La Dottoressa Giò, spin-off di Pomeriggio 5 che alimenta un flusso di informazioni ad hoc
Il liveblogging della prima puntata della Dottoressa Giò, la fiction di Canale 5 con Barbara D’Urso nei panni della ginecologa che torna a lavorare con l’obiettivo di aprire un Centro antiviolenza per le donne
Dopo averla citata innumerevoli volte all’interno dei suoi programmi pomeridiani, ora Barbara D’Urso può tornare a vestire i panni di Giorgia Basile, la protagonista della Dottoressa Giò. La nuova stagione, la terza, in onda da questa sera, 13 gennaio 2019, alle 21:20 su Canale 5, arriva a vent’anni di distanza dall’ultima stagione, la seconda, andata in onda -come la prima- su Rete 4.
Dottoressa Giò, recensione
Anni ed anni di battaglie a favore delle donne vittime di violenza hanno fatto la loro parte nella nuova stagione della Dottoressa Giò. Ma soprattutto, ad influenzare questo revival made in Mediaset è la stessa protagonista, la cui trasformazione da (solo) attrice ad (anche e soprattutto) conduttrice del daytime è al centro di tutta la trama di questa stagione.
La presenza quasi fissa della D’Urso nel pomeriggio di Canale 5, alle prese con casi di violenze, interviste a donne vittime di abusi ed esclusive di riversa tutta sia nella trama della serie che nella storyline che riguarda la dottoressa Basile, ora determinata ad aprire un Centro antiviolenza a favore delle donne. Una trama dal nobile intento, che però manca l’obiettivo della fiction d’impegno, realizzando quello che resta comunque un interessante esperimento televisivo.
La terza stagione della Dottoressa Giò è infatti uno spin-off di Pomeriggio 5, con tutti quegli elementi che il pubblico pomeridiano di Mediaset già conosce: ci sono i casi i cronaca nera, le indagini per assegnare il colpevole alla giustizia, il lavoro dei giornalisti (e non a caso la migliore amica della protagonista è una reporter) e, soprattutto, la tenacia della protagonista nella sua battaglia a favore delle donne vittime di violenza.
Ed è qui che la Dottoressa Giò diventa la Dottoressa D’Urso: persona e personaggio si fondono, tanto da far vedere sullo schermo non una ginecologa, ma una conduttrice che sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema a lei caro. In questo senso, la Dottoressa Giò diventa pienamente funzionale al palinsesto quotidiano della rete, creando un continuo tematico che potrà giovare alla rete, spesso accusata di fare una tv troppo superficiale.
La fiction diventa così un’operazione più ampia del semplice revival: alla trama principale, alle sottotrame, ai nuovi personaggi (gli specializzandi che socializzano tra di loro come nelle prime stagioni di Grey’s anatomy) prende il sopravvento la volontà di dirottare l’attenzione del pubblico sull’attualità, sempre orientata ad un pubblico femminile.
Un ibrido che fa contenti tutti: l’azienda, la rete, la protagonista ed il suo pubblico, dentro un flusso continuo di informazioni ad hoc trasformate in storie da fiction e pronte a diventare, durante i pomeriggi, argomento di riflessione.
-Di seguito, il liveblogging della prima puntata del 13 gennaio 2019 della Dottoressa Giò-
Dottoressa Giò 2019, la trama
Cosa è successo alla ginecologa in tutti questi anni? Giorgia è stata sospesa dal suo lavoro, accusata di inadempienza su una sua paziente, Michela Monti, che si è gettata da una finestra dell’istituto in cui lavora. La protagonista è stata però assolta, ed ora può tornare ad esercitare.
Giorgia è convinta che dietro al suicidio di Michela si celino le continue violenze subite dal marito Sergio (Christopher Lambert), uomo tanto potente quanto ambiguo, e con numerosi contatti all’interno dell’ospedale. Un sospetto alimentato anche dai tentativi dell’uomo di bloccare la ricerca della verità da parte di Giò, ed anche il suo obiettivo di realizzare all’interno dell’ospedale un Centro antiviolenza per le donne.
I fondi dell’istituto, infatti, non sono molti, e Sergio, manovrando le decisioni della direttrice sanitari Anna Torre (Camilla Ferranti), riesce a convincere l’ospedale ad acquistare dei costosi macchinari robotici, tanto desiderati dal nuovo Primario di Ginecologia, Paolo Zampelli (Marco Bonini). Proprio con lui Giorgia inizierà a scontrarsi, sebbene Paolo sia un uomo molto attaccato al proprio lavoro, ma carente in empatia: i due avranno quindi bisogno l’uno dell’altra per aiutare le loro pazienti.
Giò si ritrova davanti a situazioni di diverso tipo, ma in cui riesce sempre a capire le donne che si trova davanti ad a risolvere i loro problemi. Un lavoro che svolge aiutata dalla caposala Gigliola (Paola Tiziana Cruciani), dalla puericultrice Angela (Teresa Romagnoli) e dagli specializzandi che la affiancano: Francesca (Desirée Noferini), Giacomo (Filippo Gattuso), Roberta (Eleonora Belcamino) e Luca (Simone Corbisiero). Sulle indagini per la morte di Michela, invece, Giò si fa aiutare dall’amica giornalista Sandra (Alessia Giuliani) e dall’ispettore Fabio Bracco (Rocco Tanica).
Riprese a tempo di record
Dati i numerosi impegni della D’Urso, in onda praticamente tutti i giorni, le riprese della Dottoressa Giò si sono svolte in estate, nell’arco di tre mesi: “Mi rispondevano sempre ‘Ma non hai tempo, ci vogliono tre mesi, quando mai potrai girarlo?'”, aveva detto a Tv Sorrisi e Canzoni. “Alla fine quest’anno ho vinto io. Ho detto a Pier Silvio (Berlusconi, ndr) ‘Per fare la Dottoressa Giò rinuncio completamente alle vacanze’. E così dopo la finale del GF ho iniziato il lavoro sul set”.
La nuova stagione della Dottoressa Giò, quattro episodi prodotti da Rti e Picomedia, sono stati scritti da Cristiana Farina, Roberta Colombo, Eleonora Fiorini e Giorgia Mariani, per la regia di Antonella Grimaldi.
Dottoressa Giò, streaming
E’ possibile vedere la Dottoressa Giò in streaming sul sito ufficiale di Mediaset, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere nella sezione On Demand.
Dottoressa Giò, social network
E’ possibile commentare la Dottoressa Giò su Twitter, utilizzando l’hashtag #DottoressaGiò.