Era il 27 maggio del 1977 quando sulla seconda rete della Rai di Massimo Fichera, in seconda serata, andava in onda in diretta dagli studi della fiera di Milano la prima puntata del programma che segnava il rientro in Rai di Enzo Tortora, dopo un esilio durato alcuni anni per alcune dichiarazioni pepate del grande giornalista ligure contro la dirigenza Rai dei primi anni settanta. Portobello, un programma che ebbe un successo clamoroso, tanto da essere subito promosso in prima serata dall’autunno e che in pratica creò tanta, tantissima televisione che ancora oggi vive e prospera nel nostro paese catodico. La televisione della gente comune, della buona e cara provincia italiana.
Stasera su Rai1 torna in onda Portobello e ad introdurre le storie e la gente che le rappresenta ci sarà Antonella Clerici, che dopo aver dato una svolta alla vita privata ora cambia passo anche per quel che riguarda la vita professionale. La aspetta da stasera una eredità difficile, durissima, inutile girarci intorno. Con Antonella, fra una prova e l’altra abbiamo fatto una chiacchierata su quel che è stato e su quel che sarà. Buona lettura.
Antonella, prima di tutto come stai ?
Sto molto bene. Sono molto emozionata ma anche molto carica. Sono piena di energia, di voglia di fare bene, ma anche molto terrorizzata, tanto che sono alcune notti che non dormo. Sono consapevole del ruolo che mi è stato affidato.
Partiamo dal presente, che strizza l’occhio al passato, come è nato il tuo coinvolgimento a Portobello e perchè hai accettato di rifarlo ?
Perchè Portobello è la madre di tutte le televisioni, dentro c’è tutto il palinsesto della televisione italiana. Mi piace l’idea di rifarlo perchè è un people show ed io amo molto parlare con le gente comune, come tu ben sai conoscendoci da molto tempo. Ci sono delle mie trasmissioni del passato, come il Treno dei desideri che ho amato moltissimo, proprio perchè dentro c’è questo contatto con il pubblico, con la gente comune e anche un po’ inconsapevole di andare in televisione. Parlo della gente che non vuole andare in televisione, ma che si “ritrova” in televisione. Ecco, il contatto con questo tipo di gente mi è sempre molto piaciuto. Quando me l’hanno chiesto ho detto subito di si e voglio ringraziare molto Gaia e Silvia Tortora (le figlie di Enzo Tortora, ndr) per questa opportunità e per la fiducia che mi danno.
Cosa ti ricordi del Portobello di Enzo Tortora, lo guardavi ?
Certo che lo guardavo, mi ricordo sopratutto le immagini in bianco e nero della prima edizione del 1977. Di Portobello mi ricordo il grande Enzo, poi ovviamente il pappagallo, la scenografia con quel grande patchwork che aveva dietro e che noi abbiamo ricreato tecnologicamente, con uno studio molto più sofisticato e al passo con i tempi.
Cosa cambia e cosa resta di quel Portobello ?
Ci sono le rubriche di allora, tutte, che cambieranno ovviamente perchè sono passati molti anni. Se penso per esempio alla rubrica Fiori d’arancio, oggi sono cambiati i modi di approcciarsi ai sentimenti rispetto ad allora. Adesso poi ci sono tante tecnologie per ritrovare le persone. Mi viene da fare però una considerazione, noi pensiamo sempre alle grandi città e non alla provincia italiana e ai piccoli paesi dove ancora Rai1 ha ancora la sua importanza, ecco su questa parte del nostro paese Portobello oggi, come allora, punterà i suoi riflettori. Di nuovo vedrai uno studio più da sabato sera, tecnologico e per certi versi sofisticato, ma molto scaldato dalla presenza delle storie che saranno molto semplici e come dicevo con protagonista gente comune.
Cosa vorresti che percepisse il pubblico dopo aver visto la prima puntata ?
Che ritrovasse un clima famigliare, che si senta di aver passato un bel sabato sera, dove ci si diverte, si piange, si ride, si prova a far par parlare il pappagallo, insomma spero che si possa ritrovare quello spirito della buona gente italiana che era l’architrave del Portobello di Enzo Tortora.
Ti manca la quotidianità della Prova del cuoco e la guardi ?
Mi manca certo la quotidianità, il contatto con il pubblico, mi manca questo mio raccontare tutto di me. Raccontavo di quando stavo male, di quando ero felice, raccontavo della mia bambina, raccontavo delle corna quando le ho avute, insomma raccontavo tutto. Questo un po’ mi manca, ma ora lo riprenderò con Portobello. Certo la guardo la Prova del cuoco essendo anche consulente del programma. Poi per stemperare le polemiche degli ultimi tempi, visto che io le cose le faccio col cuore, voglio ribadire che non ho niente di personale contro Elisa, a cui invece faccio tanti in bocca al lupo e dico che sta facendo molto bene.
Ecco a proposito, se dovessi dare un consiglio ad Elisa Isoardi cosa le consiglieresti ?
Di ascoltare molto di più se stessa, di ragionare con la sua testa, come le dico sempre anche personalmente. Ragionare con la propria testa e sentire la propria pancia ed il proprio cuore può provocare magari degli sbagli, ma alla fine si è sempre vincenti.
Pensi che un giorno potresti tornare alla guida del tuo programma del cuore ?
Credo di no, ma mai dire mai nella vita. Magari fra dieci anni quando sarò vecchia potrebbe essere, ma adesso il mio presente è Portobello, è la mia vita, sono le cose belle, il cambiamento, è ripartire, quindi sinceramente non ci penso a tornare alla Prova del cuoco.
Hai lasciato Roma, cosa ti manca di questa città e cosa ti piace di più della tua vita in Piemonte ?
Di Roma mi mancano le amicizie, le persone con cui ho passato la mia vita per 25 anni, però tanto le sento sempre. Le case, le cose, i beni materiali a me non interessano. Ora vivo in Piemonte, in mezzo ad un bosco, nel verde, in mezzo ai cavalli, ai cani, alle galline, alle uova fresche e sto davvero molto bene, Vivere in questa realtà secondo me aiuta molto anche la concentrazione in questo lavoro.
Ti ritroveremo nel 2019 con Sanremo young e con un altro progetto di cui discuterete più avanti, cosa ti piacerebbe fare in televisione ?
Sul futuro ci stiamo lavorando, ma ora la mia mente è completamente occupata da Portobello. Subito dopo penserò a Sanremo young che diventa davvero un appuntamento importante anche per la Rai ed avremo comunque modo di riparlarne. Quello che farò in primavera inoltrata ancora non lo so.
Una canzone che esprima il tuo stato d’animo attuale
In questo momento l’unica canzone davvero che ho nella testa è la sigla di Portobello (ride e la canticchia, ndr).
Grazie ad Antonella, a cui stasera auguriamo che tutto sia “perfetto” :