Ci vediamo in tribunale, il racconto documentato vince e convince
La narrazione semplice e diretta è l’arma vincente per un programma arrivato alla sua affermazione.
Anche il pomeriggio di Rai 2 si è riaperto con il ritorno di Ci vediamo in tribunale. Il programma in gergo tecnico viene chiamato ‘scripted reality‘ per il suo genere ‘teatrale’ di raccontare i casi presi in esame sotto forma di sceneggiate. Le stesse che potrebbero fare a gara con quelle propinate da Forum ogni giorno.
La trasmissione non ha un conduttore ma solo una voce fuori campo che guida lo spettatore nella spiegazione delle cause, un trend che negli ultimi anni si è affermato nei canali tematici e che a piccoli passi si sta ritagliando il suo spazio anche nelle grandi reti televisive. Uno storytelling dal linguaggio chiaro e che (senza essere una trasmissione urlata) riesce ad arrivare al telespettatore.
Vanno ad aggiungersi i ‘ruoli’ dei contendenti protagonisti che da bravi attori si sdoppiano, autoesaminando il loro caso ed offrendo più punti di vista per tracciare un quadro chiaro della situazione, pettinato dagli autori. Un prodotto confezionato e curato per essere divorato dalle famiglie a cui si lascia la più classica ‘ardua sentenza’ (e non a caso)
Ci vediamo in tribunale 2018-19 | in diretta dalle 16:30
16:33 | Inizia la puntata, la prima causa della nuova edizione riguarda 2 amici, Enrico e Fabrizio. Si mettono in società per guidare un ristorante
16:35 | Facendo un passo indietro. Enrico nell’aprile del 2016 aveva una trattoria in Emilia Romagna. Le difficoltà economiche però hanno messo i bastoni tra le ruote.
16:36 | Fabrizio propone ad Enrico l’unione in società. Enrico venendo a conoscenza del fatto che l’unica soluzione era quello di chiudere il locale, accetta la proposta.
16:38 | Le litigate tra Fabrizio ed Enrico affiorano già sin dall’inizio della collaborazione, esattamente un mese dopo. Le divergenze su come gestire l’attività hanno portato i due a litigare brutalmente davanti ai dipendenti. Sarà questo a portarli in tribunale.
16:40 | Simone Buffardi, consulente legale: “Enrico è colui che detiene le quote societarie, Fabrizio deve sottostare alle volontà dell’amico socio. Fabrizio ha commesso una leggerezza quando ha deciso di entrare in società con Fabio perché avrebbe dovuto controllare i registri della trattoria”. Enrico: “Fabrizio stava mettendo bocca su tutto” Fabrizio: “La situazione era ad un bivio, non volevo buttar via i miei soldi”
16:43 | Enrico: “Fabrizio voleva trasformare il mio ristorante per trasformarlo in un bar” ma una strategia di Fabrizio fa precipitare la situazione. Per cercare di smuovere Enrico, il socio prendeva le prenotazioni per dire a chi telefonava che il locale era pieno quando, invece, non era così.
16:46 | Enrico decide di parlare con Fabrizio, invita a cena lui e la sua ragazza. Enrico vuole andare a lavorare in crociera e chiudere il ristorante per diversi mesi, così da racimolare dei soldi. Fabrizio non ci sta e preso dalla rabbia lancia un bicchiere di vino ad Enrico, scatta la rissa (che per la gioia del trash, è linfa).
16:48 | Fabrizio quasi per ripicca, approfitta dell’assenza di Enrico per ristrutturare il suo locale a sua insaputa. Appena tornati in città, Enrico e la sua ragazza Clara si ritrovano il locale completamente stravolto. I due rimangono sconvolti.
16:55 | Fabrizio: “I clienti erano triplicati, ero convinto che Enrico mi avesse ringraziato” mentre invece lui viene a scoprire da un cliente del trucco di Fabrizio di rifiutare le prenotazioni. Enrico porta in tribunale Fabrizio perché ritiene che ha fatto di tutto per boicottare il suo locale e chiede due risarcimenti, uno per i mancati incassi per le prenotazioni rifiutate, l’altro per il danno al locale. Fabrizio ritiene che per risollevare le sorti del locale, bisognava fare una ristrutturazione
16:57 | Il 28 settembre 2017 arriva la sentenza: Il giudice accoglie la richiesta di risarcimento: Fabrizio dovrà sborsare 10.000 euro per aver violato gli obblighi contrattuali e 7000 euro per le mancate prenotazioni prese.
17:00 | Seconda causa: l’organizzazione di un matrimonio, 2 promessi sposi troppo legati ai genitori e 2 suoceri che non si sopportano. Aldo ha una figlia, Caterina. Mentre Giovanna ha un figlio, Matteo. Sono loro 2 a volersi sposare.
17:02 | La casa di famiglia in cui Caterina è vissuta è sfitta, per lei si accendono le speranze di una famiglia con Matteo. Giovanna, vedendo la casa critica fortemente le condizioni in cui versa: “E’ un tugurio”. Giovanna vuole far vendere l’appartamento visto da Caterina per comprarne un’altra.
17:06 | Le tensioni tra Aldo e Giovanna non fanno altro che peggiorare la situazione: il problema della casa arriva persino a diventare un punto di rottura tra Caterina e Matteo.
17:10 | Giovanna vuole ristrutturare l’appartamento di Aldo per dare una soluzione al problema, ma lui non ci sta ha sbattuto fuori casa sia l’architetto che la madre di Matteo. Nonostante tutto, Giovanna riesce comunque a portare a termine i lavori.
17:15 | Aldo titubante non riesce a darsi pace per il cambiamento dell’appartamento, subisce un malore. La stanchezza e la rabbia gioca brutti scherzi a Caterina che sbotta contro Giovanna e Matteo. L’episodio segna la fine ufficiale del fidanzamento tra Caterina e Matteo, le nozze sono saltate.
17:17 | Giovanna poco tempo dopo porta Aldo in tribunale chiedendo indietro i soldi della ristrutturazione della casa (ricordiamo, senza che Aldo gli chiedesse qualcosa) Aldo ritiene che la scelta di ristrutturare la casa è solo ed esclusivamente di Giovanna.
17:20 | La sentenza è chiara: “Visto che Matteo non ha mai usato la casa di Aldo ristrutturata con i soldi di Giovanna, considerato che la spesa di Giovanna è troppo alta per rientrare nella spesa obnunziale e che il suo valore ha prodotto ad Aldo un ingente arricchimento. Per questi motivi accoglie la richiesta di Giovanna e ordina ad Aldo di restituire i 50.000 euro spesi nella ristrutturazione della casa; inoltre Aldo dovrà corrispondere a Giovanna gli interessi sulla cifra spesa”
17:21 | Fine puntata.
Ci vediamo in tribunale 2018-19 | prima puntata in diretta dalle 16:30
Si riaccende il pomeriggio di Rai 2. Da oggi pomeriggio, 10 settembre 2018, ritorna l’appuntamento con Ci vediamo in tribunale, lo scripted reality prodotto da Stand By Me con Rai Fiction. Veleni familiari, tensioni, ripicche, vendette e passi falsi.
I due protagonisti si daranno appuntamento in Tribunale per risolvere finalmente un contenzioso che non li lascia in pace. A partire da quel momento il programma ricostruirà fedelmente il caso con flashback e particolari che ripercorreranno la vicenda, evidenziando tramite interviste ai due contendenti e ai loro sostenitori, i rispettivi punti di vista e strategie.
L’epilogo per ogni episodio è uno solo ed è quello stabilito dalla legge. A fine puntata, infatti, la sentenza metterà un punto definitivo alla vicenda.
A commentare il contenzioso delle due parti in causa, anche quest’anno ci sarà l’avvocato Simone Buffardi De Curtis, presenza fissa che spiegherà le implicazioni legali delle azioni compiute dai protagonisti e chiarisce la sentenza del giudice in modo comprensibile al grande pubblico.
Ci vediamo in tribunale | Dove vederlo
La prima puntata di Ci vediamo in tribunale andrà in onda oggi, a partire dalle ore 16:30, su Rai 2.
La puntata sarà disponibile anche in streaming su Rai Play.
Il giorno dopo, la puntata sarà visibile per intero sempre sul sito Rai Play, nella sezione Guida Tv/Replay.
Ci vediamo in tribunale | Second Screen
Ci vediamo in tribunale è presente sul web con una sezione a parte presente sul sito Stand by me.
Il programma di Rai 2 si può trovare anche su Facebook con la pagina ufficiale di Stand by me.
Ci vediamo in tribunale si può commentare su Twitter con l’hashtag #CiVediamoinTribunale.
Per quanto riguarda il liveblogging, invece, l’appuntamento è su TvBlog, a partire dalle ore 16:30.