Un vero e proprio ‘Morgan Show‘ quello andato in onda questa sera nel corso dell’ultima puntata di CR4 – La Repubblica delle Donne, il programma di Piero Chiambretti arrivato al suo ultimo appuntamento con una diretta interamente dedicata a due Santi molto particolari: San Remo, con ovvio riferimento al Festival della Canzone Italiana, e San Valentino, che si festeggerà domani.
Ospite in studio anche Marco Castoldi in arte Morgan che, dopo aver ‘agitato gli animi’ interrompendo più volte Chiambretti con canzoni al pianoforte più o meno concordate in scaletta, capaci di rianimare improvvisamente tutto il pubblico in studio, si è rifatto serio ed è tornato sulla questione ‘droga a Sanremo‘ esprimendo in libertà le sue opinioni.
Dopo aver mandato in onda il servizio di Striscia La Notizia in cui si accusa Achille Lauro di aver portato al Festival una canzone sulla droga, Chiambretti cerca di spiegare al pubblico a casa la situazione: “Ho parlato con Ricci. Non è proprio un trombone, ma il problema vero e proprio di questo brano e di questo ragazzo, Achille Lauro, è quello di aver fatto una canzone che inneggia in maniera subliminale alla droga ma che in qualche maniera la mistifica, la maschera…”
La risposta di Morgan non si lascia aspettare:
Tralasciando il fatto che anche la parola ‘Striscia‘ volendo ha a che vedere con la droga… Il vero problema di Ricci è che non sopporta Salzano, è questo il punto. E comunque non dobbiamo parlare di droga con questa superficialità, perché è un problema vero. Achille Lauro è un vero artista. […]
“Quasi tutte le canzoni parlano di droga, persino ‘Si viaggiare‘”, prosegue Morgan prima di citare la strofa ‘incriminata’:
Quel gran genio del mio amico
Lui saprebbe cosa fare
Lui saprebbe come aggiustare
Con un cacciavite in mano fa miracoliTi regolerebbe il minimo
Alzandolo un po’
E non picchieresti in testa
Così forte no
E potresti ripartire
Certamente non volare ma viaggiare
“Rolls Royce ha un testo molto più esplicito però” risponde Chiambretti. Ma Morgan incalza:
Io ritorno a dire che quella di Achille sia una canzone sull’automobile. E quelle RR…. Non siamo tenuti a sapere quante simbologie ci siano ovunque. La maggior parte dei simboli medici, per esempio, ricordano l’aquila del Nazismo. Non vanno al Festival di Sanremo ma vanno su tutti i farmaci, e allora? Sono pretestuose queste cose, ed io non sono tenuto a saperle. Se Striscia La Notizia evidenzia il problema della droga tramite questa canzone, io che non lo sapevo ora lo so. Evidentemente non sanno che quello della droga è un problema. Vogliamo parlarne? Facciamolo con intelligenza. Invece loro non lo fanno perché non lo sanno. Quella canzone non parla di droga.
“Eccome se ne parla, cita tutti cantanti che sono morti di droga” prosegue Chiambretti.
“Amy Winehouse è morta di infarto, che c’entra la droga? L’hai mai vista drogarsi? Dire queste cose è come dire che Prodi rubava. In realtà io non sapevo nulla di Prodi ma […] per me Prodi è quello che vedo, ed era una persona in grado di governare. Per Amy Winehouse mi spiace, avrà avuto altri problemi. C’è chi è morto di droga ma c’è anche chi non ne è morto, così come c’è chi è morto camminando semplicemente per strada” risponde Morgan.
E quando Chiambretti gli domanda “Come dovremmo parlarne, allora, di droga?” Morgan conclude:
Vorrei che si parlasse di droga con l’intento di aiutare i drogati cercando di risolvere il loro problema. Sai come si fa a risolverlo il problema? Facendo sentire i drogati compresi, aiutandoli, non giudicandoli. Facendoli crescere. Non così!
La conversazione si sposta poi sui giornalisti della Sala Stampa: “Ma quali ultras… Però ad esempio a loro la mia canzone, cioè la mia e quella di Antonio Lauro, cioè volevo dire Achille… Insomma, la nostra canzone gli è piaciuta tanto. Non gli è piaciuto Il Volo perché sono un po’ antiquati”
“Antiquati questi ragazzi che hanno un successo mondiale e portano il melodramma nella canzone nel mondo?” interviene in difesa dei tre tenorini Cristiano Malgioglio. “Sono tre giovani dall’invecchiamento precoce” ride Morgan, continuando a ridere anche sui nomi ‘usciti dall’Italia’ come Tiziano Ferro e Laura Pausini che Malgioglio prosegue citando.
“Inutile che ridi tesoro, non me ne frega un c***o di Lauro. Fai senza ridere! Io mi inca**o quando vedo del bullismo contro questi tre ragazzi bravissimi. Sono gli unici che arrivano lontano, le altre canzoni arrivano fino a Ventimiglia e poi tornano indietro. Un altro che farà tanta strada è Mahmood!” conclude seccato Malgioglio.