La Compagnia del Cigno, Ivan Cotroneo: “In un’era di supereroi, volevo raccontare il gruppo che fa forza”
A La Prima Volta Ivan Cotroneo ed il cast de La Compagnia del Cigno ha raccontato qualche retroscena sulla serie e sul clima che si respirava sul set della fiction di Raiuno ambientata in un Conservatorio
I programmi Rai si stanno rendendo conto di quanto il cast de La Compagnia del Cigno possa servire da spunto non solo per parlare della fiction di Raiuno, ma anche per avvicinare il pubblico più giovane, quello a cui sembra essere principalmente indirizzata la serie creata e diretta da Ivan Cotroneo.
Così, ieri, a La Prima Volta, Cristina Parodi ha ospitato tutti e sette i protagonisti della serie, oltre che a Cotroneo stesso. E’ stato proprio lui a rivelare qualche dettaglio su come sia arrivato alla scelta dei giovani che poi sono arrivati sul set.
“La storia che ho scritto con Monica Rametta“, ha spiegato, “richiedeva che [i protagonisti] fossero proprio dei musicisti. E’ una storia sul talento, sulla caparbietà, sull’ambizione e sulla fatica e non potevo pensare di farla con persone che fingessero di suonare”.
Da qui, dunque, il casting mirato a giovani musicisti:
“Ne ho voluti vedere più di mille. I Conservatori di tutta Italia ci hanno aperto le porte (chissà se anche quello di Padova, che ha fortemente criticato la serie, ndr). Ho cercato di trovare dei ragazzi che avessero anche doti di spontaneità e di simpatia, e loro mi hanno colpito tanto che in alcuni casi abbiamo riscritto il copione per rispettare le loro caratteristiche fisiche e le loro provenienze”.
Dei sette protagonisti, solo due di loro hanno avuto esperienze passate in tv, ovvero Fotinì Peluso (vista in Romanzo Famigliare) ed Emanuele Misuraca (comparso ne Il Cacciatore). Ma questo non ha fermato Cotroneo, che aveva una chiara idea in mente:
“L’idea era di raccontare un sogno: loro sognano di essere in un’orchestra a fare la stessa musica. Ed in un’era di ‘superomismi’, in cui si cerca sempre il supereroe, mi sembrava bello raccontare il gruppo che fa la forza, la libertà nella partecipazione, come diceva Gaber”.
Il gruppo è diventato subito compatto ed alcuni di loro, come Francesco Tozzi (Rosario) ed Ario Sgroi (Robbo), hanno stretto amicizia addirittura fin dai provini. Tutti quanti, però, hanno iniziato a legare quando hanno dovuto iniziare a studiare i loro ruoli:
“Subito dopo le vacanze di Natale, l’anno scorso, ci siamo trovati per parlare dei personaggi e fare le prove. Si è creata un’atmosfera molto bella: mi hanno anche confessato dei segreti che ancora conservo sul loro rapporto con il personaggio, ma ho promesso di non rivelarli”.
Amori ce ne sono stati? “In un primo momento c’erano solo loro sette, poi sono venuti a Roma ed hanno conosciuto gli altri quaranta componenti della Youth Orchestra”, ha chiuso Cotroneo. “Lì, secondo me, è successo parecchio, ma ho preferito non sapere!”. Questa sera, 13 gennaio 2019, intanto, va in onda la terza puntata, che dovrà riuscire a mantenere alta l’attenzione del pubblico, dopo il buon risultato della settimana scorsa.