Ilaria Cucchi a Domenica In e Giorgio Manetti a Domenica Live, interviste a confronto
Cronaca giudiziaria e gossip nelle interviste della domenica televisiva: i pro e i contro dell’offerta.
Quattro poltrone, separate a coppie di due da qualche tasto di telecomando: questo l’antipasto proposto oggi dai due contenitori domenicali della televisione italiana, la Domenica In di Mara Venier su Rai 1 e la Domenica Live di Barbara d’Urso su Canale 5, che hanno affidato il luogo tradizionalmente occupato nelle loro scalette dal talk show corale all’intervista singola.
Non è la prima volta in questa stagione che le due conduttrici accolgono il pubblico con un incontro a due: la settima edizione di Domenica Live ha esordito con un’intervista-fiume a Loredana Lecciso, culminata con l’ingresso in studio della sorella e delle gemelle Kessler come giudici del loro Da-da-un-pa; il 23 settembre scorso Mara Venier ha anticipato il dibattito di gruppo con Chiara Bordi, la miss con la protesi. Lo scontro in simultanea sulla formula dell’intervista è arrivato oggi, coi primi colpi sparati già durante le anteprime per i telegiornali per l’arrivo di Giorgio Manetti nel salotto di Canale 5 e di Ilaria Cucchi in quello di Rai 1.
La collocazione incipitaria dello spazio indica chiaramente l’intenzione di dare risalto agli ospiti in scaletta, alla cui performance in video è delegata gran parte della capacità trainante dei due programmi. Due interviste che devono fungere da catalizzatori di attenzione per il variegato pubblico a casa, chiamato a scegliere tra il racconto del cavaliere del trono di Uomini e Donne e quello della sorella di Stefano Cucchi. Gossip e cronaca giudiziaria a confronto, per un’offerta sulla carta variegata, ma che cela rischi che meritano di essere indagati.
Prendiamo in esame l’intervista ad Ilaria Cucchi di Mara Venier. La discussione tra la conduttrice e una donna al centro di celebri vicende giudiziarie è un appuntamento fisso della trasmissione della Rai, in onda generalmente prima del telegiornale di metà pomeriggio; tuttavia, a differenza delle interviste alla mamma di Tiziana Cantone o di Marco Vannini, quella dilatata alla sorella di Stefano Cucchi ha posto un ulteriore tassello al tormentato caso, nuovamente sui giornali con le clamorose dichiarazioni del militare Tedesco di tre giorni fa. Domenica In torna così sull’attualità, attribuendo il ruolo di protagonista a quell’approfondimento sul crimine che molti vorrebbero escludere dai palinsesti pomeridiani, soprattutto nei giorni festivi. Nonostante il caso Cucchi abbia assunto ormai connotati che travalicano il crudo resoconto di una morte, tanto da alimentare il dibattito politico sui decessi in carcere, il rischio di appesantire l’atmosfera postprandiale coi toni scuri della cronaca nera appariva reale. Il silenzio del pubblico, l’assenza di fronzoli ed etichette sullo schermo e la partecipazione autentica della Venier al resoconto della Cucchi hanno invece concorso alla realizzazione di un’intervista carica di schiettezza e non morbosa. Non sono mancati lapsus o gaffe, che se generalmente possono passare come sintomi di scarsa preparazione, in questo caso hanno conferito un tocco di umanità in più al dialogo, drammatico ma non di maniera. Così la parentesi sulla vita privata di Ilaria Cucchi, legata sentimentalmente all’avvocato Anselmo e i video delle ultime cene di Natale di Stefano. Anche se ridotti ai minimi termini, non sono mancati espedienti tipici della spettacolarizzazione del dolore, come l’incalzare della telecamera sugli occhi lucidi dell’amministratrice di condomini e il ricordo patinato del giovane sulle note di Renato Zero.
Ai tête-à-tête barbaradursiani ormai abbiamo fatto il callo. A finire sotto i riflettori di Domenica Live è stato oggi Giorgio Manetti, assoluto protagonista delle ultime stagioni del Trono Over di Uomini e Donne. È da ritenere inglorioso il confronto a livello emotivo con l’intervista del competitor, con cui condivide appena l’impalcatura della domanda-risposta e della trasmissione di clip come intermezzi. Non bisogna dimenticare la natura del contenitore domenicale di Mediaset, che a differenza della striscia quotidiana di Pomeriggio 5, sta cercando da alcune edizioni di svincolarsi dall’essere baluardo della tv del dolore, offrendo principalmente rubriche di intrattenimento più leggere. In virtù di questa linea editoriale, le avventure amorose di un ospite come il tombeur de femmes Giorgio Manetti, che con la sua storia con Gemma Galgani ha appassionato milioni di telespettatori di Canale 5, sono canti di sirene per il pubblico che vuole conoscere anche di domenica i retroscena della trasmissione di punta del pomeriggio feriale della rete. Certo, nihil sub sole novum: l’intervento del toscano si è mosso sul confine tra la pappardella e il panegirico, senza che elementi inediti sul suo personaggio siano venuti realmente fuori. Ma per quel telespettatore abituato alla ripetizione degli schemi delle relazioni fra tronisti e corteggiatori, tra dame e cavalieri, simili a quelle delle telenovelas, poco cambia se si torna a parlare della lettera scritta da Gemma; poco cambia se si ripercorrono le esterne con le altre donne o si cerca di spiegare cosa voglia dire essere un “gabbiano”. Pertanto, chi oggi cercava dopo l’ora di pranzo l’intrattenimento, senza essere a conoscenze delle dinamiche dei troni di Maria, ha dovuto attendere più di mezz’ora lo spazio successivo.
Due interviste, due scommesse, due azzardi: chi avrà la meglio nella sfida degli ascolti? Quale curva si impennerà?