È successo in TV – 16 novembre 2003: il caso RaiOt scuote la tv
Oggi nel passato: la breve storia (triste) di un programma satirico interrotto dalla Rai per la pioggia di polemiche.
E’ il 16 novembre 2003, su Rai 3 va in onda la prima puntata di una trasmissione che sarà destinata a diventare un caso Nazionale: RaiOt – Armi di distrazione di massa, trasmissione ideata e condotta da una capostipite della satira in Italia: Sabina Guzzanti. Era un programma non solo satirico, ma anche e soprattutto di denuncia sociale sulla politica e la libertà d’informazione in Italia.
Furono affrontati temi come il conflitto di interessi e i presunti atteggiamenti di fiancheggiamento tra maggioranza e opposizione. Nel primo (e ultimo) appuntamento in cui l’argomento portante è la crisi economica, si raggiungono quasi due milioni di telespettatori e portandosi a casa il 18% di share.
Il programma avrebbe dovuto avere vita per sei puntate ma le beghe erano dietro l’angolo. Per più di qualcuno RaiOt partì con il piede sbagliato, il giorno seguente la messa in onda viene annunciata una querela da parte di Mediaset e di Silvio Berlusconi contro la Guzzanti e della RAI per una presunta diffamazione a causa di alcune affermazioni fatte dalla Guzzanti stessa impersonando Lucia Annunziata. E così, dopo la richiesta di cinque consiglieri Rai di sospendere temporaneamente la trasmissione, lo show viene interrotto (ma senza essere mai ripreso).
Successivamente il contratto tra la RAI e la casa di produzione del programma venne però sciolto, Flavio Cattaneo giustificò la fine dei rapporti parlando di “separazione consensuale” mentre Sabina Guzzanti negò vi fosse un accordo da parte sua. Ufficialmente l’interruzione avvenne a causa dell’impossibilità di trovare un accordo che potesse soddisfare l’esigenza dell’azienda (che si curava le ferite ancora aperte del celebre editto bulgaro) di visionare preventivamente le puntate.
Quelle che sarebbero dovute essere le successive puntate furono in seguito rappresentate in vari teatri e lo spettacolo è diventato un DVD e un libro dal titolo Reperto Raiot trasmesso anche su Comedy Central. Dalla vicenda legata alla soppressione del programma ha preso spunto anche il film documentario Viva Zapatero, nel quale ricostruisce le vicissitudini successive al programma chiuso dalla RAI.
Tra i personaggi impersonati dalla Guzzanti c’erano Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, l’allora presidente Rai Lucia Annunziata e la giornalista Barbara Palombelli.
Alle diverse puntate avrebbero dovuto collaborare numerosi comici, tra i quali Francesco Paolantoni e David Riondino ed essere invitati, in qualità di ospiti, alcuni noti personaggi televisivi come Neri Marcorè e Marco Marzocca e attori come Roberto Herlitzka.