La Balalaika di Canale 5 si trasforma in una chitarra scordata
Il programma dei mondiali calcistici di Canale 5 si trasforma e spegne tutti gli entusiasmi del suo esordio.
Lo scorso 15 giugno, Balalaika era partito con l’atmosfera che neanche i trenini di Buona Domenica dell’era Costanziana poteva dare, per via dell’effetto dei primi Mondiali di Calcio targati Mediaset. Le prime quattro puntate sono state un calderone di giochi, varietà e spettacolo, persino l’interazione con il pubblico aveva quasi messo all’angolo il piatto forte: le partite giocate poche ore prima nei campi.
In tutto ciò, lo share non aveva premiato le scelte e i contenuti, la percentuale oscillata fra il 10 ed il 15% ha spinto ad un radicale cambiamento puntata dopo puntata, levigando il ‘troppo’ che poteva storpiare ed iniziando a dare più centralità ai goal e alle azioni delle partite dei mondiali. Il settimanale Oggi aveva pure dato indiscrezione che nei corridoi di Mediaset non ci fosse soddisfazione per i risultati d’ascolto, ed eventualmente ci possiamo credere dato che, nonostante i vari traini con partite andate sopra il 30% di share, non c’è stato nulla da fare.
Nicola Savino si era trovato a suo agio nei primi quattro appuntamenti di Balalaika, così come Belèn Rodriguez e Ilary Blasi che sullo spettacolo ci hanno sguazzato fra talent improbabili con sfide tra le nazioni partecipanti al mondiale, e un simil-gioco delle lenticchie (‘Pronto! Raffaella?’ insegna) in cui il pubblico da casa doveva indovinare quante matrioske erano contenute in un cubo.
Il 30 giugno come per magia, tutto quello che è stato Balalaika fino a quel momento, è stato tutto archiviato come un vecchio ricordo. Punto e a capo, il programma viene rivoluzionato e riportato ad una linea più sportiva e meno caciarona, più calcio e meno intrattenimento (anche se gli stacchetti del corpo di ballo sono rimasti, eroicamente), insomma meno Balalaika e più chitarra scordata. Lo studio non viene più sfruttato in tutta la sua maestosità, il parterre di ospiti che veniva appostato in una parte dello studio, ora si raccoglie al centro come un vero e proprio post-partita serio e che si rispetti.
E’ proprio in questa nuova veste del programma che vengono fuori tutti i difetti di due donne dello spettacolo che non masticano il calcio (eccetto per Ilary Blasi, ma solo per forza famigliare maggiore). La Blasi, nella puntata del 30 giugno assente, ma presente in quella di oggi 1° luglio, ha provato a cimentarsi nei panni di una giornalista sportiva, ma l’inesperienza in questo campo è più forte di lei:
E’ meglio un attacco stellare o una difesa solida? Cioè me la sono scritta, ho fatto una faticaccia a fare ‘sta domanda.
Attorno a lei solo commenti e disamine delle partite, nonostante cerchi di sviare in domande più leggere e meno giornalistiche è chiaro l’effetto ‘pesce fuor d’acqua’. Il discorso non cambia per Belen Rodriguez, basta un’inquadratura per carpire quanta voglia c’è…di non essere in studio. Si salva in zona cesarini (per rimanere in ambito calcistico) nell’avere una parentesi tutta sua, in cui testa gli ospiti sul grado di conoscenza della storia del calcio. Per chiudere il cerchio, chi ha vinto il test della puntata del 1° luglio, si è portato a casa un premio che è tutto un programma: un libro-fake ‘scritto’ da Ilary Blasi dal titolo Perchè ho fatto Balalaika?
Ecco Ilary, ce lo chiediamo in tanti: Perchè hai fatto Balalaika?