Il Giorno della Memoria di Che Tempo Che Fa inizia dalla Sea Watch e Castelnuovo di Porto
Fazio apre la puntata collegandosi con i sindaci di Siracusa e di Castelnuovo di Porto.
La Giornata della Memoria 2019 di Che Tempo Che Fa unisce i fili del passato e del presente, con le storie contemporanee della Sea Watch e dei CARA sgombrati e il ricordo delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ai campi di concentramento e sterminio.
Il primo collegamento, infatti, è con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che proprio oggi, domenica 27 gennaio 2019, è salito a bordo della Sea Watch, in rada al largo della città con 47 migranti salvati da un naufragio e in attesa di sapere cosa ne sarà di loro.
“Al di là di ogni valutazione, che non ci compete, vorremo sapere come è la situazione” chiede Fazio al primo cittadino di Siracusa, che non esita a raccontare quanto visto sulla nave che da giorni è oggetto di un rimpallo di richieste, pretese e manovre politiche di varia natura.
“Sulla nave ci sono condizioni che nessun essere umano, a mio avviso, merita. Condizioni molto difficili anche per gli adulti. Molti di loro portano sul corpo i segni delle torture subite in Libia e ora non capiscono perché stanno passando da una prigione a un’altra, costretti a restare sulla nave che li ha recuperati senza poter scendere a terra”.
Subito dopo, breve collegamento video con il sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini, che racconta lo sgombero del CARA del suo Comune e cerca di fare il punto della situazione.
“Non accettiamo il metodo con cui è stato chiuso. Siamo d’accordo che il modello del CARA andasse superato, ma le modalità hanno creato ulteriori emergenze da affrontare senza nessuna concertazione. Da un giorno all’altro si è detto no a tutto, al lavoro di integrazione fatto fino a questo momento, ai progetti, agli sforzi, alla scuola per i bambini, alle 120 persone impiegate che si sono trovate senza lavoro… Ci siamo rimasti male, perché i comuni sono stati come degli usa e getta….”.
Pochi minuti dopo, Fazio accoglie il primo ospite della poltrona bianca, Enrico Letta, già Premier e ora professore alla Sorbona. Immaginiamo che da qualche parte, a Roma, qualcuno starà caricando il suo smartphone…