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Agcom, ricavi tv 2013-2017 in crescita

Nel quinquennio 2013-2017 il comparto televisivo ha visto i ricavi delle principali imprese aumentare di oltre 300 milioni di euro

pubblicato 27 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 18:36

Il settore dei media, nel quinquennio 2013-2017, ha registrato risultati in chiaroscuro, con il comparto televisivo che ha visto i ricavi delle principali imprese aumentare di oltre 300 milioni di euro, mentre quelli del settore editoria contrarsi complessivamente di oltre 900 milioni (-17,7%). È quanto viene fotografato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nel focus bilanci 2013–2017 pubblicato oggi. In esso, peraltro, viene anche illustrato l’andamento del settore degli operatori di rete e gestori delle infrastrutture di radiodiffusione, cresciuto nel periodo considerato ad un tasso medio annuo del 5,4% (e del 2,4% nel solo 2017).

Per quanto riguarda il settore tv, l’aumento dei ricavi è riconducibile sia all’aumento degli introiti derivanti dai servizi televisivi a pagamento (+107 milioni dal 2013 al 2017), sia a quello degli introiti pubblicitari (150 milioni circa). Gli indici reddituali mostrano un trend di riduzione fino al 2016 per poi migliorare nel 2017; la redditività lorda (ebitda) rispetto al 2016 passa dal 18,1% al 22,4% nel 2016, mentre quella netta (ebit) passa da un valore negativo del 3,6% a uno positivo del 2,9%. Il risultato d’esercizio per la prima volta dal 2012 è tornato positivo (+114 milioni). Relativamente stabile è il ricorso ai mezzi propri per finanziare l’attività; in media, nel periodo considerato, il patrimonio netto complessivo è stato pari al 32,2% delle passività complessive, ma in crescita nel 2017 (32,5% rispetto al 30,8 del 2016). Infine, l’occupazione a livello di comparto, con circa 21.800 addetti a fine 2017, si riduce di circa 250 unità rispetto al 2016.