Cake Star 2019, prima puntata in diretta: Versilia

Eccoli in Versilia.

Conosciamo Alessandro della pasticceria Venere di Marina di Massa. L’ha chiamata così perché donne e dolci danno piacere… Si definisce un imprenditore. Devo dire che la modestia è il suo ingrediente clou, proprio.

Lorenzo da Camaiore della pasticceria omonima ha tutta un’altra pasta: si vede che ha passione. E per lui è un’arte.

Ed ecco Aldo: faceva il giardiniere, ma quando si è avvicinato al laboratorio non l’ha mollato più. A quanto pare è il pasticciere dei Vip.

30 secondi in più ai pasticcieri e in meno ai siparietti mica era male, eh.

Damiano e Katia incontrano Alessandro e Lorenzo davanti alla Pasticceria di Aldo: si ricorda cosa e come votare.

Damiano entra in laboratorio con Aldo.

I due rivali commentano l’interno e i prodotti.

Il commento di Damiano non avviene in ‘faccia’, ma in un confessionale a parte.

Katia intervista una cliente. Le parti si intrecciano e l’equilibrio narrativo ne risente. E anche l’interesse..

Ognuno chiede un vassoietto di paste per l’assaggio. Seduto l’assaggio, seduto il programma.

Non ne va bene una per Alessandro, che fa lo sborone. Il pezzo forte di Aldo è una frolla al cioccolato con crema e caramello salato. Poca tecnica, commenta Damiano.

Zero al cabaret delle paste da Alessandro! Però… Gli altri votano, per un totale di 13 stelle.

Ed eccoci proprio da Alessandro: Damiano dovrà essere spietato. Ma ci pensa anche Aldo che nota che il parcheggio costa due euro, che la pasticceria all’esterno ha i vetri specchiati e quindi non si vede niente di quel che c’è dentro.

Usa la margarina: orrore per i rivali. La cliente invece confessa che va in pasticceria per gli occhi blu di Alessandro.

E’ il momento di costruire il proprio Cabaret. Damiano si accorge che c’è un vassoio di dolci meno cotti e chiede conto ad Alessandro: “E’ stato fatto un errore purtroppo da uno dei miei collaboratori…”: azz, e lui sarebbe il Maestro. Bombolone non lievitato, il vino copre il resto, la gelée non è gelée… Damiano non gliene fa passare una. BRAVO!

Tazzina industriale, ma tiramisù buono anche per Damiano. “Se non ci sono io, non ci sono collaboratori alla mia altezza allora le tazzine le compro…”: Dio mio, che scaricabarile.

Il pezzo forte: un dolce con tre vini diversi. A Damiano ‘sta storia del vino – e vabbè che è il suo, ma il troppo stroppia – non va giù. Mi sa che non supererebbe la prova Knam.

Si vota; 1 stella da Lorenzo per il Cabaret, 1 stella da Aldo per la Pasticceria, 4 stelle da Katia per il pezzo forte. In tutto 20 punti.

Si va a Camaiore, da Lorenzo. Ottima la sua schiacciata dice Damiano. Ma Alessandro che commenta quel marroncino come non elegante? ALESSANDRO, E’ COTTO TOSCANO! Tu stai su un lido. Essù.

Per Alessandro poca tecnica, A me sembra la migliore vetrina finora.

Torta della nonna bruciata, bombolotto vuoto… Lorenzo, c’è un problema.

Il pezzo forte è un Quartetto al Cioccolato, molto bello da vedere. E anche buona.

Si vota. Per ora è in testa.

Dopo la pubblicità, è il momento del duello.

Si parte dal confronto sui voti. Alessandro pensa che il voto basso sul cabaret dipenda dalla scelta sbagliata degli assaggiatori. Tutto bene. E’ convinto che la sua sia la migliore pasticceria della Versilia. Insopportabile.

Lorenzo ha preso 24, più di tutti. Aldo ha dato zero alla Pasticceria.

Tenuto conto dei voti di Damiano l’eliminato è Aldo. Lorenzo e Alessandro al duello finale. Damiano ha dato 7 stelle ad Aldo, 9 stelle ad Alessandro e 10 stelle a Lorenzo.

Ora tocca alla sfida finale, quando ormai però è passata quasi un’ora e si vuole solo sapere chi vince…

Pesche, pinoli e la biadina lucchese sono gli ingredienti scelti da Damiano: ad aiutare i pasticceri ci sono i bracci destri. Hanno due ore per la loro creazione.

Damiano dà sguardi e consigli. E anche stilettate.

Alessandro ride, è certo, è convinto. Ma il suo dolce non fredda… ed esce tutto storto.

All’assaggio Lorenzo. Alcuni errori tecnici per lui.

Ecco quella di Alessandro. Più preparazioni rispetto a quella di Lorenzo. Qualche errore c’è.

Sotto la cloche c’è il trofeo: vince Lorenzo! Gioia vera. Anche a casa.

Venti minuti di corsa per smaltire tutti gli assaggi, dice Damiano. A lui bastano forse. A me neanche tre giorni.