A La Repubblica delle Donne Alessandra Cantini mostra a sorpresa il lato b, dopo aver ribadito per tutto il tempo di non indossare la biancheria intima.
Il blocco è interamente incentrato sul tema della provocazione, con Piero Chiambretti come sempre chiamato ad interpretare con abilità e ironia il ruolo del finto censore spiazzato dagli eventi. Difficile dunque non prevedere le conseguenze dell’ospitata della Cantini, attrice con un passato in politica (candidata nel 2015 al consiglio regionale della Toscana tra le fila di Forza Italia) che da mesi porta avanti la campagna anti-femminista in opposizione al movimento Me Too.
E così, tra qualche citazione estratta dal suo libro “Sacro Maschio” e battibecchi in studio con Alda D’Eusanio e Francesca Barra, ecco l’invito provocatorio di Iva Zanicchi: “Non indossi le mutande? Se sei davvero una donna coraggiosa, voglio vedere”.
La Cantini non se lo fa ripetere due volte e si volta alzando a più riprese il vestito. Inutile la copertura fisica di Chiambretti, spiazzato dal fuori programma: “Mi fanno chiudere, è una scena orribile, mi dissocio da Iva Zanicchi”.
Il programma di Retequattro viene registrato con largo anticipo e presenta ripetuti ed evidenti tagli in fase di montaggio. Aspetto tutt’altro che secondario, che lascia supporre l’avallo di autori e conduttore per la messa in onda dell’episodio.