“Ciro!” Sandra Milo e quella telefonata choc a ‘La vita è una cosa meravigliosa’ (VIDEO)
“Ciro!” Una telefonata anonima piomba nella diretta de “L’amore è una cosa meravigliosa” condotto da Sandra Milo: storia di un momento cult
La vita di Sandra Milo, spenta oggi all’età di 90 anni, è stata spesso cadenzata da fatti privati che spesso hanno condizionato persino la sua vita professionale. In cinema, come in tv, Sandrocchia è stata protagonista indiscussa di momenti divenuti cult.
C’è però un episodio rimasto scolpito nella storia della televisione italiana. Un tormentone ripreso da trasmissioni come Blob, Striscia la notizia, Target (che negli anni ’90 ne fece una sigla per i suoi servizi), imitato, scimmiottato, raccontato, giudicato e persino tratto come ispirazione per il titolo di una trasmissione altrettanto cult degli anni ’90 come Ciro – Il figlio di Target.
Per chi ci crede e per chi no, la celebre telefonata che ricevette Sandra Milo in diretta su Rai 2 l‘8 gennaio 1990 nella sua trasmissione L’amore è una cosa meravigliosa in cui una voce avvertì l’attrice di un incidente a suo figlio Ciro con conseguente ricovero all’ospedale in gravi condizioni, è comunque fonte di discussione a oltre 30 anni di distanza.
Sandra Milo e la telefonata choc: il video
Non tutti sanno che la telefonata fu frutto di un atroce scherzo ai danni della povera Milo che appena udì l’allarme della donna che chiamò, reagì inizialmente con sorpresa, successivamente resasi conto della gravità (infondata) uscì correndo fuori dallo studio disperandosi per soccorrere il figlio, invocando ad alta voce il suo nome: “Ciro, Ciro!“.
Gli ospiti in studio (tra cui un giovanissimo Alessandro Gassman), sbigottiti per l’accaduto, rimasero soli per alcuni istanti, prima che un autore entrò in sostituzione della conduttrice per avvertire la sospensione della trasmissione in seguito a quanto appena avvenuto.
Come detto la notizia dell’incidente di Ciro e del ricovero in ospedale si rivelò falsa, ma Sandra Milo tanto subì lo choc che ebbe un malore subito dopo e fu costretta ad alcuni giorni di riposo che portarono alla prosecuzione della sospensione della trasmissione per diversi giorni.
Quanto successo aprì un’indagine interna alla Rai, che stabilì che il nome fornito alle centraliniste dalla telespettatrice fosse Maria Ramondio (che però si rivelò essere un’identità falsa), mentre il numero di telefono dal quale provenne la telefonata era associato all’utenza degli uffici Alemagna (Roma).
La telespettatrice si presentò alle addette al centralino con la scusa di voler chiedere alla conduttrice per quale motivo non si fosse mai più risposata in seguito al suo divorzio.