Home Netflix Netflix 137 milioni di abbonati e tanti dubbi sul futuro: senza Friends si sopravvive?

Netflix 137 milioni di abbonati e tanti dubbi sul futuro: senza Friends si sopravvive?

Gli abbonati a Netflix aumentano costantemente ma sarà sempre così o l’avvento delle altre piattaforme di streaming rischia di metterla in pericolo?

pubblicato 17 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 07:00

Netflix sta vivendo un periodo di grande crescita. Gli ultimi dati, come riporta il sito americano deadline, riportano altri 7 milioni di abbonati aggiunti nel terzo quadrimestre del 2018. Di questi 7 milioni poco più di 1 milione sono americani e gli altri arrivano da tutto il mondo.

137 milioni di persone sono abbonate a Netflix in tutto il mondo, senza contare poi tutte le password scambiate, gli account condivisi, le visioni collettive: Netflix è la casa dell’intrattenimento globale, tra film e serie tv se cerchi qualcosa è facile trovarlo su Netflix. Come dimostra la recente campagna lanciata in Italia “Basta Netflix”, l’obiettivo della piattaforma è fare in modo che quando si cerca un film o una serie tv da vedere, l’utente globale decida di accedere a Netflix da qualsiasi supporto preferisca e vagare tra i propri contenuti fino a trovare il proprio preferito.

Ma sarà per sempre così?

Il biennio 2019-2020 sarà probabilmente importante per definire il futuro della piattaforma e in generale della fruizione dell’intrattenimento casalingo e personale. Il prossimo biennio sarà infatti segnato da un incremento esponenziale dei servizi di streaming: Facebook Watch e YouTube Premium vedranno l’arrivo di nuove produzione, Apple si lancerà nella produzione originale, ma soprattutto sono attesi i servizi di streaming di WarnerMedia e Disney.

WarnerMedia, dopo la fusione di Time Warner con AT&T, è infatti decisa ad aumentare la propria presenza e i propri investimenti e ha annunciato l’arrivo di una piattaforma di streaming globale che vedrà la presenza di sue produzioni tra cui quelle HBO, ma senza del tutto eliminare il processo di vendita e distribuzione internazionale.

Nessuno è un mago o un indovino, quindi prevedere oggi quale sarà l’impatto di questo incremento nelle dinamiche internazionali è complicato se non impossibile. Soprattutto perchè non ci sono dei piani già annunciati e ben definiti relativi a questa espansione internazionale.

L’impatto più rilevante sicuramente si sentirà negli Stati Uniti dove la guerra tra i vari Netflix, Disney, Amazon, Apple è molto accesa. La nascita di nuovi servizi di streaming porterà alla perdita da parte delle piattaforme già esistenti di contenuti legati in qualche modo a queste piattaforme. WarnerMedia, Disney hanno tutta l’intenzione di riprendersi prodotti come Friends, la saga di Star Wars, i cartoon Disney e i film Marvel, per spostarli da Netflix alle proprie piattaforme.

Non è un caso che Netflix nelle ultime settimane stia annunciando costantemente nuovi progetti. Nello specifico gli sforzi si stanno concentrando sul tentativo di individuare nuove saghe capaci di catturare lo spettatore e non farlo andar via. E per farlo si punta ai più giovani. Ecco quindi il crescente numero di serie tv teen drama e Young Adult pensate per una fascia di pubblico tra i 14 e i 25 anni, ma che di conseguenza possono piacere anche ai più grandi. Parallelamente è il fantasy l’altro grande filone narrativo su cui si stanno concentrando un po’ tutti gli operatori.

Il proliferare di piattaforme comporta anche una diminuzione delle star disponibili e proprio per questo Netflix e il suo CEO Reed Hastings hanno voluto sottolineare come siano capaci di creare in casa le proprie star da Mille Bobby Brown a Noah Centineo. Certo poi anche Netflix ha bisogno di star e continuerà a conquistarle e attirarle, nonostante la concorrenza di questi nuovi operatori che per dovranno necessariamente puntare su nomi e contenuti per trovare abbonati.

Il problema grosso che Netflix dovrà affrontare è il rischio di ritrovarsi con una piattaforma di soli contenuti originali, senza seconde o terze visioni per gli Stati Uniti e senza poter distribuire nel resto del mondo produzioni in prima tv di altri operatori, come oggi spesso accade.

Disney potrebbe portare nel mondo una piattaforma con le produzioni Fox e Disney dal cinema alla tv, con prodotti che vanno da Agents of SHIELD ai film Marvel, da X-Men a I Simpson e Modern Family. WarnerMedia potrebbe togliere Friends dalla piattaforma e inserirlo sulla propria, portandosi dietro il gran numero di fan che ancora oggi continua a cercare la serie come mostra un’analisi di Parrot Analytics relativa agli Stati Uniti che mette la serie tv dietro Brooklyn Nine-Nine e The Big Bang Theory per ricerche online.

Peter Csathy di CreaTV Media ha spiegato a deadline che i bambini e le famiglie usano molto Netflix e soprattutto i più piccoli guardano e ri-guardano frequentemente le proprie saghe preferite, come prodotti Disney, Marvel, DC Comics. Il rischio è che persi questi prodotti queste famiglie si spostino sulla piattaforma che li offrirà.

Ted Sarandos di Netflix, in tutta risposta, da un lato pone l’attenzione sulle saghe che anche loro stanno sviluppando, dall’altro guarda a un’altra tipologia di accordi, con i canali pubblici locali come BBC con cui realizzeranno Dracula, per esempio.

Il biennio 2019-20 sarà quindi probabilmente decisivo per ridefinire lo scenario della distribuzione internazionale di film e serie tv. Il consumatore rischia di ritrovarsi perso tra tanti servizi, tante proposte, con la difficoltà di scegliere a cosa abbonarsi e per quanto tempo, cercando di inseguire quella che sarà la moda del momento. Oggi è Netflix, domani chissà.

Netflix