E’ il volto del mezzogiorno ‘green’ di Rai 1 la domenica mattina con Linea Verde. Federico Quaranta, volto da bravo ragazzo della porta accanto è contento per l’andamento della trasmissione condotta insieme a Daniela Ferolla e la sua contentezza traspare dall’intervista rilasciata su Spy in cui traccia i risultati di un fortunato percorso: “Linea Verde è una bomba, piace a tutti e mette davanti alla tv tutta la famiglia“.
Una carriera iniziata dalla radio (Decanter su Rai Radio 2, ndr) e passata anche alla tv fra programmi naturalistici e culinari come La prova del cuoco, dove è arrivata la consacrazione come conduttore (spesso in sostituzione di Antonella Clerici) dopo diverse esperienze sul campo. Le cose sono cambiate, ora non c’è più la sua presenza nella trasmissione ora condotta da Elisa Isoardi ma Quaranta non si abbatte, anzi:
Solo per farvi un esempio: La prova del cuoco ogni giorno ottiene il 12% di share, mentre noi allo stesso orario, di domenica, la superiamo di undici punti. Ma non perché il programma di Elisa Isoardi vada male, è che va molto bene Linea Verde.
Sarà contenta la Isoardi del paragone?
Agricoltura e natura non sono solamente due argomenti, sono anche passioni. Nell’intervista Federico Quaranta le racconta citando la sua infanzia, una dedizione nata grazie a suo nonno, contadino nelle vene: “Lo aiutavo svolgendo i lavori più umili. Ho spalato il letame per anni!” una tradizione che – dice – non deve essere ‘il posto degli ultimi’ sul piccolo schermo:
L’agricoltura viene spesso raccontata come un lavoro svolto dagli sfigati in posti dimenticati da Dio, così non è! L’agricoltura rende liberi e noi a Linea Verde lo dimostriamo.
La trasmissione storica di Rai 1 quest’anno si è rinfrescata con una struttura che è stata man mano cambiata con l’arrivo di Federico Quaranta nel gruppo di lavoro
Prima Linea Verde era un programma pseudo-giornalistico, il conduttore andava a scoprire i problemi dei territori e a me non piaceva quella formula, io preferisco parlare della bellezza della natura e della ricchezza agricola, un vero patrimonio.
Una mossa che a qualcuno non è piaciuta, per questo il conduttore è stato al centro di un’onda di critiche sui social:
Qualcuno si è divertito ad insultarmi, a darmi dell’incapace, presuntuoso e del raccomandato, ma non conoscono la mia storia!
A proposito di polemiche, fra quelle che (indirettamente) lo coinvolgono riguarda l’estromissione di Patrizio Roversi dal cast di Linea Verde dopo 5 edizioni. Quaranta a proposito della spinosa questione si leva qualche sassolino dalla scarpa:
E’ un bravo professionista, ma anche lui, come me, non è nato a Linea Verde. Quando ci è arrivato ha preso a sua volta il posto di qualcun altro. Mi ha dato fastidio una sua dichiarazione, lui disse ‘chissà se riusciranno a ottenere gli stessi risultati delle mie edizioni’: beh, le stiamo abbondantemente superando. Patrizio ha fatto bene il suo lavoro per cinque anni, ma io quando ho condotto le due edizioni estive ho fatto di meglio, con risultati più alti e il programma l’hanno affidato a me.
Conclude: “E’ una questione di meritocrazia. Sa quante volte succede in televisione? Io credo di esser stato bravo a La prova del cuoco, eppure non mi hanno confermato: succede!” decisione che, afferma, non lo ha fatto rimanere male:
Il gruppo di lavoro ha avuto il coraggio di cambiare tutto e stravolgere un programma storico, come ho fatto io. Magari tra un po’ i risultati diventeranno buoni anche per loro. Tanti criticano la Isoardi ma io non sono d’accordo: Antonella è insuperabile, eppure anche Elisa è brava, bella e solare. Diamogli tempo però!
Tempo fa qualcuno azzardò il passaggio di conduzione del programma culinario di Rai 1 su di lui parlando di ‘sostituto designato’:
E’ chiaro che mi sarebbe piaciuto, quel programma cambia le sorti di un professionista. La stessa Antonella avrebbe gradito. Ma io sono molto felice a Linea Verde
Felice sì, però il 51enne non si vuole fermare ma puntare ancora più in alto: “Mi piacerebbe condurre un quiz come Reazione a Catena” e chissà che il sogno non si avveri prima o poi.