Al Posto del Cuore, Paola Perego e Laura Campiglio sugli asessuali: “Sono malati in via di estinzione”
Le due conduttrici nella bufera dopo la puntata del 4 agosto.
Al Posto del Cuore? Un macigno grande quanto la bufera che si sta alzando intorno alle conduttrici del programma in onda su Rai Radio 2, Paola Perego (reduce dall’esperienza di Non disturbare su Rai 1) e la scrittrice Laura Campiglio. L’oggetto della disputa? Un’amena chiacchierata sull’asessualità, l’orientamento sessuale di chi non prova attrazione sessuale verso persone di alcun genere.
È stata la maniera ambigua con cui le due donne hanno affrontato il complesso e delicato tema dello spettro dell’asessualità ad aver indignato molti ascoltatori della trasmissione, i primi ad essere intervenuti sui social per denunciare il fatto.
-“Ma dove andremo a finire?”
-“Ma esistono? Sono uomini, anche?”
-“È un morbo diffusissimo. Sono malati.”
-“Non riproducendosi sono in via di estinzione; che sollievo”.@RaiRadio2 4 Agosto 2018.
Paola Perego e Laura Campiglio Regia sull’asessualità.Il MORBO dell’ignoranza.
— Occhio allo Spot (@occhioallospot) 6 agosto 2018
“Dove andremo a finire?“, si chiedono stupite le conduttrici, rincarando la dose con cliché ed etichette ritenute poco adeguate alla discussione. “Esistono, ma proprio di genere maschile?” domanda la Perego alla scrittrice, che replica “Drammaticamente esistono. Queste persone strane si sono riunite in un movimento globale, non me ne capacito“. La conduttrice di Superbrain cerca poi di buttarla sull’ironia tirando in ballo la ceretta, a cui gli asessuali non devono sottomettersi per risultare più seducenti sotto le lenzuola, ma la Campiglio subito redarguisce la collega: “Smettila Paola, parli come loro, che dicono che questa loro condizione – questa loro malattia, diciamo la verità – è in realtà una grande libertà che consente loro di coltivare passioni ed affetti […] Non voglio nemmeno sporcarmi la mente con questo pensiero“. La postilla arguta è affidata alla Perego: “Sai che c’è? Che non riproducendosi, sono destinati ad essere una categoria in via d’estinzione“. Nonostante i tentativi della Perego di deviare la discussione verso lidi più sicuri, come quelli dello humour – sempre piuttosto controverso -, il modo con cui la Campiglio ha deciso di declinare il canovaccio autoriale non ha potuto lasciare indifferente il pubblico, sopratutto quello più attento ai temi di tutela degli orientamenti sessuali, magari interessato anche in prima persona: tra i sette milioni e mezzo di asessuali nel mondo, deve pur esserci qualche radioascoltatore della trasmissione. Nessuna replica sul polverone da parte delle due donne; solo Marco Salvati, autore del programma, è intervenuto su Twitter per esprimere il proprio dissenso sulla polemica, ripubblicando anche un proprio post del 2014 relativo all’indignazione facile da social network.
Diceva bene Fiorello: non puoi più neanche fare una battuta sui supplì che scopri che c’è un’associazione a difesa del supplì pronta a denunciarti. — Marco Salvati (@marcosalvati) 6 agosto 2018
– Io credo che le donne…
– Sessista!
– Io credo che la politica..
– Tuttologo!
– Io credo..
– Bigotto!
– Io…
– Egocentrico!— Marco Salvati (@marcosalvati) 6 maggio 2014