C’è Grillo, Maurizio Gasparri risponde a Carlo Freccero: “Deve essere garante delle idee di tutti”
L’ex-ministro replica a I Fatti Vostri alle vecchie accuse di Grillo sulla legge sul sistema televisivo che promosse nel 2004, rispolverate dal direttore di Rai2 nello speciale di lunedì scorso.
Lunedì sera è stato trasmesso in prima serata su Rai2 C’è Grillo, raccolta di materiale di archivio di alcuni celebri interventi del comico genovese Beppe Grillo, che non poche polemiche ha suscitato il giorno dopo la messa in onda, tanto fra chi non ha condiviso la scelta di proporre uno spettacolo dedicato a un leader de facto politico, tanto per i testi selezionati per il montaggio.
Tra i sermoni proposti, alcuni hanno tirato in ballo il senatore Maurizio Gasparri, che a cavallo tra 2003 e 2004, in qualità di Ministro delle Telecomunicazioni, si fece promotore della legge sul riassetto del sistema radiotelevisivo italiano, che da lui prese poi il nome. In virtù di tale legge, rimase vittima degli strali del comico genovese, che affermò che il ministro aveva confezionato una trappola per l’industria pubblica a esclusivo vantaggio delle reti private del premier di allora Silvio Berlusconi, capo del partito di Gasparri.
A seguito della trasmissione di alcuni monologhi di Grillo sul tema, a Gasparri è stata offerta l’opportunità di replicare alle vecchie accuse, in difesa del propro operato, nella celebre piazza di Rai2 de I Fatti Vostri, in un’intervista condotta da Giancarlo Magalli. Il senatore di Forza Italia ha brevemente riassunto nella puntata di oggi, giovedì 31 gennaio, le polemiche che accompagnarono la promulgazione della legge, sottolineando come l’offerta dei canali televisivi si è effettivamente moltiplicata a distanza di quindici anni dalle accuse del comico:
C’è spazio per tutti. Grillo può fare il revival di tre ore e quindi anche Gasparri ha il diritto di replica e dire che è una buona legge che ha aumentato per il pubblico la possibilità di scelta. Qualcuno dice addirittura che l’offerta è troppa, che ci sono canali che fanno fatica a prendere lo zero virgola…
Magalli, con fare incalzante, ha chiesto di conseguenza al senatore se Carlo Freccero, neo-direttore di rete a cui si deve l’ideazione dello show, abbia sbagliato a riproporre gli attacchi del genovese. Di tutta risposta, Gasparri ha affermato:
Freccero è un guru della televisione! Giù le mani da Freccero, con cui ebbi polemiche all’epoca. Quando divenne consigliere di amministrazione Rai e io ero in vigilanza, ci siamo trovati d’accordo nel criticare alcune fasi della Rai che poi sono state superate. Quando è stato nominato direttore di Rai 2, ho voluto fare una dichiarazione controcorrente: “Freccero non farà ‘Freccero 2 – la vendetta’, ma sarà garante del pluralismo”.
Lo speciale su Grillo è stato il secondo di una serie di appuntamenti dedicati ai volti che hanno fatto la storia del piccolo schermo e della cultura popolare italiana. Il primo ad andare in onda è stato quello dedicato ad Adriano Celentano, che ha trovato spazio nel palinsesto di Rai2 sabato 5 gennaio, un giorno prima del compleanno del Molleggiato. Gasparri ha commentato positivamente l’omaggio all’artista milanese, senza però perdere la luce delle sue argomentazioni: una serata vincente di musica e memoria, che ha cavalcato l’onda emotiva della nostalgia, sebbene il passato debba essere letto sempre con gli occhi del presente.
È giusto attingere dal passato. Quando la Rai manda in onda Techetechetè d’estate, a volte fa più ascolto di un game show. Bisogna guardare anche al futuro e non solo all’archivio. Le polemiche prese dall’archivio devono essere guardate con l’ottica di oggi: è cresciuta la televisione? Secondo me sì, la morale va fatta nel lungo tempo.
Il conduttore e il senatore si sono confrontati anche sugli ascolti che hanno registrato gli speciali su Celentano e Grillo: il primo è stato accolto con maggiore entusiasmo rispetto al secondo, che ha ottenuto un punto di share in meno rispetto al risultato sperato. “Quello su Celentano da noi è andato bene, dall’altra parte meno“, ha commentato Magalli, lanciando una chiara staffilata al flop di Adrian su Canale 5. Il tiepido riscontro del blob sul comico genovese, secondo Gasparri, rifletterebbe invece l’idiosincrasia del pubblico televisivo nei riguardi dei sermoni del fondatore del MoVimento 5 Stelle, che pure manca da anni dalla televisione.
Nel dibattito sulle scelte editoriali di Freccero, anche un breve passaggio sull’introduzione a Ultimo Tango a Parigi ad opera del direttore di rete stesso, trasmessa insieme al film di Bertolucci lo scorso 21 gennaio in prima serata. Gasparri ha commentato la provocazione di Freccero sostenendo che il servizio pubblico potrebbe proporre tanto altro, proprio come la Rai3 di Stefano Coletta farà il prossimo venerdì 8 febbraio con la coraggiosa messa in onda di Red Land (Rosso Istria), pellicola prodotta in collaborazione da Rai Cinema sul dramma delle foibe.
Alla fine dell’intervista, Magalli ha proposto al senatore di Forza Italia di rivolgersi direttamente a Freccero, qualora avesse consigli o inviti da fargli. Le parole di commiato di Gasparri, che hanno avuto il tono di una perorazione, sono state:
Comportati bene, adesso hai una seconda opportunità alla Rai, ed è un successo personale. Tutti cambiamo un po’ nel tempo: deve essere un garante delle idee di tutti. Delle sue, ma anche di quelle degli altri. La stima resta inalterata.
Che la bagarre a distanza tra i due sia giunta oggi a una conclusione? Difficile a dirsi, soprattutto dopo il tweet lanciato dallo staff social del senatore dopo l’intervento a I Fatti Vostri, rivolto indirettamente sia a Beppe Grillo che a Carlo Freccero.
Invece che fare show in televisione che fanno flop, dovrebbero mandare in onda tutte le sciocchezze dette dal fondatore di questo movimento che sta affossando l’Italia.
St— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 31 gennaio 2019