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American Gods rinnovata per una terza stagione e con un nuovo showrunner (ancora)

La serie tratta dal romanzo di Neil Gaiman rinnovata dopo un solo episodio

pubblicato 16 Marzo 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 23:04

Il sereno dopo la burrasca.

Dopo un solo episodio della seconda stagione, Starz ha rinnovato American Gods per una terza stagione che vedrà l’arrivo di un nuovo showrunner, Charles “Chic” Eglee, proveniente dal mondo di The Walking Dead e terzo a guidare la serie in sole tre stagioni.

Le voci su un possibile rinnovo della serie hanno iniziato a circolare circa un mese fa con deadline che dava praticamente per certa la terza stagione citando fonti della produzione che sostenevano come “non abbiamo fatto una seconda stagione per non fare la terza“. Un ragionamento che non fa una piega considerando anche tutto il travaglio che ha portato alla seconda stagione, a lungo ritardata e uscita su Starz negli USA e nel resto del mondo su Amazon a quasi due anni di distanza dalla precedente. Ridurre questo gap era proprio l’obiettivo della produzione che per questo ha optato subito per il rinnovo e per la scelta di un nuovo showrunner.

Una tormentata seconda stagione…

American Gods caos

La serie, tratta dal romanzo di Neil Gaiman, fin da subito attivamente coinvolto nel progetto, non ha avuto una vita semplice. Per trasformare in serie il complesso racconto pieno di metafore dello scontro tra le antiche divinità e gli dei della modernità erano stati inizialmente chiamati Michael Green e Bryan Fuller. I due hanno dato alla prima stagione una chiara impronta alla serie, con una costruzione del racconto per immagini visivamente travolgente. I due autori hanno lasciato la produzione per contrasti relativi al budget da poter utilizzare e la seconda stagione è stata completata da Jesse Alexander con la supervisione di Gaiman. Ma anche lui, come vi raccontammo mesi fa, lasciò la serie per contrasti creativi e il set della serie veniva descritto come una sorta di mare in tempesta, con parte del cast che avrebbe voluto proseguire nel solco tracciato da Fuller e Green.

…ancora tutta da scoprire

Il primo episodio della seconda stagione si scontra proprio con questa doppia natura presa dalla serie. Da un lato il retaggio della passata prima stagione, l’impianto visivo della serie che non era possibile smantellare immediatamente considerando anche come il lavoro era costruito sulle sceneggiature realizzate dai Green e Fuller. Dall’altra la voglia di trovare e provare una strada diversa, di far entrare subito nel vivo quello scontro tra le diverse divinità che nella prima stagione era solo accennato, rendendola quasi un prologo a un racconto troppo ritardato per lo spettatore. I veri cambiamenti, probabilmente, si vedranno solo con il passare degli episodi e il finale della seconda stagione sicuramente traccerà una strada che poi sarà compito di Charles “Chic” Eglee di definire insieme a Neil Gaiman. La speranza è che American Gods possa trovare una sua stabilità raggiungendo quell’obiettivo minimo di cinque/sei stagioni su cui era stata costruita la serie.

Una terza stagione da rilasciare presto

Prima di annunciare la terza stagione Starz voleva aspettare la risposta del pubblico che con 722 mila spettatori nei primi 3 giorni è stata positiva, considerando come sia una serie con un’audience globale grazie a Prime Video. “Il pubblico continua ad adorare l’altare di American Gods” ha commentato Carmi Zlotnik di Starz. “Sono entusiasta che American Gods sia stato rinnovato per una terza stagione e ancora di più di poter lavorare con Chic Eglee” ha commentato Neil Gaiman “Stiamo lavorando ormai da settimane alla definizione della nuova stagione. Grazie a Fremantle, Starz e Amazon per aver fiducia nella serie“. Tra un anno e forse anche prima potremo vedere la terza stagione, sperando che nel frattempo non nascano nuovi problemi.