Home Notizie Rosita Celentano difende Adrian: “Mediaset coraggiosa. Sono le cose credute ‘impopolari’ che fanno riflettere”

Rosita Celentano difende Adrian: “Mediaset coraggiosa. Sono le cose credute ‘impopolari’ che fanno riflettere”

La figlia del molleggiato interviene in difesa di Adrian: “Con mio padre si diventa spettatori attivi invece che passivi di fronte a programmi trash”

pubblicato 24 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 02:13

Si sono dovuti aspettare ben 11 anni prima che Adrian vedesse la luce in tv, ma le prime due puntate non hanno dato i loro frutti sul fronte dei dati d’ascolto, i social e la critica è stata implacabile nei confronti della una serie evento ideata da Adriano Celentano.

In più vanno ad aggiungersi le polemiche (che non sono una novità finché c’è Celentano) tra accuse di sessismo e il discutibile grattacielo denominato ‘Mafia International’ situato nella Napoli del 2068 raccontata nel cartone. Corre in difesa la figlia del molleggiato, Rosita, che in un’intervista concessa a Spy afferma:

Mio padre è soddisfatto, non è dispiaciuto. Non è ancora il momento di fare un bilancio perché questo progetto è agli inizi, mancano ancora diverse settimane. Solo una cosa è certa: con “Adrian” Celentano è diventato immortale.

Rosita si scaglia contro chi ha affondato la trasmissione: “Non lo capirà la piccola fetta dei non fan, i quali non vedono l’ora di attaccarlo  per avere un momento di gloria. E comunque non è obbligatorio capire subito tutto nella vita…ognuno ha i suoi tempi” ed elogia Mediaset che dopo tanto tempo ha deciso di trasmettere Adrian:

Anche Mediaset ha avuto un bel coraggio a sposare questo progetto. A volte è positivo sperimentare e non farsi soltanto condizionare dai punti Auditel. Va bene fare cose leggere che raccolgono una larga fetta di pubblico, ma è anche bello e giusto rischiare e proporre qualcosa che viene visto come una estrema novità. Sono le cose spesso credute “impopolari” che ci permettono di riflettere e crescere.

E conclude con una stoccata ai programmi da lei definiti ‘trash’:

Con mio padre si diventa spettatori “attivi” invece che passivi di fronte a programmi trash. Non mi vengono in mente altri programmi che dopo la messa in onda coinvolgano così tanta gente a parlarne.