24, Buffy e Last Man Standing: le novità Fox guardano al passato
Un secondo progetto di 24. Il protagonista di Last Man Standing è un conservatore ma non necessariamente pro-Trump
Negli ultimi giorni tra gli appassionati di serie tv si è discusso delle idee di revival o reboot di due marchi storici Fox come 24 e Buffy (prodotto da Fox ma in onda su WB e UPN). La presenza di un panel dedicato al gruppo con i CEO Dana Walden e Gary Newman all’interno del tour del TCA (Television Critics Association) è stata l’occasione per avere direttamente da loro, maggiori informazioni in merito a questi progetti.
24 non c’è solo l’idea di un prequel
Nel corso dell’incontro è emerso come riguardo a una possibile nuova serie tv legata al franchise di 24 ci sia ancora molto, per non dire tutto, da decidere. L’idea trapelata nei giorni scorsi era quella di un prequel che raccontasse il giovane Jack Bauer (ruolo interpretato da Kiefer Sutherland). In realtà ci sarebbe almeno un’altra idea su cui all’interno di Fox starebbero lavorando.
Il secondo progetto legato a 24 si staccherebbe molto dall’originale. La formula in tempo reale, con il minutaggio e gli episodi racchiusi in 24 ore rimarrebbe ma sarebbe adattata a un legal drama. Gary Newman ha spiegato:
L’idea di spostarci dal terrorismo, dalla difesa, al mondo legale è qualcosa di cui già si è discusso durante la terza o quarta stagione di 24 quando stavamo pensando i realizzane uno spinoff. L’idea è di raccontare un mondo dove la posta in palio è elevata e il tempo è fondamentale. La versione legal di 24 avrebbe al centro un condannato a morte e le 24 ore precedenti all’esecuzione
Newman ha poi spiegato come l’idea del prequel sia quella di raccontare una storia con cui “pensiamo il pubblico possa riconnettersi all’originale e scoprire come il personaggio è nato.” In generale secondo Newman viviamo in un’epoca carica di emotività in cui la sicurezza è un tema molto importante e in ogni caso ” è sempre un momento giusto” per uno show come 24. Riguardo al coinvolgimento di Kiefer Sutherland non ci sono novità “conosce il progetto, ne sarà produttore esecutivo e è entusiasta” ma non ci sono elementi per dire se apparirà o meno sullo schermo.
Aggiornamenti su Buffy
Dopo il primo annuncio di un reboot e il successivo aggiustamento della creatrice della nuova Buffy, Monica Owusu-Breen, che insieme a Josh Whedon sta lavorando al progetto, che ha virato verso una serie inserita nello stesso universo dell’originale, anche i presidenti del gruppo Fox hanno parlato del progetto.
“Siamo fiduciosi” hanno detto, anche se specificando che non è ancora in fase di sviluppo e si sta lavorando senza fretta.
Non c’è ancora una sceneggiatura da vedere. Ne abbiamo parlato con i creatori, ne abbiamo discusso. E’ un progetto entusiasmante. Però è presto. Non abbiamo ancora ragionato su possibili sbocchi, deve tutto ancora svilupparsi. Siamo entusiasti che Joss abbia scelto Monica per lavorare a una delle sue serie. Sarà la persona che ci lavorerà giorno per giorno. Una grande aggiunta per la serie.
Last Man Standing, il protagonista non è necessariamente pro Trump
Una delle decisioni che più ha fatto discutere durante la presentazione dei palinsesti Fox, è stata sicuramente quella di riportare in vita Last Man Standing (L’uomo di casa in Italia), la comedy multi-camera con Tim Allen cancellata da ABC dopo 6 stagioni ma prodotta da Fox 20th Tv.
Il personaggio protagonista interpretato da Tim Allen ha sempre incarnato dei valori conservatori, tipici degli Stati Uniti più tradizionalisti. Visto il successo di Roseanne che aveva simili premesse, ma poi è stata cancellata dopo le esternazioni social della sua protagonista, Fox ha deciso di riportare in vita Last Man Standing.
“E’ un personaggio con un punto di vista conservatore ma sostanzialmente di centro” hanno detto al TCA sia Gary Newman che lo stesso Tim Allen, quindi non necessariamente è un fan di Trump. Sostanzialmente, sostiene Allen, il suo personaggio guarda a quello che può essere più utile per la sua impresa e per il Colorado. Lo showrunner e Tim Allen si sono poi rimpallati la questione se il personaggio commenterà o meno il voto.
Dopo tante polemiche contro ABC, accusata da Allen di aver chiuso Last Man Standing per ragioni politiche, l’attore si è ora convinto che è stata una decisione economica, legata alla necessità di non occupare il venerdì sera con una produzione esterna.