La Vita Promessa, riassunto terza puntata del 24 settembre 2018

Ultimi indizi per i Soliti Ignoti. Io sono curiosa di sapere cosa farà Carmela oggi. Peccato, la concorrente ha perso col parente misterioso. Peccato.

Riassunto delle puntate precedenti. Quel fazzoletto rosso appartenuto a Carmela che Spanò annusa sempre è peggio di una copertina di Linus. Pubblicità.

Don Vincenzo Spanò riceve una lettera dall’America, ma lui non può ancora lasciare la Sicilia: il barone è morto e lui vuole prima ‘sistemare’ la faccenda dell’eredità con gli eredi.

Gli anni sono passati anche a New York: lo testimonia la nuova foto di famiglia.

Questa volta è Carmela che pensa, così, a buffo, a quel giorno con Spanò.

La vicina di casa accusa Rocco di averle messo le mani sotto la gonna. “Svergognata, componiti!” dice Carmela. Citazioni alte, comunque. Carmela picchia Rocco, ma il problema c’è: come lo facciamo sfogare a questo ragazzo?

Rocco si dispiace di aver fatto arrabbiare la mamma e sembra volersi buttare dal terrazzo. Un tantino eccessivo. La mamma lo salva. E’ arrivato il momento di trovargli moglie. Ma non è facile.

Arriva una lettera a casa di Rosa Canuto, che non abbiamo mai vista, ma capiamo rapidamente che nella vita fa la prostituta. Con i soldi compra le medicine al figlio,

Si era detta disponibile a sposare un uomo in America e riceve una lettera direttamente da Carmela, che le manda la foto di famiglia senza specificare di quale figlio si tratti. Rosa è contentissima: finalmente può cambiare vita. Carmela è sorpresa che sappia anche leggere e scrivere.

23 anni, nubile, con un figlio di 4 anni: non è che Carmela può andare troppo per il sottile. Niente foto.

Carmela dice sì: il matrimonio per procura si può fare.

Alfredo è ormai grande: va da Ferri per entrare nel business degli immobili. Compra case all’asta.

Ferri chiede sempre di Carmela: ma in tutti questi anni nisba? Ma come? Rimane vedova e niente niente?

Tutti a pranzo da Carmela per annunciare che Rocco si sposa.

Michele, operaio in fonderia, e Alfredo, imprenditore immobiliare, litigano per la politica. Ma a casa da’ mamà non si litiga per politica e affari.

Matrimonio per procura: ciascuno dei due si presenta davanti a un prete con un ‘simulacro’ del coniuge e si sposano. Rosa vestita di bianco all’altare con il figlio è la cosa meno credibile degli ultimi 30 anni di fiction italiana.

La moglie di Rocco sta per arrivare: Antonio voleva risparmiarsi la visita al Porto e invece… del resto sennò il triangolo come lo costruiamo?

Carmela non pensava che Rosa fosse così bella. Per lei non è una cosa buona, ovviamente,

Anche per Michele è troppo bella…

Rosa non ci mette molto a capire che le hanno fatto la sòla. E la famiglia è un pizzico in imbarazzo. Sicuro lo è Michele.

La vicina di casa, quel fiore di Angela, importuna Rocco anche nel giorno del suo matrimonio. “Ma qua’ matrimonio maaaa’”. Tutti lo sanno che è una truffa.

Ma mo’ davvero Rosa pensava di fare un matrimonio d’amore?

Anche il Boss Matrangolo si presenta al matrimonio, col suo solito carico di vino. Carmela li caccia fuori. Hanno pur sempre ucciso il poliziotto marito di Concetta: Carmela ne è convinta.

Antonio chiede scusa al Boss: è pur sempre il suo datore di lavoro.

E all’improvviso arriva Alfio. E’ da due anni in America, ma solo ora è riuscito a trovare i Carrizzo, diventati Rizzo.

Per Maria non è un bel momento… Ormai ha una famiglia, ma lui lo sapeva che era sposata.

Troppo drammatica questa cosa di Rosa disperata per il suo matrimonio e per aver sposato un ritardato.

Neanche il tempo della prima notte che Rosa e il bambino scompaiono. Carmela chiede aiuto a Michele: pensa che possa essere nella Chiesa accanto a casa. Carmela capisce di aver sbagliato, però, a imbrogliare quella ragazza. Pubblicità.

Michele cerca Rosa e la trova proprio in Chiesa, nascosta dietro l’altare. Michele le chiede di non giudicarli male, però… anche se lei è arrabbiata per le bugie che le hanno detto.

Michele le spiega cosa è successo e perché Rocco è diventato così: Tognazzi ci fa rivedere il flashback.

Rosa la capisce a Carmela, ma pensava di averne già vissute tante. “Qui le donne sono libere, non voglio i tuoi soldi, voglio lavorare” dice a Michele che le propone di tornare in Italia.

Rosa torna a casa: faccia a faccia con Carmela. “Resto, ma come mi pare a me. Resto se posso lavorare e andare a scuola”. Si può fare, ma con il rispetto che deve al marito e a tutta la famiglia. Ognuna in fondo lotta per i propri figli. E Carmela le insegna a stirare per farla lavorare.

Carmela le insegna a stirare per farla lavorare: deve stirare 5 camicie l’ora. Una dimensione per Rocco la trovano: al piccolo Pietro piace stare con lui.

Toh, il fazzoletto rosso. Spanò parte per l’America.

Ancora non si è capito se hanno consumato o no?

Carmela la porta a lavorare nella lavanderia del cinese.

Maria e Alfio si vedono di nascosto: lei gli chiede conto del perché non è andata a prenderla a Napoli. Gli rinfaccia di non averla fermata il giorno del suo matrimonio e lui si ritrova a spiegarle che non si è fatto vedere per salvarla dagli uomini di Spanò. Lei non lo ha mai dimenticato ma è tardi, gli chiede di restare amici; lui la vuole amare. Lei gli propone di lavorare per Mosé, pur di averlo vicino.

Carmela cerca Mr. Ferri. Fa finta di incontrarlo per caso: lei ha lasciato il suo posto alla nuora, ma lei continua a lavare e a stirare le camicie di Mr. Ferri, che la invita di nuovo al Waldorf, lì dove si sarebbero dovuti vedere la sera in cui uccisero il marito. Lei il vestito che le regalò l’ha conservato in armadio…

“Vi voglio così bene Carmela…. sono io che sono in ritardo, su tutto”. E jamm’ belli ja’. Sono oltre 6 anni che vi conoscete.

Michele non si fa vedere a casa da oltre un mese, Rosa lo incontra per caso. Lei le spiega che sta facendo anche le scuole serali d’inglese.

Questi si sono visti due volte nella vita e già si amano…

Maria ci mette un nanosecondo a decidersi di dire a Mosè che ama Alfio. Ma manca poco che Carmela li sgami sul divano del banco dei pegni.

Eh, ma li scopre comunque insieme, soli, nel banco. Capisce subito tutto anche se lei era andata a parlare di Rosa, che non gliela conta giusta.

“Mi lasciasti a morire a Napoli. Che madre sei stata tu?” dice Maria, rinfacciandole ancora di averla lasciata lì. “Io non avevo scelta” continua a ripetere come un mantra Carmela. Maria, invece, la sua felicità la vuole vivere fino in fondo: la famiglia non la fermerà

Carmela va da Ferri per chiedergli l’ennesima grazia, ovvero trovare un altro lavoro ad Alfio per salvare il matrimonio di Maria. ALLORA, LA PRIMA PUNTATA POTEVA ANCHE ANDARE, MA QUESTE ALTRE DUE SONO IL NULLA, DIRETTAMENTE DAGLI ANNI ’90. Ancora la tipa che entra con quel fintissimo accento americano da caratteristi di bassa lega ed evita il bacio tra Ferri e Carmela. E gli anni passano.

L’inconsistenza di questa puntata è esponenziale: l’unica cosa degna di nota è Alfio che dice che senza lavoro viene rispedito in Italia perché gli Americani sono inflessibili.

Michele va al sindacato dove Rosa fa lezione di inglese.

Festa di Natale alla Mescita Italiana. Ci sono solo gli uomini di casa Rizzo. “Alla festa di quella svergognata non ci vengo” dice Carmela.

Indovinate cosa si balla alla festa? Bravi!
Amapola.
L’unico disco in vendita negli USA per almeno un ventennio.

Rosa si sente male. Michele è preoccupato. Sarà incinta?

Carmela aspetta Rosa in piedi. “Ti sei divertita? E Michele c’era? Solo per sapere… lo vedo poco ‘o figghiu meu”.

Rocco vuole dimostrare di essere un uomo. In fondo si è sposato per quello. Viene rifiutato da Rosa e lui inizia a piangere: “Cattivo sono. Non sono come gli altri…”.

Rosa cede e capisce che Michele è irraggiungibile. Questo marito ha e questo marito soddisfa.

E poi piange…

E così, un giorno, mentre cammini per Little Italy chi ti ritrovi?

E a chi ripensi? E si capisce ora che non ci fu violenza, ma passione.

A Donna Carmela le prende un colpo.