Piazzapulita, l’approfondimento difficile e unico di Formigli

La Gruber si scusa per il ritardo con Formigli. Alle 21.19 Piazzapulita non è ancora iniziato.

Piazzapulita inizia ora!

Il programma si apre con una tanica arancione sul tavolo. Una voce fuori campo legge alcune frasi pronunciate da Salvini e alcuni strumenti della Lega.

Formigli lancia il suo reportage nel Somaliland.

Formigli: “Mi colpisce il silenzio di questi bambini sfiniti dalla fame. Vuoti di energia. In braccio alle loro mamme, magrissime anche loro”.

Formigli replica a chi dice ‘aiutiamoli a casa loro’: “Io in Africa non li ho visti gli aiuti nostri”.

Si torna in studio. Padellaro: “Abbiamo visto immagini difficili”.

Applausi dello studio per Borghi, secondo cui l’ipocrisia è aver illuso persone che il metodo migliore per salvarsi da carestie e guerre fosse venire in Europa attraverso viaggi pericolosi.

Jebreal interviene subito dopo Borghi: “Ha detto 2-3 cose che non hanno senso, con dati falsi”.

Continua il talk, Borghi contro tutti: “Nei vostri attici i problemi dell’immigrazione che percepisce la gente forse non si vedono”.

Borghi si sente ‘sbranato’ dagli altri ospiti. Applausi dello studio.

Asselborn in collegamento. Viene mostrato il recente diverbio con Salvini.

Asselborn spiega: “Avevo io la parola in quel momento alla tavola rotonda per l’Africa con Salvini. Ho detto tranquillamente due cose: nell’UE bisogna rispettare convenzioni internazionali e sviluppare migrazione legale”.

Un’Europa più umanista e più solidale, questo l’appello di Asselborn.

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Si rientra in studio con il confronto sui numeri (focus sul declino demografico) tra Fubini e Borghi.

Da 20 minuti Fubini e Borghi si rimbalzano numeri. Fubini: “Mi sono perso”. Borghi: “Lo so, abbiamo perso un miliardo di spettatori”.

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Si rientra con la rubrica Tutte le promesse.

Poi di nuovo al tavolo per il confronto Fubini-Borghi.

Formigli: “Il secondo round lo fate un’altra volta”. E lancia un servizio sull’avanzata dell’estrema destra in Germania.

Formigli: “C’è una grande assenza, quella dell’opposizione”. E lancia Stefano Massini.

Massini racconta l’inventore della penna a sfera.

L’intervista di Formigli a Minniti. Il conduttore gli chiede se pensa, con la sua azione da ministro dell’Interno, di aver preparato la strada per la vittoria elettorale di Salvini.

Padellaro incalza Minniti.

Minniti rivendica i risultati del governo Gentiloni: “Abbiamo governato i flussi migratori, abbiamo ridotto gli sbarchi, abbiamo fatto il primo corridoio umanitario tra la Libia e Roma”.

In un servizio l’intervista, o tentativo di intervista, a Romano Prodi. Per il Pd “serve una preghiera”. Poi focus sul ritorno di Renzi.

Sondaggi: tutti i partiti in calo tranne la Lega, che avrebbe quasi raddoppiato la percentuale di voti.

Minniti commenta il sondaggio: “Il dato principale è la perdita del 4% da parte del M5S. È ostaggio della Lega”.

Minniti ribadisce il no alla sua candidatura a segretario del Pd.

Formigli lancia il reportage in onda dopo la pubblicità: “Siamo stati gli unici a seguire quelli della Diciotti fino alla destinazione finale”.

In studio il fondatore di Proactiva Open Arms Oscar Camps.

Nel reportage della Farrocco la storia di Semere e Merhuit, un ragazzo e una ragazza che erano a bordo della Diciotti.

Formigli chiude la serata dedicando la puntata ai tanti bambini incontrati mentre realizzava il reportage in Africa.

In chiusura Formigli dà spazio all’iniziativa solidale di Soleterre.