Dagli applausi record alle facce che il più delle volte sono sempre le stesse. Quello del pubblico da talk è un tema caldissimo ed è addirittura diventato bollente dopo la denuncia partita in diretta dall’ex ‘iena’ Dino Giarrusso.
La scorsa settimana l’esponente dei Cinque Stelle era ospite a Quarta Repubblica, quando improvvisamente ha interrotto Nicola Porro per una rivelazione:
“Posso dire una cosa? Quando c’era la pubblicità delle persone del pubblico mi hanno detto ‘ci devi scusare, volevamo applaudire te, ma qui gli applausi ce li comandano, siamo pagati per venire qua’”.
Sembrava finita lì, fino a quando lo stesso Giarrusso nella mattinata di lunedì ha pubblicato un filmato realizzato di nascosto, nel quale erano interpellate proprio alcune persone del pubblico, con i volti appositamente pixellati.
“Qui ci sono le prove che quegli applausi non sono liberi, ma sono manipolati”, ha commentato Giarrusso. “E quegli applausi (o la loro assenza) condizionano tantissimo l’idea che il pubblico si fa sulle cose di cui si discute e sul valore degli ospiti in studio. Ecco la testimonianza di una persona che in studio avvicinandomisi si è scusata personalmente. Vi Invito assolutamente a guardare e a far girare questo video!”.
Ha quindi proseguito:
“Gli applausi durante i talk hanno un peso enorme nel giudizio che il pubblico si farà rispetto a quanto viene discusso in trasmissione. Come scriveva Robert Cialdini nel suo “Le armi della persuasione”, esiste un meccanismo di reazione automatica tipico della psiche umana (principio della riprova sociale) per cui quanto maggiore è il numero di persone che trova giusta una qualunque idea, tanto più io sarò spinto a credere che sia giusta quell’idea. Vi sembra un modo di fare televisione corretto? La testimonianza diretta del pubblico, che chiede scusa ma spiega “a me pagano, ed essendo senza lavoro ho bisogno di quei soldi” è drammatica e rivelatrice. Da ora in poi state attenti agli applausi così da smascherare questa ridicola bugia degli applausi a comando!”.
Porro, dal canto suo, non ha celato l’irritazione durante l’ultimo appuntamento, tanto da chiedere ai presenti di non applaudirlo, per poi salutarli sul finale con frecciata annessa:
“Grazie al pubblico, che applaude sempre a comando”.