#CapodannoFenice 2019, l’irrituale discorso del maestro Chung e la classe di Mamma Rai
Il Concerto di Capodanno da La Fenice di Venezia baluardo di eleganza tv.
“Questo Concerto di Capodanno si è pregiato della presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati…”
“Si è pregiato…”: la chiusura del Concerto di Capodanno 2019 riconcilia con il mondo. Tra l’uso di un italiano che oggi diremmo ‘aulico’, vista la colloquialità cui è costretto quotidianamente dalla ricerca del consenso a ogni costo (anche dell’impoverimento culturale), e uno speaker che ricorda cosa sia cullare la propria lingua – cui si è aggiunto il discorso del maestro Myung-Whun Chung che ha ricordato a tutti la necessità di curarsi dei bambini del mondo -, l’appuntamento con La Fenice di Venezia quest’anno ha assunto un pregio estetico e mediatico più significativo del solito. Si sa, il contesto ha sempre il suo peso sul messaggio…
Partiamo dalla forma. I testi eleganti, affidati come sempre a Leonardo Mello, con quel tocco di solennità resa sorridente dalla voce di uno dei doppiatori più rinomati, Roberto Chevalier, riconciliano con il mondo e ti fanno sentire per un paio d’ore davvero disconnessa dal quel berciare da social che in queste ore si riempie di ipocrisie da cenoni e che per il resto dell’anno si crogiola nell’appiattimento del pensiero. Due ore di viaggio nel tempo, non solo per il programma musicale che fa risuonare Beethoven e i classici operistici di Verdi e Puccini, ma soprattutto per quella pacatezza e quell’eleganza nei toni che si ritrova ormai solo nelle dirette dei vaticanisti Rai (che il Signore li abbia sempre in gloria).
Un Capodanno di gran classe, dunque, quello andato in scena su Rai 1 grazie, a mio modestissimo avviso, al Messaggio di Fine Anno del Presidente Mattarella (un capolavoro di eleganza retorica, pieno di riferimenti evidenti a tutte le mancanze e le arroganze di Governo e Maggioranza, con un attacco indimenticabile su quei social che si riempiono di azioni quotidiane, ma che non offuscano il valore della tradizione, sostanza e non solo forma tutto indirizzato al Ministro degli Interni) e al Concerto di Capodanno da La Fenice di Venezia, che ha ritrovato sul podio Myung-Whun Chung. Come da sua, ormai consolidata, tradizione il Maestro coreano ha preso la parola per un discorso, che è sembrato una perfetta prosecuzione del discorso del Presidente. Un discorso irrituale per lunghezza e contenuti, partito con una precisazione sul programma disegnato dal sovrintendente Fortunato Ortombina (“Ha deciso tutto lui, io dirigo soltanto” ha scherzato Chung in un ottimo italiano), tutto dedicato all’Amore, come ha spiegato il maestro. Un amore che trova una sua direzione chiara nell’attività dell’Unicef, di cui Chung è Godwill Ambassador e che ha visto il maestro ricordare l’importanza della solidarietà e dell’apertura all’altro. Passaggio questo sottolineato anche dal racconto del concerto al termine del Va’ Pensiero (e lo rivediamo in basso). Il tutto nella cornice sfavillante di quello che Chung ama definire “il teatro più bello del mondo” nella “città più bella del mondo”.
Rivediamo, dunque, il suo discorso, offerto in apertura, ma soprattutto cogliamo l’occasione per ringraziare chi ancora, e non solo in Rai, si fa difensore e baluardo di eleganza, rigore, ricercatezza (anche) in tv. E vi invitiamo a (ri)vedere su RaiPlay il Concerto di Capodanno 2019 andato in onda su Rai 1 il 1° gennaio, in attesa di vederne la versione integrale, trasmessa il 7 gennaio in prima serata su Rai 5.
PS. Giusto per precisare, il veglione di Capodanno di Rai 1 non è incluso nel pacchetto ‘gran classe’: qui si parla di altro, come sarà evidente ai più. Buon Anno a tutti!