte le sue attività. Per decenni è un attivo trafficante di arte. Proprietario di una galleria in Basilea, che in realtà è solo una vetrina. Raccoglie i reperti dalla Sicilia, li trasferisce illegalmente in Svizzera e crea una lunghissima rete di clienti. La magistratura gli ha sequestrato 120 libri contabili.

  • 21.57

    Nelle intercettazioni tra Becchina e avvocato si parla di statue, ma Ferri dice che le statue non le hanno mai trovate.

  • 21.57

    Anche il Louvre e il British Museum ha materiali provenienti da Becchina. Questo documentario è destinato a creare polemiche.

  • 21.59

    Emerge che il superlatitante di mafia Matteo Messina Denaro e suo padre erano intenditori di arte. Col traffico di opere ci avrebbero mantenuto la famiglia. Proprio il genitore era un tombarolo a Selinunte, uno dei più grandi siti archeologici d’Europa.

  • 22.05

    Le forze dell’ordine spiegano a Gianmaria che non sapendo da dove provenga un reperto, si fa un danno enorme al patrimonio storico-culturale del Paese.

  • 22.07

    Nell’agosto del 1995 i carabinieri trovano un tesoro nello studio di Giacomo Medici, situato in Svizzera. Monili, vasi, gioielli tutti provenienti dalle necropoli etrusche.

  • 22.08

    Il Ministero dei Beni culturali invia una squadra per identificare le opere.

  • 22.12

    I ladri di arte compravano i reperti da Sotheby’s e poi li rivendevano a musei per trarne profitto.

  • 22.14

    Gianmaria va da Christe’s. Sta andando all’asta il patrimonio dei Rockfeller.

  • 22.17

    In alcune aste vengono battuti anche oggetti trafficati illegalmente. Li ha riconosciuti Christos, un archeologo forense, come nel caso di una anfora etrusca trafugata chiaramente dall’Italia.

  • 22.25

    Christopher McKeogh dell’FBI racconta dei reperti rubati, passati dalle mani di Gianfranco Becchina.

  • 22.27

    Una dichiarazione dell’Unesco sancisce il diritto di rimpatrio per i reperti.

  • 22.28

    Si parla ora del mercante dei mercanti, Robert Hecht, uno dei più grandi fornitori del Getty Museum. Becchina e Medici, rivali in affari, servono entrambi Hecht.

  • 22.30

    Hecht a un certo punto ha lasciato l’Italia in quanto aveva capito che c’erano delle indagini su di lui. I carabinieri a Parigi nella sua casa trovano documenti e un memoriale di cento pagine in cui descrive molte delle sue compravendite, tra cui il vaso di Eufronio.

  • 22.33

    Il cratere di Eufronio è tornato in Italia, ci dice Gianmaria.

  • 22.33

    Sia Christie’s che il Metropolitan Museum non hanno mostrato collaborazione con il programma di Rai 1. Così nel secondo caso ci si serve di una telecamera nascosta. Questi sono i programmi che ci piacciono.

  • 22.38

    Gianmaria intervista Jason Felch del Los Angeles Time. Ad alimentare il mercato dell’arte è l’evasione fiscale, almeno così dice il giornalista.

  • 22.40

    Felch dice che i nuovi musei per farsi un nome comprano ancora reperti rubati.

  • 22.41

    Marion True è colei che dal 1986 al 2005 ha avuto un enorme budget da spendere per il Getty Museum. La donna era in affari con Medici.

  • 22.46

    Gianmaria incontra Timothy Potts, il direttore del Getty Museum. L’uomo dice che non espongono pezzi di cui ignorano la provenienza, ma non si esprime su Marion True.

  • 22.47

    Nel 2006 nell’isola di Paros viene perquisita la villa di Marion True. Vengono trovati 33 oggetti di origine archeologica, addirittura incastonati nei muri e pavimenti.

  • 22.55

    Si parla ora di Robin Symes, molto amico di Marion True e suo socio in affari. Anche il suo archivio viene scoperto, consistente in molte foto professionali di oggetti non ancora restaurati e ancora coperti di terra. E’ il completamento dell’indagine del 1995, iniziata con Medici.

  • 22.56

    Symes è il mercante d’arte più ricercato al mondo.

  • 22.58

    La Venere di Morgantina dall’Italia è stata trafugata a pezzi e portata al Getty Museum.

  • 22.59

    L’Atleta di Fano fa da termometro ai rapporti tra Italia e Getty Museum. Fu trovata da pescatori italiani che la cedono alla titolare del peschereccio. La statua è ancora materia di contenzioso, essendo uno dei grandi capolavori dell’antichità.

  • 23.00

    Potts dice di aver restituito finora 43 pezzi.

  • 23.01

    Potts dice che considera loro l’Atleta di Fano in quanto pescata in acque internazionali. Per lui non viene dall’Italia. L’uomo però ammette che è stata contrabbandata.

  • 23.09

    Matthew Bogdanos, dopo il saccheggio del museo di Baghdad nel 2003 ha gestito il recupero di molti reperti rubati dall’Iraq. Oggi Bogdanos, giudice distrettuale di New York, continua a sequestrare capolavori rubati nelle case dei collezionisti e nelle sale dei musei.

  • 23.17

    Bogdanos rivela che ci sono 40 indagini in corso.

  • 23.17

    I Carabinieri di Roma stanno indagando su furti di arte avvenuti nelle chiese.

  • 23.20

    Il consolato italiano di Park Avenue è diventato l’avamposto delle restituzioni.

  • 23.30

    Dal 1969 a oggi sono stati sequestrati 1.200.000 pezzi nel mondo.

  • 23.32

    Rutelli ricostruisce la storia della Venere di Morgantina, riportata ad Eidone. Il problema è che l’opera non è valorizzata in quanto nel paese mancano le infrastrutture.

  • 23.36

    Gianmaria preannuncia Eredi unici, la seconda puntata di questo speciale che si occuperà di come l’Italia gestisce il suo patrimonio storico-culturale.

Si è appena conclusa la prima puntata dei due speciali di Petrolio, la creatura di Duilio Gianmaria che stasera ci ha parlato del mercato illecito delle opere d’arte.

Nulla da eccepire sul programma: il giornalista del Tg1 è sempre chiaro, comprensibile, è realmente interessato a ciò di cui parla. Le musiche sono perfette, le riprese di alto livello. La confezione insomma non si discute. Il problema è il contesto in cui avviene questo tristissimo fenomeno, quasi straniante.

Il tema al centro di Petrolio in un Paese normale dovrebbe indignarci tutti visto che i malfattori di un reato così sottovalutato hanno creato un danno enorme al patrimonio storico-artistico italiano e a tutto l’indotto. Ma la cultura non è mai stata nell’agenda setting dei governi degli ultimi anni, quindi l’impressione è che non scatenerà alcuna polemica, nonostante alcuni contenziosi degni di nota come quello riguardante l’Atleta di Fano di Lisippo e il fatto che l’Italia possieda il 50 per cento del patrimonio artistico mondiale.

Petrolio, anticipazioni puntata 6 giugno 2018

Sembra davvero promettente questo doppio appuntamento con Petrolio, in prima serata inerente alla tutela del patrimonio artistico e culturale italiano: nel primo in onda stasera alle 21.30, intitolato Ladri di bellezza, il giornalista Duilio Gianmaria parlerà del mercato clandestino che ruota attorno alle opere; nel secondo, Eredi unici, (in onda mercoledì 13) di come l’Italia gestisce il patrimonio culturale più ampio al mondo. Vi invitiamo caldamente a seguire la diretta su Tv Blog.

 

Petrolio, speciale Ladri di bellezza

È il quarto mercato illecito del mondo: il traffico d’oggetti d’arte frutto di scavi clandestini e veri e propri furti. Petrolio ricostruisce per la prima volta in maniera completa, grazie a un’inchiesta durata più di un anno, il sistema di contatti, rapporti, scambi di danaro di una rete internazionale che fa girare questo mercato clandestino.  Attraverso fonti esclusive di magistrati italiani e statunitensi, dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, dell’FBI, dell’Homeland Security, grazie a interviste a esperti e archeologi, Petrolio è in grado di documentare i legami degli ultimi cinquant’anni tra organizzazioni criminali, collezionisti, case d’aste e mercanti sino ad alcune tra le più importanti istituzioni culturali e museali.
Un documento esclusivo rivela l’organigramma che lega semplici tombaroli e la mafia siciliana che giunge, attraverso una serie di passaggi tra esperti, curatori, collezionisti, case d’aste e mercanti, fino ai vertici di prestigiosi musei. Duilio Giammaria ha seguito le tracce del traffico internazionale fino in America da New York a Los Angeles, dove si giocano le carte del più grande mercato d’arte mondiale. I grandi patrimoni, da quello del petroliere Jean Paul Getty al leader della finanza internazionale Michael Steiner, usano l’archeologia e l’arte per darsi lustro. Questo flusso ininterrotto di centinaia di milioni ogni anno va ad alimentare il saccheggio e il traffico internazionale. Capolavori della nostra storia, di quella dell’umanità diventano preda di collezioni private esposte nei suntuosi appartamenti di Manhattan e talvolta prestati ai musei internazionali, dal Getty Museum al Metropolitan di New York.

 

Petrolio, speciale Ladri di bellezza: i reperti rubati dall’Iraq

Intervista esclusiva al generale Fabrizio Parrulli del comando del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e all’ex colonnello dei marines Matthew Bogdanos, che dopo il saccheggio del museo di Baghdad nel 2003 ha gestito il recupero di molti reperti rubati dall’Iraq. Oggi Bogdanos, giudice distrettuale di New York, continua a sequestrare capolavori rubati nelle case dei collezionisti e nelle sale dei musei.La lotta all’Isis, la nuova piovra internazionale che saccheggia i giacimenti di arte nel mondo, si svolge anche combattendo il traffico internazionale di opere d’arte. Lo dicono gli agenti speciali dell’Arts Quad dell’FBI, dell’Homeland Security e dello State Departement.
Nella guerra contro i trafficanti sono state vinte alcune battaglie: la telecamera di Petrolio documenta nella sede del Consolato Italiano a Park Avenue le opere recentemente confiscate negli Stati Uniti a mercanti, collezionisti e gallerie, che vanno ad aggiungersi a quelle già recuperate e in precedenza esposte nei musei americani, come il Cratere di Eufronio, capolavoro dell’arte etrusca, nel Metropolitan Museum di New York e la Venere di Morgantina, esposta per molti anni alla Villa Getty di Malibù, copia perfetta della Villa dei Papiri di Ercolano. La rete di migliaia di oggetti illecitamente venduti da due grandi trafficanti italiani Giacomo Medici, specializzato nel commercio clandestino di reperti etruschi e Gianfranco Becchina referente dei tombaroli siciliani, continua ancora oggi ad alimentare il traffico internazionale, prova ne sono i recenti sequestri effettuati a New York dall’FBI.

 

Petrolio, speciale Ladri di bellezza: il Getty Museum restituirà Lisippo?

I nuovi responsabili dei musei stanno cambiando atteggiamento sulle politiche di incauto acquisto che hanno incrementato questo traffico? Il Getty Museum restituirà il prezioso bronzo l’Atleta di Fano attribuito allo scultore greco Lisippo, considerato un capolavoro assoluto?
I grandi capolavori dell’archeologia e dell’arte rientrati in Italia sono il monito per ricordare a tutti noi il valore del nostro patrimonio?

 

Come seguire Petrolio in tv e in live streaming

Sarà possibile godersi la visione di Petrolio su Rai 1 a partire dalle 21.30 oppure su Raiplay, nella sezione Dirette e cliccando su Rai 1.

 

Petrolio | Second Screen

 

Non manchiamo di segnalarvi i canali social del gioiellino di Duilio Gianmaria.