Mara Venier e la Domenica In ‘col cuore’: “Non è che può dirlo solo la d’Urso, sennò è l’asilo Mariuccia..”
La Domenica In della riscossa, analizzata attraverso le interviste della Venier che, in studio, risponde sul competitor, torna a parlare dell’umiliazione subita 4 anni fa e della ricreazione a Mediaset.
La Domenica In di Mara Venier è al centro della sezione ‘intrattenimento’ della prima puntata di Tv Talk 2018-19 e la protagonista non si ritrae di fronte a commenti e domande. Tema caldo la ‘rivalità’ tra Mara e la competitor diretta, rivalità che ha propaggini – dal mio punto di vista anche piuttosto spiacevoli – sui social con l’immancabile commento sui dati di ascolto.
“Io sono una persona educata e perbene, se il competitor vince anche di uno 0, mi sembra giusto dirlo e complimentarmi. Non c’è una guerra da parte mia. Da parte mia no. Io mi limito a ringraziare il pubblico che ha seguito Domenica In e metto i dati che mi vengono dati. Poi c’è qualcun altro che dice che quei dati non sono ‘veri’… MA CHE ME FREGA A ME! A me bastano quelli che ho. Io credo di fare un bel programma, ho avuto attestati di gradimento da parte del pubblico e della critica. Io vado avanti a fare il mio programma, io non sono contro nessuno. Io faccio il programma per il pubblico e cerco di farlo bene”.
Ma quel riferimento alla domenica ‘col cuore‘: una frecciatina alla concorrenza?
“Giuro, non era polemica quella ‘col cuore’. Non è che adesso non si può più usare la parola ‘cuore’ perché c’è la d’Urso che dice ‘col cuore’, eh… sennò diventa l’asilo Mariuccia”
dice Mara che ci tiene a spiegare da dove sia venuta fuori quella sua uscita.
“Avevo appena finito di intervistare Loretta Goggi, una delle più belle interviste che abbia mai fatto Ci conosciamo, ci vogliamo bene… so tante cose e c’era un feeling particolare tra noi due, un’emozione palpabile e molto di più che non posso dire ma che ci dicevamo con gli occhi. Eravamo commosse tutte e due: alla fine dell’intervista ho detto di esser contenta di fare questo programma perché quello che era venuto fuori erano i sentimenti quelli veri, ma non era rivolto verso nessuno, credetemi”.
E le interviste sono il cuore di questa sua Domenica In, che non è una ‘passeggiata’ di salute.
“Sono molto stanca. Non ero più abituata a questi ritmi. Con Domenica In lavoro dalla mattina alla sera… insomma è un bell’impegno. E poi sono molto autrice in questa stagione. L’avevo detto anche in conferenza: se va male è colpa mia, se va bene è merito di tutti”.
Il suo metodo è ‘semplice’, diciamo.
“Io non ho mai nulla di scritto in trasmissione, è il mio metodo. Non perché sia particolare, ma perché io non so leggere: e così alla mattina memorizzo quello che mi interessa, tra vecchie interviste e note biografiche che ho letto in settimana, prendo tre spunti in tutto e poi vado. Ascolto molto, questo è vero. Sarà anche questo il motivo della naturalezza delle interviste”
Gli imprevisti?
“Quando mi arrabbio mi arrabbio davvero: nel bene o nel male io non faccio mai nulla strumentalmente (questo il senso, ndr). Lì per lì cerco di buttarla sul ridere, perché sono io a essere imbarazzata per prima. Però va detto che il nostro è uno studio molto particolare, molto piccolo e lo condividiamo con la Balivo, per cui per provare dobbiamo smontare pezzi…Abbiamo delle grandi difficoltà, per cui gli incidenti ci sono ma cerco di buttarla sul ridere… che devo fa’ “.
Non tutto va come deve, neanche nella struttura, però. E’ il caso del Cruciverbone, riportato in scaletta come omaggio a Boncompagni e tolto alla terza e non solo per l’incidente occorso nel trasporto, quando l’hanno investita col tabellone rompendole tre dita (come ha rivelato a Tv Talk).
“Il Cruciverbone non ha funzionato”
ammette candidamente la Venier al prof. Simonelli che la invita ad alleggerire la domenica, togliendo politici e argomenti seri e aggiungendo qualche gioco.
“Me lo dice anche Arbore. va rivisto, dovremo inventarci qualcosa…”.
Si accettano suggerimenti.
“Quattro anni a Mediaset sono stati una ricreazione”
“La pausa a Mediaset è stata una ricreazione. Mi sono molto divertita sia a L’Isola dei Famosi che a Tù Sì Que Vales, dove mi sono anche arrabbiata, e anche lì era tutto vero, quando Mammucari era troppo indelicato. Quei quattro anni di Mediaset mi sono piaciuti, mi sono divertita tanto e senza tanta fatica. Mi mancano anche i miei compagni”.
Non ha ancora visto la nuova edizione con Iva Zanicchi, ma pensa che la Zanicchi ci stia bene perché piena di temperamento, una vera, verace “ottima per prendere il mio posto”.
Il pensiero del pre-pensionamento Rai di qualche anno fa torna e viene ripetuto sempre con malcelata soddisfazione:
“Non è una ferita. Io ho sempre detto che ogni direttore ha il diritto sacrosanto di scegliere i propri conduttori, ma io mi sono sentita umiliata per il modo in cui sono stata messa alla porta, MI hanno detto ‘Ci sentiamo la prossima settimana e parliamo del futuro’ e non li ho mai più sentiti. Poi quando ho sentito che volevano rinnovare, che ero da rottamare, che mi davano della vecchia… beh, lì mi sono girati anche un po’ i coglioni, ecco”.
“La prima serata non fa per me”
E mentre valuta un progetto fictional propostole da Claudia Mori, la Venir è ferma sui suoi desiderata tv: non vuole una prima serata.
“No, non sono da prima serata, sono da intrattenimento pomeridiano, proprio da intrattenimento nazional-popolare del pomeriggio”
rivendica orgogliosamente Mara. Neanche se la chiamasse Baglioni per il suo Sanremo 2019?