MasterChef All Stars Italia, la terza puntata elegge i semifinalisti

Pronti al penultimo appuntamento con il torneo All Stars di MasterChef? E soprattutto al ritorno di Rachida?

Riassunto puntata precedente.

“Il più esigente dei professionisti, il più temuto dai cuochi, il professionista della pasticceria”: Barbieri introduce così Massari. “L’incubo si materializza… mo’ so cazzi!”: Ivan è chiarissimo.

“Non accetterò imprecisioni e non farò sconti a nessuno”: qui siamo alla creme della creme, no?

Tutti si aspettavano il dolce, ma SURPRISE devono fare i casoncelli alla bresciana, il suo piatto del Natale.

Ma i giudici aggiungono un ingrediente IMPOSSIBILE, portato da un ex altrettanto impossibile. Si sorteggia.

Alida pesca il cacao amaro con Letizia Fidotti; Ivan l’uva di Franciacorta con Lucia Giorgi, la sindacalista; Danny il coriandolo e si becca Rachida (!); Michele curry da Italo; Rubina la cozza pelosa (ussignur) con Mariangela Gigante; Maradona le spugnole, con l’amante dei funghi Chiara Zanotti; Simone lo sciroppo di glucosio (e ride per non piangere) con Federico che cucinava a terra (uddio e che mi ha ricordato!).

E ora arrivano le VERE SORPRESE, ex concorrenti ancora più impossibili degli ingredienti, dice Cannavacciuolo. Eccoli! I filmati di recupero aiutano a ricontestualizzare persone, volti e nomi. E anche a rivedere un Cracco scapigliato d’antan.

Rachida è desiderata come il 2 di picche, ma anche Simone ha la sua fatica da fare con Federico. I concorrenti hanno 45′ per fare i casoncelli alla bresciana con l’ingrediente incredibile, ma dopo 15 minuti devono passare la palla agli IMPOSSIBILI, per poi riprenderla nell’ultimo quarto d’ora.

I giudici si divertono come pazzi. Simone su Federico: “Un gatto attaccato ai maroni!”. Muoro!

Danny non si aspettava una Rachida così dolce e brava; Letizia invece ha subito parole dolci per la dittatoriale Alida. “E’ una stronza!”.

Si assaggiano i tre migliori: il primo piatto è quello di Danny e Rachida. E Rachida piange, Mamma mia e che lagna. Perfetto il piatto per Barbieri, complimenti anche da Massari.

I secondi sono Michele e Italo, col curry e tanto casino in cucina. Interessante per Cannavacciuolo.

E si chiude con Simone e Federico. Che risultano i migliori. Simone ha così un vantaggio nell’Invention Test. E’ stato premiato anche per come ha gestito Radio Federico No Stop.

“Considerato i vostri caratteri impossibili è sempre meglio prendervi a piccole dosi” dice Barbieri. E così arriva anche la risposta alle polemiche di Rashida.

Invention Test a base di 7 erbe aromatiche forti e invasive.Tra loro anche incenso e assenzio. Simone può scegliere per sé e per gli altri. Per sé sceglie l’unica che conosce: la lavanda.

I concorrenti trovano le piantine in dispensa: assenzio per Danny (che stronzo, dice), Incenso per Rubina, Elicriso per Alida e sono i principali attacchi di Simone, che così ha fatto pagare l’uscita dell’amico Alberto dopo l’Esterna della scorsa settimana. Poi cedrina per Ivan, erba ostrica per Maradona, Michele…

L’assaggio parte dagli gnocchetti alla lavanda di Simone. Complimenti da Barbieri e Massari: lodi, lodi. Piatto elegante per Iginio. Una vittoria, praticamente.

Danny e il suo assenzio. Ben eseguito, ma l’assenzio non si sente per Cannavacciuolo.

Incenso per Rubina che lo ha usato in un sale e in olio aromatizzato.Piatto debole per Barbieri.

Michele aveva il dragoncello, niente di complicato da usare. Per Barbieri è un piatto ‘ni’.

Maradona ha usato la quaglia con l’erba ostrica. Una pianta emozionante per Maradona, che ha ricordato quando il papà gli portò quella pianta. Ma non si sente quell’emozione nel piatto.

Ivan ha distrutto uno scorfano, bruciandolo. E lo porta all’assaggio. “Ti avevo detto di non ucciderlo la seconda volta”: Massari è furioso. Furioso. Nel suo modo, ma si percepisce.

E tocca ad Alida col suo elicriso. Ma il piatto di fatto non c’è. Ha voluto fare una cosa senza carni perché lei non cucina il pollo “e io non sono qui a fare il compitino… sono qui a fare la mia cucina!”. Massari è furioso, ancora più di Ivan: “Tu non hai capito dove sei! Tu non devi cucinare quello che piace a te! Tu devi cucinare quello che piace agli altri!” risponde al Maestro. E continua anche con Cannavacciuolo. La questione si chiude con un vaffanculo, detto da Alida tornando verso la sua postazione.

Quando la forza delle tue opinioni è più forte della paura per @IginioMassari 😨@Alida_Gotta #MasterChefAllStarsit pic.twitter.com/vJSj82kMa0

— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 3 gennaio 2019

I tre peggiori sono Michele, Ivan e Alida, l’unica a cui Massari dà il lei. E lei continua a dare addosso in confessionale.

#Alida sull’orlo di un’elicrisi di nervi… 😭#MasterChefAllStarsIt @Alida_Gotta pic.twitter.com/OnhTJ2xtJH

— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 3 gennaio 2019

“La cosa peggiore è peccare di presunzione, credere di essere sempre dalla parte della ragione, questo non vi porterà da nessuna parte”: e Massari punisce, eliminandola.
“IO v ringrazio perché ho sempre apprezzato critiche, ma non posso rinunciare alla mia personalità. Io non sono catalogabile, NOI DONNE NON SIAMO CATALOGABILI! NOI SIAMO TUTTO. E NESSUNO PUò DIRCI COSA FARE”. “Il mio piatto non era buono, ma mi rappresentava”. La chiosa di Danny che cerca di giustificarla (“Non è presuntuosa, è sicura di sé”) non regge.

Fuori anche Ivan? Cannavacciuolo è furioso con lui. Lo sbaglio è stato troppo stupido per essere perdonato. E invece riceve il grembiule nero del Pressure Test.

Seconda puntata: si va in Alta Badia dallo chef tristellato Norbert Niederkofler, un maestro della cucina di montagna. “Siamo gli unici ad essere arrivati a tre stelle con i soli prodotti della montagna, senza pesce di mare, senza fois gras, senza tutto quello che hanno i ristoranti stellati. Io faccio mangiare la mia infanzia”. Alida, impara.

I 5 reduci diventano la brigata di Massari nella cucina di Niederkofler: lo chef presenta loro il suo menu di montagna.

Per sé Simone sceglie l’agnello, la portata principale; Niederkofler assegna a Danny le lumache, a Rubina la tarte tatin, a Maradona dà l’anguilla (uno dei suoi ingredienti preferiti), a Michele un riso molto complicato. Hanno un pizzico di libertà nell’elaborazione del piatto, limitato alle piante aromatiche. Ma comunque devono eseguirlo senza ricetta, partendo dalla macellazione della carne.

E con l’aiuto dei sous-chef di Niederkofler i 5 iniziano a lavorare: tre ore per il servizio, antipasto fuori dopo un’ora.

Simone si macchia con la ciliegia. Il sous chef lo massacra: “Una casacca così è imbarazzante. Qui con una casacca così si esce” dice. Ha scelto la ciliegia, ma lui è gasatissimo.

Di tutti i piatti, il migliore per i giudici all’assaggio è quello di Simone.

Il migliore della prova, e quindi primo semifinalista, è Rubina. Incredibile a dirsi.

E siamo a un Pressure con Massari, ovviamente a base di dolci. “Ha scritto le regole della pasticceria nel mondo” dice Barbieri parlando di Massari. Chiede una crema pasticcera professionale e non casalinga, da cuocere a 80°. “Quello che sembra più quotidiano è il piatto insidioso” dice Massari. “Dimenticate le nonne…” dice Cannavacciuolo.

Gli ingredienti nelle giuste dosi sono a disposizione dei concorrenti: hanno 20′ di tempo. Attenzione, tuorli e chiare si dividono usando i gusci, non le mani: Massari dixit.

“Non potete usarne di meno” aveva detto Massari: Simone ha capito male e ha usato 3 uova in meno. Ciao Simone, ciao…

Il migliore è Michele, secondo semifinalista.

Per gli altri prova a base di meringa all’italiana. “Questa meringa la puoi menare nel cesso” dice Massari a Danny. Non c’è uno che faccia le cose come si deve, nessuno. La pasticceria è un’arte di alta precisione.

La meringa migliore è quella di Maradona: in semifinale anche lui.

Per l’ultimo step devono replicare uno dei tre semifreddi proposti da Massari. Simone non ha saputo amministrare il suo tempo, dice Iginio. Danny ha fatto una macedonia, Ivan un non definibile. E passa Danny.

Ivan esce: mi spiace perché, come dice Cannavacciuolo, è una brava persona. Ma sul piano della cucina Ivan ha bruciato lo scorfano.

In semifinale vanno Rubina, Danny, Maradona, Michele e tutto lo splendido entusiasmo di Simone. E meno male che gli hanno chiesto sangue freddo. Fuori in questa doppia puntata Alida e Ivan.

“I migliori di voi sono rimasti sulla balconata. Questo è uno dei casi in cui si può dire “Vinca il migliore”” dice Massari, Diamine, mi sto commuovendo per il loro entusiasmo.

Nella prossima puntata arriva Giorgio Locatelli come terzo giudice. Semifinale a 5 e poi finalissima per il migliore.