Raffaella Carrà tornerà in tv il prossimo 28 marzo con un programma di interviste (non propriamente una novità di questi tempi…), già anticipato da noi di TvBlog, che andrà in onda su Rai 3.
Per l’occasione, la showgirl 75enne, che lo scorso Natale tornò in tv, a Che tempo che fa, per presentare il suo album di canzoni natalizie, Ogni volta che è Natale, è stata intervistata da Vanity Fair.
Parlando del suo nuovo progetto televisivo, la Carrà ha esternato i propri timori riguardanti la veste inedita nella quale il pubblico televisivo la vedrà. Con le seguenti dichiarazioni, non mancano, inoltre, critiche ai reality show:
Temo solo che il pubblico dopo un’ora e mezza in cui non mi vede cantare, ballare e cazzeggiare dica “Che palle”. Lo spettacolo saranno le parole e in questo momento di omologazione anche televisiva, di reality tutti uguali fatti di nulla, che portano in primo piano la superficialità, una trasmissione di parola, di scambio e di confessioni, mi sembra sia qualcosa di giusto.
E dopo i sacrosanti appunti sui reality, Raffaella Carrà ha regalato un’altra serie di dichiarazioni inappuntabili riguardanti il pubblico, la sana assenza dal piccolo schermo e l’insensato desiderio di esserci ad ogni costo:
Con Pippo Baudo, ne ho discusso tante volte. La mia teoria è opposta alla sua: ogni tanto, soprattutto se sei una donna, ti devi togliere dai piedi. Se sei sempre lì non ti rinnovi mai. Sempre la stessa faccia, la stessa espressione, lo stesso birignao. La tv, per farla bene, devi vederla anche da fuori. Devi capire dove vivi, chi c’è per strada, chi ha le mani sul telecomando e la sera sceglie proprio te. Se vai via per uno o due anni, non succede niente. E se si scordano di te, significa che forse della tua presenza si poteva fare a meno.
Il coraggio è stata una costante nella carriera di Raffaella Carrà. La seguente dichiarazione può essere tranquillamente associata a Forte Forte Forte, il suo ultimo show in prima serata, andato in onda su Rai 1 nel 2015, che fu un flop in termini di ascolto:
Senza coraggio la mia vita sarebbe stata triste. Se a volte ho fatto delle cazzate, le ho fatte perché le avevo scelte io. Se però una cosa non la sento, la rifiuto.
Parlando della rivoluzione nel costume italiano nella quale ha avuto un ruolo attivo, la Carrà, a posteriori, invece di crogiolarsi nei meriti, ha scelto di togliersi un bel quantitativo di sassolini dalla scarpa. E anche in questo caso, non mancano critiche alla tv odierna:
Per decenni, sono stata considerata quella dell’ombelico, del tuca tuca o dei fagioli… Adesso che ho 75 anni, dicono che ho fatto la rivoluzione. Dov’era lo scandalo? Dove la provocazione? Era tutto pulito. Oggi in tv vedo naufraghi con un filo nel sedere o con i seni rifatti da cui spunta un capezzolo. Oggi in tv, c’è più libertà ma è una libertà soprattutto di parola. Noi parolacce non le dicevamo, oggi basta mettere una qualunque trasmissione e se non dici vaf*anculo ti guardano anche male.