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Liberi di scegliere, su Raiuno il film-tv sulla lotta alla ‘ndrangheta partendo dai giovani

Su Raiuno va in onda Liberi di scegliere, film-tv tratto dalla storia del giudice Roberto Di Bella, che decide di allontanare i genitori delle famiglie della ‘ndrangheta dai loro figli, per garantire loro un futuro migliore

pubblicato 22 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 17:41

E’ tratta da una storia vera, di speranza verso un futuro migliore per le nuove generazioni, Liberi di scegliere. Il film-tv, in onda questa sera, 22 gennaio 2019, alle 21:25 su Raiuno, racconta infatti la storia del giudice Roberto Di Bella, che anni fa prese una decisione rivoluzionaria nella lotta contro la criminalità organizzata.

Liberi di scegliere, la trama

Protagonista del film-tv è il giudice Marco Lo Bianco (Alessandro Preziosi), che lavora al Tribunale di Minori di Reggio Calabria. Il suo sogno è quello di riuscire a strappare i giovani alla ‘ndrangheta: giorno dopo giorno ha visto troppi ragazzi rovinarsi la vita a causa delle proprie famiglie.

Proprio la sua esperienza gli fa capire che la ‘ndragheta non si sceglie, ma si eredita. Per questo, quando in Aula arriva Domenico Tripodi (Carmine Buschini), ultimo componente di una cosca e fratello minore di un ragazzo che ha arrestato anni prima, Lo Bianco decide che è ora di dire basta.

Prende così una decisione mai presa prima: come viene fatto con i figli dei tossicodipendenti, il giudice impone l’allontanamento di Domenico e della sorella Teresa (Federica Sabatini) dalla Calabria e dai genitori, stabilendo il decadimento della responsabilità genitoriale sia per il padre latitante Antonio (Francesco Colella), che per la madre Enza (Nicole Grimaudo).

Una decisione che scompiglia le carte in tavola, sia per gli assistenti di Lo Bianco che per le famiglie della ‘ndrangheta, che si trovano di fronte ad una decisione che, di fatto, mette a rischio il futuro delle cosce: senza i figli a prendere in mano il testimone dei padri, infatti, il potere potrebbe passare ad altri.

Tutto sembra andare per il verso giusto, ma Domenico resta coinvolto in un’azione criminale e finisce in carcere: a Lo Bianco il compito di salvare il giovane dallo stesso futuro del padre e renderlo libero di scegliere.

La storia del giudice Di Bella

Come detto, il film-tv prende spunto da una storia realmente accaduta nel 2012, quando il giudice Di Bella, Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, porta avanti un progetto che allontana i giovani dalle famiglie mafiose.

“Fin da piccoli i componenti di queste ‘famiglie’ respirano l’odio, sono addestrati all’uso delle armi, alla brutalità e all’uso della forza anche nei confronti dei familiari più stretti, quando trasgrediscono le regole”, ha spiegato Di Bella.

I provvedimenti presi dal giudice “si prefiggono l’obiettivo di fornire agli sfortunati ragazzi delle ‘ndrine adeguate tutele per una regolare crescita psico-fisica e, nel contempo, la possibilità di sperimentare orizzonti sociali, culturali e psicologici alternativi al contesto di provenienza. Dimostrare che il futuro non è già scritto e che si può essere protagonisti della propria vita è la finalità del progetto, nella consapevolezza che la ‘ndrangheta appare un destino inesorabile a chi nasce e vive in certe realtà familiari”.

La regia e l’attenzione ai personaggi

Liberi di scegliere, prodotto da Rai Fiction con Bibi Film, è stato scritto da Monica Zapelli con Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, giovani sceneggiatori che formatisi al Master Rai di sceneggiatura seriale di fiction, per la regia di Giacomo Campiotti.

Proprio il regista ha spiegato di aver chiesto agli attori lo sforzo di interpretare personaggi che rappresentassero dei modelli definiti:

“Durante le riprese ho aiutato gli attori a vivere la profondità emotiva dei legami di sangue tra questi personaggi, che sono assolutamente contemporanei ma che volevo trasmettessero la forza di archetipi ancestrali: il Padre, la Madre, il Figlio, il Fratello Maggiore, la Sorella…”.

Di Bella, aggiunge Campiotti, ha anche collaborato alla sceneggiatura:

“Il rapporto con il vero giudice è stata una sfida stimolante. Era molto preoccupato che ‘tradissimo’ la storia, anche solo sbagliando qualche dettaglio di scenografia… Un atteggiamento comprensibile per proteggere il suo importante lavoro anche per il futuro”.

Liberi di scegliere, streaming

E’ possibile vedere Liberi di scegliere in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app disponibile per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani sarà possibile vederlo in Guida Tv/Replay.