Diritti Serie A: pacchetti a Sky e Perform. Nessuna offerta da Mediaset e Mediapro
La Serie A non partirà a schermi spenti, ma c’è il pericolo “doppio abbonamento”
È stata scongiurata l’ipotesi di un inizio di Seria A a schermi spenti. Oggi, infatti, la Lega di Serie A ha approvato all’unanimità l’assegnazione dei diritti per la trasmissione delle partite per i prossimi 3 campionati: 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021. Sky Italia si è assicurata il “pacchetto 5” e il “pacchetto 6”, garantendosi 7 partite su 10 di ogni giornata di campionato, mentre il Perform Group ha fatto suo il “pacchetto 7”.
Andrea Zappia, Amministratore Delegato di Sky Italia, ha così commentato: “Siamo fieri di poter continuare a garantire ai nostri clienti il meglio del calcio di Serie A, con un’offerta mai così esclusiva, un prodotto di qualità editoriale e di spettacolarità tecnologica. Da sempre puntiamo a valorizzare il racconto del calcio italiano, esaltando il bello di questo sport. Sky oggi è orgogliosa di poter offrire ai clienti il meglio del calcio in esclusiva, insieme alla migliore esperienza televisiva e alla totale libertà di scelta, anche grazie alla possibilità di vedere i contenuti attraverso molteplici piattaforme tecnologiche. E’ così che ogni giorno confermiamo di essere la casa del grande sport, a fianco dei tanti appassionati che scelgono di viverlo su Sky“.
Sarà, purtroppo, una Serie A in versione super-spezzatino. Su Sky sarà possibile assistere a 2 partite di sabato (alle ore 15 e alle 18), a 4 partite di domenica (due alle 15, una alle 18 e il posticipo serale) e al “monday night” di lunedì sera. Perform – che dovrebbe trasmettere in streaming attraverso la piattaforma DAZN – si è invece assicurata il pacchetto che comprende l’anticipo serale di sabato, l’anticipo delle 12:30 di domenica e una delle partite delle ore 15.
I 3 pacchetti sono stati assegnati per un corrispettivo complessivo annuo pari a 973,3 milioni di euro, grazie ai quali la Lega di Serie A è riuscita a realizzare un incremento di 150 milioni su base annua rispetto al triennio precedente. Da questo quadro è rimasta tagliata fuori Mediaset, che non ha avanzato alcuna offerta e adesso punterà a definire un accordo con Sky e Perform per poter riacquistare una parte dei diritti da trasmettere sul digitale terrestre. Difficile immaginare che tipo di offerta possa riuscire, nel caso, a proporre ai propri clienti.
I clienti di Premium sono già stati avvertiti dall’azienda: “Mediaset Premium non è tra gli aggiudicatari, ma ha richiesto agli altri operatori la possibilità di definire un accordo di ritrasmissione sul digitale terrestre per i propri clienti. Mediaset Premium si adopererà per una conclusione positiva della trattativa. Ti anticipiamo che, qualora l’accordo non andasse a buon fine, l’offerta Premium sarà rimodulata a partire dal 1°Agosto; in caso di riduzione dei contenuti, il tuo listino verrà adeguato di conseguenza“.
Al di là della sorte di Premium e dei suoi clienti, in questo momento sussiste il pericolo che gli appassionati di calcio possano essere costretti a sottoscrivere un doppio abbonamento – con Sky e Perform – per poter vedere tutte le partite in calendario. Gaetano Micciché, Presidente della Lega di Serie A spera che le due aziende riescano a raggiungere un accordo per scambiarsi, almeno in parte, i diritti acquistati oggi: “Pensiamo ci siano già trattative in corso tra Sky e Perform, speriamo di evitare un doppio abbonamento“.
Una buona notizia riguarda “90° Minuto”, inizialmente destinato a scomparire perché i pacchetti prevedevano “l’embargo” delle immagini in chiaro fino alle ore 22 di domenica. Il prossimo mese verranno infatti assegnati i diritti in chiaro per gli highlights delle partite, che potranno andare in onda dalle ore 19 di domenica sera.
Chi invece non ha presentato alcuna offerta è stata Mediapro, che si era aggiudicata i diritti per il triennio 2018-2021 nel mese di gennaio beffando la concorrenza. Il contratto con il gruppo spagnolo è stato risolto unilateralmente dalla Lega di Serie A, non soddisfatta dalle garanzie presentate per assicurare il pagamento pattuito. Mediapro non ha avanzato offerte oggi e sicuramente proseguirà il suo braccio di ferro con la Lega di Serie A, che ha già annunciato di non voler restituire i 67 milioni già incassati a titolo di caparra.