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Il nome della rosa, serie tv Rai1: conferenza stampa

La presentazione ufficiale della serie tv tratta dal romanzo di Umberto Eco, in onda da lunedì 4 marzo 2019

pubblicato 28 Febbraio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:54

  • 12.23

    Inizia la conferenza.

  • 12.25

    Il Presidente Rai Marcello Foa: “Questa co produzione internazionale onora la Rai, è un grande momento per la cultura italiana. So che i primi feedback sono positivi, grazie a tutti e in bocca al lupo”.

  • 12.27

    L’ad Rai Fabrizio Salini: “Per me è un onore essere qui a condividere la presentazione di Il nome della rosa. Il prodotto ha un respiro internazionale, ma lo presentiamo qui a casa Rai. Ricordo il timore nell’affrontare il libro – ero liceale, ma mi affascinò immediatamente. L’obiettivo della serie è quello di raccogliere tutto il pubblico. Ringrazio produttori e attori, il cast è di altissimo livello. Ho visto la serie alcune settimane fa, credo che tutti siate rimasti colpiti”.

  • 12.29

    Lungo applauso dei presenti per John Turturro, che è in sala. Assente Rupert Everett.

  • 12.30

    Lo sceneggiatore Porporati si è confrontato con Umberto Eco all’inizio della realizzazione.

  • 12.30

    Il direttore di Rai1 Teresa De Santis presente in sala. Ma la parola passa alla direttrice di Rai Fiction Andreatta: “Questo progetto rientra nell’internazionalizzazione della produzione Rai. Questa serie nasce da un libro, dal libro italiano, direi. Un libro venduto in più di 55 milioni di copie, amato dalla critica e dai lettori di tutto il mondo. La dimensione seriale è estremamente adatta a poter raccogliere la ricchezza del romanzo di Eco. In 500 pagine non si racconta un giallo, è una enciclopedia piena di sapere, parla di cultura, arte, medioevo e tematiche rilevanti oggi, come la tolleranza, l’importanza della cultura e del sapere, e della razionalità rispetto alla paura”.

  • 12.35

    Andreatta spiega che la serie è un thriller gotico, “ma c’è tutta la complessità della trama e dei personaggi”. Poi spiega: “La presenza della Rai è stata per Eco una delle ragioni per dare i diritti del libri a questo progetto”.

  • 12.35

    La serie è stata girata a Cinecittà.

  • 12.36

    Andreatta: “Turturro è Guglielmo da Baskerville non convenzionale, ha grande profondità e brillantezza. Ha dato grande aderenza al personaggio di Eco. Turturro ha lavorato sul suo personaggio, ha portato il suo peso anche nella scrittura”.

  • 12.36

    Andreatta sul regista della serie: “Il nome della rosa è una festa degli occhi, con molte citazioni della iconografia pittorica del Medioevo e non solo”

  • 12.37

    Andreatta: “Questa serie rappresenta una grande sfida: abbiamo costruito una macchina seriale matura, dimostra che la fiction Rai è cresciuta insieme al pubblico, che è più esigente e che è abituato alla qualità”.

  • 12.38

    De Santis: “Eco ha lavorato per la Rai, è stato un punto di partenza per questa Rai, ne è anche un punto di arrivo e forse anche di rilancio. Fede parte del gruppo dei corsari, chiamati dall’allora ad per rinnovare la Rai e per farne una televisione moderna che si svecchiasse e si mettesse alle spalle i retaggi del passato”.

  • 12.39

    De Santis: “Andrà in onda da lunedì prossimo: senza fare previsioni, ci aspettiamo grandissimi risultati”.

  • 12.40

    Matteo Levi (produttore 11 marzo): “L’idea di prendere i diritti del libro è stata di Andrea Porporati. Acquisirli è stato complicato, ma la Rai è stata la chiave di volta che ha convinto Eco”.

  • 12.40

    Levi: “Mi sono reso conto subito che avevo bisogno di avere accanto a me un gruppo solido, mi sono rivolto a Carlo Degli Esposti e Nicola Serra, che mi hanno accolto e anche protetto in alcuni momenti difficili”.

  • 12.42

    Levi fa sapere che “Bbc ha comprato questa serie, non succedeva da molti anni”.

  • 12.43

    Degli Esposti: “il successo di questo libro è fondamentale per la complessità del ragionamento in Italia e in tutto il mondo. Quando Levi mi ha proposto di associarmi a lui, sono andato a Bologna per cercare il volume che avevo letto 35 anni prima. Sono ripartito da quel libro”.

  • 12.44

    Stefano Battiato, sceneggiatore e regista: “Tra i tanti miracoli de Il nome della rosa uno è che sono ancora vivo. L’impresa non è stata delle più semplici. Il nome della rosa non è un romanzo, ma è un grande libro. C’è tutto, c’è la storia, la filosofia, si parla di amore, del ruolo della donna, di terrorismo e di conoscenza. Il problema era trasformare tutto questo non in una lezione ma in azione, in immagini”.

  • 12.46

    Battiato: “In questo caso davvero non poteva avere un cast migliore di questo. La qualità della recitazione, a partire da Turturro e dal giovane tedesco Damian Hardung, che non è qui perché sta girando un film in Germania e i tedeschi, da buoni tedeschi, non gli hanno dato il permesso di essere qui”.

  • 12.48

    Il regista cita tutti gli altri componenti del cast: “Gli attori italiani sono stati una ricchezza”.

  • 12.50

    Parola allo sceneggiatore Porporati: “È stata una grande fortuna incontrare Eco, all’epoca pensavo che non ci avrebbe mai ricevuto. Ho letto il libro quando avevo 18 anni, mi ha cambiato il modo di vedere le cose. Quello che tocca il mio cuore è il fatto che l’assassino uccide per evitare che si riscopra l’arte del ridere”.

  • 12.51

    Porporati: “Ho incontrato Eco la prima volta nella sua casa incredibile, che ricordava la biblioteca del romanzo. Mi ha impressionato perché era una persona molto divertente. Severa e rigorosa, ma molto divertente. Chiedeva a me e a tutti di essere divertenti”.

  • 12.52

    Porporati: “Vorrei che passasse questo messaggio vedendo la serie: bisogna continuare a ridere, a ridere di tutto”.

  • 12.56

    Turturro: “Sono molto felice di essere qui, ringrazio Giacomo per aver pensato a me per il ruolo di Guglielmo. Lo ringrazio anche per aver notato che io sono inglese, ci voleva un regista italiano per scoprire la parte inglese di me. All’inizio sono rimasto sorpreso e colpito dall’idea di interpretare questo personaggio. Poi ho letto il libro e l’ho trovato bellissimo. Ho scoperto un mondo completamente nuovo e diverso. Il libro racconta un mondo che ha elementi estremamente attuali; è stata una grandissima esperienza. Sono rimasto colpito dalla capacità di tutto il cast, anche di quello italiano, non è stato facile per loro recitare in inglese, ma anche affrontare dialoghi complessi e complicati. Sono rimasto commosso dalla riuscita e della grandiosità del progetto. Non ho mai visto il film con Connery”.

  • 12.59

    Fabrizio Bentivoglio: “Remigio alla mia carriera aggiunge tanto; non capita spesso ad un attore di affrontare qualcosa che ti permetta di superare i limiti. Il livello è molto alto e in questi casi devi esserci. Io ci ho provato ad esserci”.

  • 13.00

    Fresi: “Spesso si scommette poco sul fare scoprire agli attori altre corde, per questo ringrazio i produttori”. Poi chiosa: “Ho lavorato con attori i cui film di solito vado a vedere al cinema, non posso chiedere altro”.

  • 13.02

    Roberto Herlitzka, che interpreta Alinardo: “Quando recito in inglese e dico bene una battuta mi sembra di essere bravo. Ho studiato l’inglese molti anni fa, ma non capisco una parola di inglese. Con Turturro non ho potuto scambiare altro che smorfie molto simpatiche”.

  • 13.03

    Il regista: “Recitare in un’altra lingua non è una cosa che studi e basta. Ho visto attori bravissimi italiani in grave difficoltà. Il caso di Herlitzka è strepitoso. Lavorava la battuta in inglese, pur non sapendo l’inglese”.

  • 13.04

    Turturro: “Quando si recita in un’altra lingua è già molto complicato farsi capire, ma essere ironico è praticamente impossibile. Una volta abbiamo fatto una prova con Roberto nel mio camerino e sono rimasto a bocca aperta”.

  • 13.06

    Greta Scarano interpreta Margherita e la figlia Anna: “Ho imparato a usare arco e freccia. Già nel Medioevo si discuteva di uguaglianza di genere, fratellanza e di altri temi attuali”. Poi sul regista: “È stato il faro per me, il suo temperamento, il suo sorriso, la sua grande solidità ci hanno portato avanti durante la lavorazione”.

  • 13.09

    Il regista: “I personaggi di Margherita e Anna (Greta Scarano) non sono presenti nel libro. Porporati mi mostrò una lettera di Eco a Porporati nella quale Eco si raccomandava a non trattare male i dolciniani, a non fargli fare cose troppo cattive”.

  • 13.11

    Antonia Fotaras: “Nella serie parlo Occitano, il francese medioevale; per lavorare con un’altra lingua è stato importante lavorare sulla fonetica”.

  • 13.14

    Domande. Turturro ha contribuito alla sceneggiatura: “Quello che mi ha attirato di questo progetto è stato inserire quanto più Eco possibile all’interno di Eco. Quanto più ne avremmo inserito, tanto meglio sarebbe venuta la serie”.

  • 13.14

    Turturro: “Quale carattere di Gugliemo sento più vicino? Nessuno in particolare, anche se sono fondamentali per la trama. A me interessava il suo processo mentale, l’idea che la conoscenza è una protezione verso il Potere”.

  • 13.15

    Turturro: “Il libro non l’avevo letto, l’ho letto soltanto dopo aver letto la sceneggiatura”.

  • 13.16

    Il nome della Rosa è stato venduto all’estero. Dove esattamente? Serra: “Questa serie è stata pre-venduta in quasi tutti i Paesi. I network stranieri l’hanno comprata in fase di lavorazione della serie, prima ancora che finisse”.

  • 13.18

    Come ha influito il film sulla serie? Il regista: “Il film è molto forte, rende i personaggi estremi, sono quasi tutti mostri. Una scelta che ho apprezzato visivamente, noi, avendo 8 ore, abbiamo applicato un’altra impostazione”.

  • 13.20

    Il regista: “Nella costruzione della biblioteca abbiamo cercato di essere super fedeli alla descrizione di Eco. Peraltro ci sono anche alcuni suoi disegni”.

  • 13.21

    Il regista: “L’aspetto figurativo? Mi fa sorridere che tutti quando parlano di Medioevo parlino di un’epoca buia e scura. Era certamente buia la sera, perché c’erano solo le candele, ma non lo era nello spirito delle persone”.

  • 13.22

    Il regista: “Ho cercato di seguire una illuminazione astratta, nel senso che molti pittori non si fanno tante domande su come entri la luce dalla finestra, ma mettono la luce dove è bello che stia”.

  • 13.24

    Finisce la conferenza.

Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione in anteprima mondiale di Il nome della rosa, la serie tv di Rai1 in quattro serate diretta da Giacomo Battiato e tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco edito da Bompiani. Prima puntata in onda lunedì 4 marzo alle ore 21.25.

Nel cast John Turturro, Rupert Everett, Damian Hardung, Fabrizio Bentivoglio, Greta Scarano, Richard Sammel, Stefano Fresi, Roberto Herlitzka, con la partecipazione straordinaria di Alessio Boni, con Sebastian Koch, James Cosmo e Michael Emerson nel ruolo dell’Abate.

Si tratta di una coproduzione 11 Marzo Film, Palomar in collaborazione con Rai Fiction con Tele Munchen Group (prodotta da Matteo Levi, Carlo Degli Esposti, Nicola Serra).