Home Netflix Suburra: “una serie amata anche in Vietnam” per Netflix. I temi della conferenza stampa della seconda stagione

Suburra: “una serie amata anche in Vietnam” per Netflix. I temi della conferenza stampa della seconda stagione

Le dichiarazioni della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione di Suburra dal 22 febbraio su Netflix

pubblicato 20 Febbraio 2019 aggiornato 3 Novembre 2020 15:50

Dopo lo scarso riscontro dei primi due episodi della prima stagione su Rai 2 con lo spostamento, anticipato da TvBlog, nella seconda serata di lunedì dal 4 marzo, Suburra ritorna nel suo luogo più naturale, Netflix la piattaforma che l’ha lanciata nel 2017 come prima serie originale italiana. Venerdì 22 febbraio sarà rilasciata la seconda stagione, non solo in Italia ma in tutti i paesi in cui la piattaforma è presente.

Suburra 2 la conferenza stampa

Una conferenza stampa ricca di ospiti sia tra il cast artistico che tra quello creativo e produttiva compresa Kelly Luegenbiehl vice presidente Netflix per la produzione seriale europea che ha sottolineato come la serie è stata molto importante per la piattaforma “perchè la prima produzione originale ci permette di entrare realmente in contatto con i vari paesi […] è stato interessante vedere come una storia così romana, così italiana sia stata apprezzata anche in altri paesi come gli Stati Uniti o il Vietnam. L’obiettivo era una serie italiana, amata in Italia e da quando è uscita Suburra 1 è costantemente nella Top 20 delle serie più viste“. Sempre considerando che Netflix non rilascia cifre ufficiali sulle visualizzazioni.

Il produttore Riccardo Tozzi di Cattleya ha voluto evidenziare come la serie tratti tanti temi diversi legati alla città, come l’immigrazione, la criminalità ma “senza una distinzione manichea buoni-cattivi, declinando questi aspetti con un linguaggio di genere che possa essere apprezzato da tutti“. Tozzi ha reso omaggio al buon momento della serialità italiana “il nostro punto di forza è il legame con la tradizione cinematografica. Le nuove piattaforme, offrono tante opportunità da un punto di vista produttivo e creativo, innovazioni tecnologiche ma anche culturali.

L’aspetto delle maggiori opportunità in questo periodo storico è stato ribadito anche da Alessandro Borghi (Aureliano) che sta vivendo un periodo d’oro nella sua carriera in parte anche grazie a Suburra, a partire dal film quando “Sollima (il regista ndr.) e Cattleya hanno creduto in quel ventottenne che da 15 anni provava a fare questo mestiere. Oggi la globalizzazione dei contenuti è fondamentale perchè offre opportunità a tutti e per avere successo un prodotto non deve necessariamente legarsi a 4-5 nomi importanti.

Registi della seconda stagione sono Andrea Molaioli, già presente nella prima e Piero Messina, new entry sul set che ha raccontato come si sia divertito a girare scene action e anche se era la sua prima volta sapeva che aveva intorno “una rete di protezione e uno staff di livello che poteva supportarlo“. Molaioli ha raccontato come in questa seconda stagione si è lasciato più andare avendo anche maggiore conoscenza del mondo della serialità.

Claudia Gerini si è detta fan di Suburra “lo guardo con le mie figlie“. Il suo personaggio, Sara Monaschi “è una donna spietata, che perde molto e prova a recuperare e per questo si sporcherà le mani. I migranti sono uno strumento come un altro per avere potere“.

Francesco Acquaroli che interpreta Samurai ha rifiutato l’idea che il suo personaggio sia “semplicemente cattivo“, ogni personaggio ha una sua tridimensionalità solamente che Samurai deve essere spietato per mantenere il suo ruolo e in questa seconda stagione vedremo anche aspetti del suo passato che ci faranno capire di più le sue origini.

Secondo Giacomo Ferrara (Spadino) l’aspetto più interessante del suo personaggio è la necessità di maturare e per questo ha tolto alcuni atteggiamenti al ruolo “l’evoluzione delle donne come la madre e la moglie” e il loro rapporto di potere, lo hanno aiutato in questo senso. Eduardo Valdarmini per il ruolo di Lele, diventato poliziotto e vice ispettore in questa seconda stagione, ha spiegato come abbia avuto modo di studiare e fare ricerche per prepararsi. “Sicuramente è più duro e più convinto delle sue possibilità”.

Filippo Nigro non ha un ruolo semplice, è il politico che si lascia sedurre dal fascino del potere e mette da parte i suoi ideali, ma questo suo cedere è accompagnato da una forma di rimorso che non è stato facile rendere “Cinaglia (il nome del suo personaggio, ndr.) è come se fosse paralizzato, si auto-convince che non sta facendo cose sbagliate, è come se costantemente entrasse e uscisse da situazioni più o meno moralmente accettabili”.

Suburra 2 la trama

Ispirata al best seller di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, scritta da Barbara Petronio, che ne cura la supervisione editoriale una sorta di showrunner all’italiana, insieme a Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, la seconda stagione di Suburra è ambientata tre mesi dopo la fine della prima stagione e quindici giorno prima delle elezioni del nuovo sindaco di Roma. Un momento fondamentale per la conquista del potere nella città.

A prendere la scena e a cercare di conquistare il potere in città torneranno i personaggi della prima stagione a partire dai tre protagonisti, Aureliano interpretato da Alessandro Borghi, Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarmini). Accanto a loro Sara Monaschi (Claudia Gerini) la signora dei salotti romani che pensa di controllare tutti ma finisce per essere controllata; Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) politico un tempo fiero della propria purezza, finito in un gioco più grande di lui e con il sogno di diventare sindaco; e soprattutto Samurai (Francesco Acquarioli), il personaggio che era di Claudio Amendola nel film, il gran maestro della criminalità romana.

In questa seconda stagione alcuni personaggi solo apparentemente secondari, visti nella prima stagione, avranno un ruolo fondamentale per la scalata al potere: Livia Adami (Barbara Chichiarelli) la sorella di Aureliano, Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli) rispettivamente madre e moglie di Spadino.  Non mancheranno i nuovi personaggi tra cui Nadia (Federica Sabatini) giovane figlia di un piccolo boss di Ostia, Cristiana (Cristina Pelliccia) una poliziotta che proverà a fermare Lele e Adriano (Jacopo Venturiero) speaker radiofonico, figlioccio di Samurai, che seguirà da vicino la campagna elettorale di Cinaglia dando un contributo fondamentale nella diffusione del suo messaggio.

 

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