Home Notizie RTL 102.5 contro Rete 4: “Viva L’Italia” è un marchio registrato. Mediaset fa dietfront: si chiamerà “W L’Italia Oggi E Domani”

RTL 102.5 contro Rete 4: “Viva L’Italia” è un marchio registrato. Mediaset fa dietfront: si chiamerà “W L’Italia Oggi E Domani”

Mediaset fa marcia indietro sull’utlizzo del nome storico di RTL 102.5 . Al titolo del programma di Rete 4 si aggiunge “Oggi E Domani”.

pubblicato 9 Settembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 22:03

AGGIORNAMENTO 11/09: Non ci sarà bisogno di scomodare alcun tribunale, per il momento. A fare un passo indietro è stata Rete 4. Sul sito ufficiale Mediaset, nella sezione dedicata al restyling della rete, il titolo del programma di Gerardo Greco ha subito una piccola aggiunta ed è diventato W L’Italia Oggi E Domani. Non un semplice sottotitolo, ma un’integrazione del titolo vera e propria, che allontana il nome del format del giovedì di Rete 4 da quello del programma radiofonico di RTL 102.5 senza stravolgerne la forma.

A poche ore dal varo ufficiale, “la nuova Rete 4” si trova già a dover fare i conti con alcune beghe relative ad una delle nuove emissioni tanto pubblicizzate nelle ultime settimane. Viva L’Italia (il programma di Gerardo Greco in partenza giovedì prossimo) ha attirato le attenzioni dell’ufficio legale dell’emittente radiofonico RTL 102.5 a causa del nome scelto.

Al centro del contendere, l’utilizzo del marchio registrato “Viva L’Italia” (e anche la sua alternativa grafica W L’Italia). Dagospia ha rivelato che l’emittente radiofonica abbia intenzione di adire le vie legali e diffidare Mediaset dall’utilizzo del marchio.
Gli ascoltatori della radio guidata da Lorenzo Suraci infatti si saranno accorti che il nome del nuovo format del direttore del TG4 è identico a quello del programma radiofonico condotto da Angelo Baiguini e Valeria Benatti dal 2005. L’accusa, pertanto, è quella di plagio.

Sebbene una sia una rete radiofonica e l’altra una rete televisiva, l’arrivo di RTL 102.5 sul digitale terrestre ha “promosso” W L’Italia (quello di Baguini e Benatti) un programma tv a tutti gli effetti, e reso il “mercato rilevante” il medesimo. Un passo falso per Gerardo Greco (ex direttore di Radio Rai, a quanto pare ignaro dell’esistenza del programma di punta della prima rete radiofonica italiana per numero di ascoltatori) che potrebbe trovarsi costretto a cambiare il nome del proprio programma di debutto sulla quarta rete. Greco farà un passo indietro (ipotesi piuttosto fantasiosa) o si finirà in tribunale?